Irregolare della carotide interna determinante stenosi dell'80% emodinamica
Gent.mi dottori,
mia madre di 84 anni e' stata ricoverata ,dopo svenimento ,e gli e' stata riscontrata un ischemia celebrale. Eseguito ecodoppler TSA
con il seguente esito (leggo dalola cartella clinica):
Marcato ispessimento medio intimale carotide comune bilaterale ,
Placche iperecogene delle biforcazioni estese alle carotidi interne
ed esterne;
a destra la placca con componente caqlcifica e cono d'ombra determina
stenosi non valutabile in percentuale ma non emodinamica.
a sinistra placca lunga ,iperecogena, irregolare della carotide interna determinante stenosi dell'80% emodinamica.
Avendo lei successivamente rifiutato l'intervento (dice lei per paura) chiedo:
Alla sua eta' e' consigliabile comunque l'intervento chirurgico oppure,facendo una valutazione anche dei rischi ,la sua scelta sia pure per paura ,e' da considerarsi tutto sommato non del tutto sbagliata ??
Spero di essere stato abbastanza chiaro e ringrazio anticipatamente per la risposta .
Grazie
mia madre di 84 anni e' stata ricoverata ,dopo svenimento ,e gli e' stata riscontrata un ischemia celebrale. Eseguito ecodoppler TSA
con il seguente esito (leggo dalola cartella clinica):
Marcato ispessimento medio intimale carotide comune bilaterale ,
Placche iperecogene delle biforcazioni estese alle carotidi interne
ed esterne;
a destra la placca con componente caqlcifica e cono d'ombra determina
stenosi non valutabile in percentuale ma non emodinamica.
a sinistra placca lunga ,iperecogena, irregolare della carotide interna determinante stenosi dell'80% emodinamica.
Avendo lei successivamente rifiutato l'intervento (dice lei per paura) chiedo:
Alla sua eta' e' consigliabile comunque l'intervento chirurgico oppure,facendo una valutazione anche dei rischi ,la sua scelta sia pure per paura ,e' da considerarsi tutto sommato non del tutto sbagliata ??
Spero di essere stato abbastanza chiaro e ringrazio anticipatamente per la risposta .
Grazie
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Caro Utente, l’insufficienza cerebrovascolare rappresenta la terza causa di mortalità nei paesi industrializzati e la prima causa di invalidità permanente. Se pensiamo che circa l’80% dei casi di ictus cerebrale è causato da una lesione carotidea, ci rendiamo conto di quanto sia importante correggere queste lesioni indipendentemente dall’età anagrafica dei pazienti. Alle tecniche chirurgiche tradizionali oramai consolidate di disostruzione della carotide (endoarterectomia carotidea), si sono affiancate le tecniche endovascolari (stenting carotideo). Le procedure di angioplastica (stenting carotideo) hanno permesso di ottenere risultati incoraggianti in pazienti ad alto rischio chirurgico (ultraottagenari, pazienti cardiopatici con angina instabile, pazienti ad elevato rischio anestesiologico) o particolarità anatomiche della lesione carotidea (lesioni limitate alla carotide interna particolarmente alte)
Secondo le linee guida della SICVE (Società Italiana di Chirurgia Vascolare) le indicazioni ad operare un paziente con stenosi della carotide sono le seguenti: pazienti asintomatici con lesioni stenosanti emodinamicamente significative (uguali o superiori al 70%); In alcuni casi anche pazienti con sintomi neurologici (TIA recidivanti) e lesioni di minor importanza ma sostenute da placche instabili (placche disomogenee dal punto di vista della morfologia e del contenuto). Credo quindi che sua madre, indipendentemente dalla sua età, debba sottoporsi ad un trattamento se possibile “endovascolare” (stenting carotideo) dopo aver valutato attentamente i rischi di tale procedura. E’ bene inoltre che l’intervento sia condotto da un chirurgo vascolare esperto c/o un centro ad elevata specializzazione. Cordiali saluti. Per saperne di più consulti il sito web: www.renatocasana.it – www.arcamedica.net
Secondo le linee guida della SICVE (Società Italiana di Chirurgia Vascolare) le indicazioni ad operare un paziente con stenosi della carotide sono le seguenti: pazienti asintomatici con lesioni stenosanti emodinamicamente significative (uguali o superiori al 70%); In alcuni casi anche pazienti con sintomi neurologici (TIA recidivanti) e lesioni di minor importanza ma sostenute da placche instabili (placche disomogenee dal punto di vista della morfologia e del contenuto). Credo quindi che sua madre, indipendentemente dalla sua età, debba sottoporsi ad un trattamento se possibile “endovascolare” (stenting carotideo) dopo aver valutato attentamente i rischi di tale procedura. E’ bene inoltre che l’intervento sia condotto da un chirurgo vascolare esperto c/o un centro ad elevata specializzazione. Cordiali saluti. Per saperne di più consulti il sito web: www.renatocasana.it – www.arcamedica.net
Dott. Renato Casana
Responsabile Chirurgia Vascolare e Angiologia
Istituto Auxologico Italiano IRCCS
Dipartimento Chirurgico Capitanio
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La degenza ospedaliera prevede c.ca due giorni dopo la procedura di stenting carotideo. A Bologna avete degli ottimi professionisti di Chirurgia Vascolare. (consiglio il Dott. Faggioli). Se Volesse trasferisi a Milano per l'intevento mi contatti. c/o www.arcamedica.net Cordiali Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 24.3k visite dal 11/01/2008.
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