Placca nella carotide

Donna, 47 anni, non in menopausa, sofferente di Ipotiroidismo di Hashimoto da 10 anni.
Durante un recente check up cardiocircolatoro in ambito aziendale, mi è stata riscontrata una placca carotidea che determina una stenosi del 40%, in assenza di fattori predisponenti (colesterolo normale, trigliceridi sotto il minimo, glicemia normale) tranne che sovrappeso (sono corsa ai ripari), una tendenza all'ipertensione sotto sforzo e famigliarità (mio padre è stato operato per un'ostruzione all'80% qualche anno fa).
Mi è stata data una dieta che mi ha fatto perdere 9 chili e mi è stato detto di valutare l'omocisteina, che è poi risultata normale.
Il cardiologo mi ha prescritto la cardioaspirina 100 mg come prevenzione. Di fatto dopo qualche tempo ho iniziato ad avere lividi in varie parti del corpo, per cui il medico di base mi ha consigliato di prenderne una dose più bassa (80 mg).

- In questo modo sono sufficientemente protetta?
- Questa stenosi potrebbe essere causa di alcuni sintomi come giramenti di testa, fischi alle orecchie di cui talvolta soffro?
- Ogni quanto e quali visite di controllo devo fare?
- Essendo molto sportiva (palestra, sci, nuoto) devo preoccuparmi di questa stenosi carotidea e della tendenza all'ipertensione sotto sforzo che mi è stata diagnosticata?

Grazie per le eventuali risposte
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Dr. Mario Forzanini Chirurgo vascolare 133 7
la cardioaspirina, o altri antiaggreganti, hanno un'ottima capacità statistica di ridurre il rischio cardiovascolare e quindi riducono il rischio di complicazioni della placca. Certamente non riducono la grandezza della placca. La percentuale di stenosi statisticamente 'pericolosa' varia intorno al 70-80 %, valore oltre il quale è ipotizzabile un trattamento (chirurgico o endovascolare) della carotide.
E' però qualche volta necessario intervenire prima, qualora la placca abbia caratteritiche ecografiche particolari (ulcerazione, disomogeneità.....) oppure quando diventi sintomatica. I sintomi riferiti sono aspecifici e non sono direttamente imputabili ad una stenosi carotidea, che invece, quando sintomatica, causa disturbi di lato (difficoltà alla parola, perdita di visus in un occhio, difficoltà al movimento o nella sensibilità di una parte del corpo, perdite improvvise di conoscenza....) generalmente transitorie. I disturbi riferiti possono essere riconducibili a problemi del microcircolo, piuttosto che alla stenosi carotidea, e vanbno comunque studiati in modo multidisciplinare (otorinolaringoiatrico, ortopedico, angiologico ecc.).
In caso di stenosi del 40% con placca a superficie regolare, in assenza di disturbi specifici, la placca va seguita con ecodoppler ogni 6-8 mesi.
L'attività fisica è sicuramente da favorire.

dr. M. Forzanini - Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare -
Brescia
Sito Web: www.forzanini.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Se è possibile ancora un paio di domande.
La placca è destinata ad aumentare nel tempo o non è detto?
A cosa può essere dovuta la sua formazione in assenza di cause importanti? Il solo sovrappeso, che mi trascino dall'infanzia, può avere contribuito?
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Dr. Mario Forzanini Chirurgo vascolare 133 7
la storia naturale della placca dipende da una serie molto numerosa di fattori: stile di vita, metabolismo glicidico e lipidico, ipertensione, tendenza familiare nel metabolismo dell'endotelio vasale ecc.
Non è possibile calcolare con precisione il rischio personale, almeno fino a che non si valutano una serie di ecodoppler periodici.
Tenere a bada i fattori di rischio modificabili (fumo, pressione, dieta....) è spesso suffciente per ridurre il rischio di aumento della placca. Ma fattori metabolico-costituzionali non ancora perfettamente chiariti incidono notevolmente sulla storia personale.
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