Capillari, hammam e possibili rimedi
Buongiorno, ho 45 anni, peso 53 kg., faccio regolarmente attività fisica e sono in buona salute.
Da circa 10 anni ho cominciato a soffrire di pesantezza alle gambe durante i mesi estivi. Dietro consiglio del mio medico di famiglia assumo regolarmente per circa 4 mesi l'anno, in coincidenza con il periodo più caldo, integratori a base di bioflavonoidi (prima maxiven, poi vegedren, cellulase negli ultimi anni). Queste cure associate all'attività fisica e alle lunghe passeggiate in acqua mi hanno consentito di tenere negli anni il problema sotto controllo con ottimi risultati. Due giorni fa, complice una vacanza, ho commesso una leggerezza recandomi in un hammam dove dopo il bagno turco sono stata sottoposta ad una vigorosa esfoliazione con guanto di luffa. A distanza di 2 giorni ho notato la comparsa di numerosi capillari rotti in concomitanza delle zone maggiormente trattate. Inutile dire che sono dispiaciutissima perchè ad oggi ero riuscita ad evitare del tutto questo antiestetico fenomeno.
Ho fatto qualche docciatura fredda sulle zone interessate e sto applicando sulle stesse Venoton crema gel (prodotto dermocosmetico a base di esculoside e meliloto)trattamento che pensavo di integrare con integratori e creme a base di estratto di vite rossa. In autunno mi rivolgerò certamente ad un angiologo ma la mia domanda ora è questa: posso sperare con questa e altre terapie nella remissione di lesioni così recenti, vista la loro natura traumatica? o una volta che i capillari sono rotti, nulla si può fare se non il laser e le terapie sclerosanti per ridurre il danno estetico? Potreste suggerirmi il comportamento più idoneo, visto che la stagione non consente ora trattamenti vascolari? Mi sento una sciocca perchè fino a 3 giorni fa i miei capillari se la passavano benissimo. Inutile dire che mai più andrò al bagno turco.
Arrivederci e grazie.
Da circa 10 anni ho cominciato a soffrire di pesantezza alle gambe durante i mesi estivi. Dietro consiglio del mio medico di famiglia assumo regolarmente per circa 4 mesi l'anno, in coincidenza con il periodo più caldo, integratori a base di bioflavonoidi (prima maxiven, poi vegedren, cellulase negli ultimi anni). Queste cure associate all'attività fisica e alle lunghe passeggiate in acqua mi hanno consentito di tenere negli anni il problema sotto controllo con ottimi risultati. Due giorni fa, complice una vacanza, ho commesso una leggerezza recandomi in un hammam dove dopo il bagno turco sono stata sottoposta ad una vigorosa esfoliazione con guanto di luffa. A distanza di 2 giorni ho notato la comparsa di numerosi capillari rotti in concomitanza delle zone maggiormente trattate. Inutile dire che sono dispiaciutissima perchè ad oggi ero riuscita ad evitare del tutto questo antiestetico fenomeno.
Ho fatto qualche docciatura fredda sulle zone interessate e sto applicando sulle stesse Venoton crema gel (prodotto dermocosmetico a base di esculoside e meliloto)trattamento che pensavo di integrare con integratori e creme a base di estratto di vite rossa. In autunno mi rivolgerò certamente ad un angiologo ma la mia domanda ora è questa: posso sperare con questa e altre terapie nella remissione di lesioni così recenti, vista la loro natura traumatica? o una volta che i capillari sono rotti, nulla si può fare se non il laser e le terapie sclerosanti per ridurre il danno estetico? Potreste suggerirmi il comportamento più idoneo, visto che la stagione non consente ora trattamenti vascolari? Mi sento una sciocca perchè fino a 3 giorni fa i miei capillari se la passavano benissimo. Inutile dire che mai più andrò al bagno turco.
Arrivederci e grazie.
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Gentile Signora,
risulta difficile prevedere, per di più a distanza, l'evoluzione che assumerà questo "incidente", anche se non sarei del tutto pessimista; d'altra parte i provvedimenti da Lei messi in atto sono quelli più indicati e a questo punto non resta che aspettare e verificare il tutto a stagione conclusa e con l'aiuto, come da Lei già previsto, di uno Specialista.
Se si recherà al mare Le consiglierei di limitare drasticamente l'esposizione al sole, soprattutto nelle ore di maggiore irradiazione e di fare uso di un filtro efficace.
risulta difficile prevedere, per di più a distanza, l'evoluzione che assumerà questo "incidente", anche se non sarei del tutto pessimista; d'altra parte i provvedimenti da Lei messi in atto sono quelli più indicati e a questo punto non resta che aspettare e verificare il tutto a stagione conclusa e con l'aiuto, come da Lei già previsto, di uno Specialista.
Se si recherà al mare Le consiglierei di limitare drasticamente l'esposizione al sole, soprattutto nelle ore di maggiore irradiazione e di fare uso di un filtro efficace.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 02/08/2011.
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