Medicazione ulcera venosa
Salve dottori.
Mia madre (53 anni) soffre da molto tempo di ulcera venosa in regione malleolare interno gamba sinistra. Ultimamente è comparsa una recidiva per la quale le è stata prescritta una medicazione con garza sterile e pomate. Il problema che si presenta è che quando va a togliere la garza per sostituirla,questa si attacca alla ferita e non riesce a rimuoverla facilmente nemmeno se inumidita con acqua.
Ha fatto altre medicazioni in passato ma la garza si è sempre tolta facilmente.
Vorrei chiedervi, pertanto, quale può essere la causa? Ci sono in commercio garze sterili che potrebbero evitare questo fastidio?
Grazie in anticipo
Mia madre (53 anni) soffre da molto tempo di ulcera venosa in regione malleolare interno gamba sinistra. Ultimamente è comparsa una recidiva per la quale le è stata prescritta una medicazione con garza sterile e pomate. Il problema che si presenta è che quando va a togliere la garza per sostituirla,questa si attacca alla ferita e non riesce a rimuoverla facilmente nemmeno se inumidita con acqua.
Ha fatto altre medicazioni in passato ma la garza si è sempre tolta facilmente.
Vorrei chiedervi, pertanto, quale può essere la causa? Ci sono in commercio garze sterili che potrebbero evitare questo fastidio?
Grazie in anticipo
[#1]
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
il motivo per il quale la medicazione risulti ora maggiormente adesiva all'ulcera è di difficile interpretazione da questa postazione (infezione, aumento dell'essudazione, ecc.), come pure ci risulta impossibile per le regole del Sito, ma anche per quelle della deontologia, fornire prescrizioni o indicazioni terapeutiche a distanza.
La stessa applicazione di pomate o unguenti può d'altra parte favorire questi fenomeni e personalmente non sono favorevole al loro impiego a favore di una accurata detersione accompagnata da una efficace elastocompressione (sempre che la natura VENOSA della lesione sia certa).
Mi permetto tuttavia di suggerire la opportunità di portare l'attenzione sulla esatta natura dell'ulcera (varici? Sindrome postflebitica? Affezioni concomitanti?), sui motivi per i quali non giunga a definitiva guarigione e sulle opzioni terapeutiche eventualmente necessarie (Chirurgia, scleroterapia), anche in considerazione dell'età relativamente giovane della Mamma.
Gentile Utente,
il motivo per il quale la medicazione risulti ora maggiormente adesiva all'ulcera è di difficile interpretazione da questa postazione (infezione, aumento dell'essudazione, ecc.), come pure ci risulta impossibile per le regole del Sito, ma anche per quelle della deontologia, fornire prescrizioni o indicazioni terapeutiche a distanza.
La stessa applicazione di pomate o unguenti può d'altra parte favorire questi fenomeni e personalmente non sono favorevole al loro impiego a favore di una accurata detersione accompagnata da una efficace elastocompressione (sempre che la natura VENOSA della lesione sia certa).
Mi permetto tuttavia di suggerire la opportunità di portare l'attenzione sulla esatta natura dell'ulcera (varici? Sindrome postflebitica? Affezioni concomitanti?), sui motivi per i quali non giunga a definitiva guarigione e sulle opzioni terapeutiche eventualmente necessarie (Chirurgia, scleroterapia), anche in considerazione dell'età relativamente giovane della Mamma.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
Grazie per la tempestiva risposta dott.Piscitelli. L'ulcera di mia madre è di natura venosa. Quindi è probabile che la garza si attacchi alla ferita per via del caldo eccessivo? Perchè, ripeto, ha fatto altre volte la stessa medicazione con pomate ma non si attaccava nulla ed ora la grandezza della ferita è relativamente piccola rispetto al passato.
[#3]
Utente
Egregio dottore,
le riscrivo dopo un anno perchè la situazione,purtroppo,non è cambiata.
Affidandomi alla sua professionalità, le chiedo: secondo lei,come mai una piccola ulcera da stasi,dalle dimensioni di una lenticchia e posizionata sotto il malleolo interno, non riesce a guarire? Dal 23 maggio mia madre assume quotidianamente,mattina e sera,1 compressa di Prisma 50 e nella tarda mattinata Nevafin crono mg. 2 volte a settimana,applica sulla parte interessata Sofargen pomata. Aspettando al più presto una risposta, la saluto e la ringrazio anticipatamente.
le riscrivo dopo un anno perchè la situazione,purtroppo,non è cambiata.
Affidandomi alla sua professionalità, le chiedo: secondo lei,come mai una piccola ulcera da stasi,dalle dimensioni di una lenticchia e posizionata sotto il malleolo interno, non riesce a guarire? Dal 23 maggio mia madre assume quotidianamente,mattina e sera,1 compressa di Prisma 50 e nella tarda mattinata Nevafin crono mg. 2 volte a settimana,applica sulla parte interessata Sofargen pomata. Aspettando al più presto una risposta, la saluto e la ringrazio anticipatamente.
[#5]
Gentile utente
L'ulcera flebo statica rappresenta una complicazione dell'insufficienza venosa cronica.
Il trattamento dell'ulcera non è rappresentato tanto dai prodotti di medicazione quanto dal trattamento della patologia responsabile del suo manifestarsi.
Il cardine del trattamento rimane la terapia elastocompressiva mediante bendaggi multi strato e successivamente calze elastiche terapeutiche.
Un'ulcera che "guarisca" non giustifica l'interruzione della terapia elastocompressiva così come una pressione arteriosa che si stabilizzi non giustifica l'interruzione della terapia medica antipertensiva.
Sperando di esserle stato di utilità
Cordialmente
L'ulcera flebo statica rappresenta una complicazione dell'insufficienza venosa cronica.
Il trattamento dell'ulcera non è rappresentato tanto dai prodotti di medicazione quanto dal trattamento della patologia responsabile del suo manifestarsi.
Il cardine del trattamento rimane la terapia elastocompressiva mediante bendaggi multi strato e successivamente calze elastiche terapeutiche.
Un'ulcera che "guarisca" non giustifica l'interruzione della terapia elastocompressiva così come una pressione arteriosa che si stabilizzi non giustifica l'interruzione della terapia medica antipertensiva.
Sperando di esserle stato di utilità
Cordialmente
Dr. Pietrino Forfori
[#6]
Utente
Dott. Forfori,innanzitutto grazie della risposta. Mia madre potrebbe indossare le calze elastiche con il caldo e la ferita dell'ulcera aperta? Quale potrebbe essere la soluzione definitiva a questo problema? Abbiamo sentito parlare di chirurgia laser non invasiva e non pericolosa per il paziente. Cosa pensa a riguardo?
Distinti saluti
Distinti saluti
[#7]
Gentile utente
Per l'insufficienza venosa cronica non esistono trattamenti definitivi ma trattamenti volti a migliorare la sintomatologia ed a rallentare la progressione.
Solo uno specialista , dopo attenta valutazione , potrà consigliare il trattamento più appropriato per il suo caso.
Per l'insufficienza venosa cronica non esistono trattamenti definitivi ma trattamenti volti a migliorare la sintomatologia ed a rallentare la progressione.
Solo uno specialista , dopo attenta valutazione , potrà consigliare il trattamento più appropriato per il suo caso.
[#8]
Utente
Grazie mille dottore.
Avrei un'ulteriore domanda da porle: dato che è stato detto a mia madre che la garza che protegge l'ulcera dovrebbe essere cambiata ogni 3-4 giorni, essendo estate e quindi ci si fa la doccia spesso, potrebbe essere controproducente e quindi rallentare la chiusura della ferita?
Avrei un'ulteriore domanda da porle: dato che è stato detto a mia madre che la garza che protegge l'ulcera dovrebbe essere cambiata ogni 3-4 giorni, essendo estate e quindi ci si fa la doccia spesso, potrebbe essere controproducente e quindi rallentare la chiusura della ferita?
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 18.1k visite dal 19/08/2012.
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