Problemi post terapia sclerosante
Buonasera sono una ragazza di 21 anni a cui è stata diagnosticata un'insufficienza venosa cronica agli arti inferiori. Nel mese di aprile 2011 ho fatto 3 sedute di terapia sclerosante alla gamba destra dietro il ginocchio, a causa di alcune vene abbastanza evidenti. Subito dopo le punture mi è stato applicato un bendaggio che ho tenuto per 24 ore e poi ho trattato le zone interessate con la pomata Reparil, su prescrizione del mio medico, per circa 2 mesi. Adesso (ottobre 2011) a distanza di circa 6 mesi mi ritrovo ad avere la gamba destra trattata più gonfia della sinistra ci 2 cm. Premetto che già dopo la terapia sclerosante la gamba era gonfiata e mi è stato detto da diversi medici di aspettare del tempo prima di valutare la situazione. Sto iniziando a preoccuparmi perchè non solo la gamba non è sgonfiata, ma avverto dolore e pesantezza che nell'altra non sento affatto.
Ho bisogno di un vostro consulto. Grazie in anticipo
Ho bisogno di un vostro consulto. Grazie in anticipo
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
è difficile valutare a distanza se i sintomi che riferisce siano riferibili all'insufficienza venosa preesistente o piuttosto ad una complicazione della terapia sclerosante cui è stata sottoposta.
Certamente la presenza di varici in regione poplitea in una ventenne non obesa lascia qualche perplessità circa lo stato preesistente del suo sistema venoso, soprattutto se nell'anamnesi remota dovesse esservi il ricordo di qualche evento traumatico anche di scarso rilievo clinico.
La condizione che riferisce va in ogni caso valutata mediante esecuzione di un ecocolordoppler.
Ci tenga eventualmente informati.
Gentile Utente,
è difficile valutare a distanza se i sintomi che riferisce siano riferibili all'insufficienza venosa preesistente o piuttosto ad una complicazione della terapia sclerosante cui è stata sottoposta.
Certamente la presenza di varici in regione poplitea in una ventenne non obesa lascia qualche perplessità circa lo stato preesistente del suo sistema venoso, soprattutto se nell'anamnesi remota dovesse esservi il ricordo di qualche evento traumatico anche di scarso rilievo clinico.
La condizione che riferisce va in ogni caso valutata mediante esecuzione di un ecocolordoppler.
Ci tenga eventualmente informati.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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Ex utente
La ringrazio per la sua celere risposta.
In effetti c'è stato un evento traumatico che ha riguardato la gamba trattata con la scleroterapia. All'età di circa 10 anni sono stata operata di cisti ma, dato che l'operazione non era stata eseguita in maniera perfetta, circa 2 anni fa mi sono sottoposta ad un'altra operazione per richiudere meglio la cicatrice. In questa occasione mi è stata asportata una parte di tessuto superfluo. Secondo lei questo episodio può aver influenzato l'esito della scleroterapia?
Grazie per la sua disponibilità
In effetti c'è stato un evento traumatico che ha riguardato la gamba trattata con la scleroterapia. All'età di circa 10 anni sono stata operata di cisti ma, dato che l'operazione non era stata eseguita in maniera perfetta, circa 2 anni fa mi sono sottoposta ad un'altra operazione per richiudere meglio la cicatrice. In questa occasione mi è stata asportata una parte di tessuto superfluo. Secondo lei questo episodio può aver influenzato l'esito della scleroterapia?
Grazie per la sua disponibilità
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Difficile interpretare a distanza ed a posteriori.
Sta di fatto che a volte eventi traumatici, anche non particolarmente importanti e avvenuti anche molti anni prima, possono essere alla base di un danno del sistema venoso che si manifesta poi a distanza di tempo.
D'altra parte tra le complicazioni della scleroterapia esiste la possibilità della flebite, eventualmente propagata al sistema venoso profondo, soprattutto in presenza di diatesi trombofilica (disturbo congenito della coagulazione).
Credo sia indispensabile che si affidi ad uno Specialista ed esegua quanto prima un ecocolordoppler.
Sta di fatto che a volte eventi traumatici, anche non particolarmente importanti e avvenuti anche molti anni prima, possono essere alla base di un danno del sistema venoso che si manifesta poi a distanza di tempo.
D'altra parte tra le complicazioni della scleroterapia esiste la possibilità della flebite, eventualmente propagata al sistema venoso profondo, soprattutto in presenza di diatesi trombofilica (disturbo congenito della coagulazione).
Credo sia indispensabile che si affidi ad uno Specialista ed esegua quanto prima un ecocolordoppler.
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Ex utente
Gentile Dott. Piscitelli
ho fatto la visita come mi ha consigliato lei, comprensiva di ecocolordoppler, e l'esito è stato positivo! In sostanza il gonfiore della gamba è stato attribuito ad una ritenzione idrica e non ad una complicazione della terapia sclerosante. Il sistema venoso risulta nei limiti della norma e non vi è la presenza né di trombosi né di reflusso. Dunque mi è stato consigliato l'uso di calze elastiche e di massaggi linfodrenanti, che con il tempo dovrebbero migliorare la situazione. La ringrazio per l'attenzione che mi ha dedicato e per la tempestività con la quale mi ha risposto! Cosa che non ho riscontrato finora in altri siti online. La saluto affettuosamente.
ho fatto la visita come mi ha consigliato lei, comprensiva di ecocolordoppler, e l'esito è stato positivo! In sostanza il gonfiore della gamba è stato attribuito ad una ritenzione idrica e non ad una complicazione della terapia sclerosante. Il sistema venoso risulta nei limiti della norma e non vi è la presenza né di trombosi né di reflusso. Dunque mi è stato consigliato l'uso di calze elastiche e di massaggi linfodrenanti, che con il tempo dovrebbero migliorare la situazione. La ringrazio per l'attenzione che mi ha dedicato e per la tempestività con la quale mi ha risposto! Cosa che non ho riscontrato finora in altri siti online. La saluto affettuosamente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 24.2k visite dal 03/10/2011.
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