Il d-dimero, il cui risultato era 900
buongiorno, la scorsa settimana mi è stata diagnosticata una trombosi emorroidaria e una trombosi alla gamba destra dopo aver fatto un ecodoppler e un prelievo per il d-dimero, il cui risultato era 900. avevo fortissimi dolori alla gamba destra, inoltre il polpaccio era diventato rigido e gonfio.
per 6 giorni ho fatto delle iniezioni di arixtra da 0.6 e in più delle compresse di arvenum. ieri ho fatto un nuovo controllo, il d-dimero era sceso a 300. mi sono state date punture di arixtra da 0.5 fino al prossimo controllo, ovvero il prossimo lunedì.
ho usato per alcuni mesi il cerotto evra per curare delle ovaie multifollicolari.mi è stato prescitto il cerotto perchè soffro di mrge patologico e colon irritabile . il mio gastroenterologo mi ha consigliato di fare una visita specialistica da un esperto di coagulazione... ma vorrei sapere se una volta terminata la cura è possibile che si possa ripresentare un caso del genere.
grazie
per 6 giorni ho fatto delle iniezioni di arixtra da 0.6 e in più delle compresse di arvenum. ieri ho fatto un nuovo controllo, il d-dimero era sceso a 300. mi sono state date punture di arixtra da 0.5 fino al prossimo controllo, ovvero il prossimo lunedì.
ho usato per alcuni mesi il cerotto evra per curare delle ovaie multifollicolari.mi è stato prescitto il cerotto perchè soffro di mrge patologico e colon irritabile . il mio gastroenterologo mi ha consigliato di fare una visita specialistica da un esperto di coagulazione... ma vorrei sapere se una volta terminata la cura è possibile che si possa ripresentare un caso del genere.
grazie
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Il consiglio del suo Gastroenterologo è quanto mai opportuno, poichè una trombosi venosa in un soggetto giovane in assenza di patologie evidenti deve far sospettare uno stato di trombofilìa.
L'evoluzione della trombosi, di cui non specifica la sede, va poi seguita con attenzione in ambiente specialistico non solo con il dosaggio del d-dimero, ma anche con un monitoraggio ecografico, dal momento che potrebbe richiedersi una terapia anticoagulante a lungo termine.
L'evoluzione della trombosi, di cui non specifica la sede, va poi seguita con attenzione in ambiente specialistico non solo con il dosaggio del d-dimero, ma anche con un monitoraggio ecografico, dal momento che potrebbe richiedersi una terapia anticoagulante a lungo termine.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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Premesso che nel suo caso lo stato trombofilico è allo stato solo sospettabile e pertanto da verificare, esistono forme congenite e altre acquisite come espressione di altra patologia. Potrebbe essere pertanto opportuna la ricerca di casi analoghi in ambito familiare.
Le conseguenze sono legate alla possibilità per l'appunto di trombosi venose, poliabortività e nei casi più gravi accidenti vascolari più seri.
Le conseguenze sono legate alla possibilità per l'appunto di trombosi venose, poliabortività e nei casi più gravi accidenti vascolari più seri.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.8k visite dal 14/11/2007.
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