Ictus emorragico
Mio padre (90 anni) ha avuto circa 2 mesi fa un ictus emorragico in zona talamica che ha causato un'emiparesi sx.Fortunatamente è rimasto lucido e per la gamba ci sono buone speranze di recupero (compatibilmente con l'età)
Prima dell'emorragia seguiva la seguente terapia
Ticlopidina, Eskim, Statine per una stenosi carotidea significativa
Antacal e Diuremid a giorni alterni per la pressione alta (160-170 la max)
Alla dimissione gli è stata consigliata la seguente terapia:
Aprovel; Furosemide, Nimotop
A voce mi è stato detto di sospendere gli antiaggreganti per un lasso di tempo nn meglio identificato; ora vorrei capire se tale approccio è corretto e se è il caso e dopo quanto tempo di riprendere la ticlopidina o l'eskim.
Inoltre, quanto dovrebbe essere la sua pressione ottimale visto ke una pressione troppo bassa potrebbe causare l'occlusione della carotide.
Cordiali saluti
Prima dell'emorragia seguiva la seguente terapia
Ticlopidina, Eskim, Statine per una stenosi carotidea significativa
Antacal e Diuremid a giorni alterni per la pressione alta (160-170 la max)
Alla dimissione gli è stata consigliata la seguente terapia:
Aprovel; Furosemide, Nimotop
A voce mi è stato detto di sospendere gli antiaggreganti per un lasso di tempo nn meglio identificato; ora vorrei capire se tale approccio è corretto e se è il caso e dopo quanto tempo di riprendere la ticlopidina o l'eskim.
Inoltre, quanto dovrebbe essere la sua pressione ottimale visto ke una pressione troppo bassa potrebbe causare l'occlusione della carotide.
Cordiali saluti
[#1]
gentile utente,
riguardo il quesito da lei posto è necessaria qualche informazione aggiuntiva. in particolare è necessaria una quantizzazione della stenosi carotidea oltre che il lato affetto dall'emorraggia e dalla stenosi carotidea.
la terapia con l'eskim non trova controindicazioni nel caso proposto e con le informazioni fornite. la sospensione degli antiaggreganti va mantenuta sino a quando l'emorragia celebrale non risulta stabile ed in regressione valutata nel tempo dal neurologo.
sicuramente in questo lasso di tempo il riischio di occlusione carotidea esiste se la stenosi è di notevole entità,ma non si puo rischiare il peggioramento del quadro emorragico celebrale che in questi casi può essere fatale.
riguardo la sua pressione arteriosa è da tenere nel range di normalità (minima 90-70,massima110-160). una pressione bassa che determini una ocllusione carotidea è un evento molto raro e di solito sopraggiunge con pressioni arteriose molto basse.
il presente consulto ha un puro scopo informativo ed è manchevole di un reale approfondimento che solo una visita ed una valutazione di persona possono garantire.
riguardo il quesito da lei posto è necessaria qualche informazione aggiuntiva. in particolare è necessaria una quantizzazione della stenosi carotidea oltre che il lato affetto dall'emorraggia e dalla stenosi carotidea.
la terapia con l'eskim non trova controindicazioni nel caso proposto e con le informazioni fornite. la sospensione degli antiaggreganti va mantenuta sino a quando l'emorragia celebrale non risulta stabile ed in regressione valutata nel tempo dal neurologo.
sicuramente in questo lasso di tempo il riischio di occlusione carotidea esiste se la stenosi è di notevole entità,ma non si puo rischiare il peggioramento del quadro emorragico celebrale che in questi casi può essere fatale.
riguardo la sua pressione arteriosa è da tenere nel range di normalità (minima 90-70,massima110-160). una pressione bassa che determini una ocllusione carotidea è un evento molto raro e di solito sopraggiunge con pressioni arteriose molto basse.
il presente consulto ha un puro scopo informativo ed è manchevole di un reale approfondimento che solo una visita ed una valutazione di persona possono garantire.
Dr. Enrico Cappello
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 10/12/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.