Ematoma e fastidio dita della mano
Salve, vi scrivo per un parere inerente ad un problema che mi si è presentato un paio di volte a distanza di un anno.
Ieri sera, dopo una partita di pallavolo, ho avvertito un forte dolore al dito medio della mano destra e ho notato una piccola parte di questo sopraelevata e indurita, per la precisione nella zona compresa tra la falange prossimale e media.
Dopo qualche ora però il fastidio è diminuito, lasciando un ematoma violaceo, che mi ha fatto pensare alla rottura di un piccolo vaso, o di un'ostruzione.
Mi era già capitato, seppur in una situazione diversa, in quanto non avevo praticato nessun tipo di sport, nè subito traumi di nessuna entità ( come presumibilmente in questo caso, magari in seguito all'impatto con la palla?). Il mio medico di base mi tranquillizzò dicendomi che sarebbe stato un evento isolato a cui non dar peso.
Mi chiedo se sia necessaria una visita specialistica, per testare la resistenza delle pareti venose (per esempio, se fosse successo in un punto diverso dal dito della mano??) o se davvero la mia rappresenta una problematica di cui non preoccuparsi, non avendo particolari problemi di salute, nè di circolazione (o almeno, non mi sono mai stati diagnosticati! ).
L'unico dato forse rilevante è la mia storia familiare, dal momento che ho un padre cardiopatico, operato di angina pectoris e attualmente trattato con terapia di anticoagulanti.
Cordiali saluti.
Ieri sera, dopo una partita di pallavolo, ho avvertito un forte dolore al dito medio della mano destra e ho notato una piccola parte di questo sopraelevata e indurita, per la precisione nella zona compresa tra la falange prossimale e media.
Dopo qualche ora però il fastidio è diminuito, lasciando un ematoma violaceo, che mi ha fatto pensare alla rottura di un piccolo vaso, o di un'ostruzione.
Mi era già capitato, seppur in una situazione diversa, in quanto non avevo praticato nessun tipo di sport, nè subito traumi di nessuna entità ( come presumibilmente in questo caso, magari in seguito all'impatto con la palla?). Il mio medico di base mi tranquillizzò dicendomi che sarebbe stato un evento isolato a cui non dar peso.
Mi chiedo se sia necessaria una visita specialistica, per testare la resistenza delle pareti venose (per esempio, se fosse successo in un punto diverso dal dito della mano??) o se davvero la mia rappresenta una problematica di cui non preoccuparsi, non avendo particolari problemi di salute, nè di circolazione (o almeno, non mi sono mai stati diagnosticati! ).
L'unico dato forse rilevante è la mia storia familiare, dal momento che ho un padre cardiopatico, operato di angina pectoris e attualmente trattato con terapia di anticoagulanti.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
sulla base della descrizione da lei fatta penso che quanto accaduto sia in effetti la conseguenza di un trauma sportivo. Patologie gravi dei vasi o del sistema coagulativo, in genere tendono a manifestarsi in modo non così circoscritto, in zone anche non esposte a traumi come le mani.
La patologia di suo padre ha una genesi in ogni caso diversa, per cui penso di poterla in tal senso tranquillizzare, pur sulla base di un consulto solamente telematico, di cui le sono noti i limiti.
Cordiali saluti
sulla base della descrizione da lei fatta penso che quanto accaduto sia in effetti la conseguenza di un trauma sportivo. Patologie gravi dei vasi o del sistema coagulativo, in genere tendono a manifestarsi in modo non così circoscritto, in zone anche non esposte a traumi come le mani.
La patologia di suo padre ha una genesi in ogni caso diversa, per cui penso di poterla in tal senso tranquillizzare, pur sulla base di un consulto solamente telematico, di cui le sono noti i limiti.
Cordiali saluti
Ruggiero Curci
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 11.5k visite dal 06/07/2012.
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