Il medico del pronto soccorso non capisce la causa della morte limitandosi
Egregio dott. Le scrivo perché in preda ai dubbi ed ai sensi di colpa.Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a capire che cosa è successo.
Il due novembre scorso è morto mio fratello di 40 anni senza alcun avvisaglia e in meno di un'ora. Era a letto a dormire (il malore si è palesato verso le 4:15 della mattina)
quando ha emesso uno strano lamento. La moglie, credendo stesse sognando, ha provato a svegliarlo ma si accorge che sta male: rigido, occhi riversi all'indietro e in
difficoltà respiratoria. Mentre chiama il 118 provano a fargli il massaggio cardiaco (?) la moglie e la sorella di lei. Arrivata l'autoambulanza lo defibrillano
inutilmente , arrivano all'ospedale ma muore poco dopo.
Mia cognata si oppone all'autopsia e il medico del pronto soccorso non capisce la causa della morte limitandosi a dire che se, trattasi di aneurisma cerebrale,
non ha mai visto uno così e che, se trattasi di infarto, ugualmente non gli era mai capito così fulmineo. Un'amica infermiera che lavora nelle sale di rianimazione mi dice
che ha dei forti dubbi circa l'ipotesi dell'aneurisma cerebrale perché il viso di mio fratello con passare delle ore è rimasto chiaro ed anche la tumefazione scura all'orecchio
sinistro e porzione del collo sotto ad esso è andato schiarendosi. Solleva l'ipotesi di aneurisma dell'aorta toracica. Mio fratello non ha mai avuto mal di testa, né diplopia
neanche tre ore prima di morire (aveva preso sonno davanti alla televisione ed è andato a letto alle 1:30 lamentando una forte stanchezza o non mal di testa!)
Viceversa mio fratello lamentava da mesi un senso di pienezza gastrica che gli impediva di mangiare un pasto completo, mi disse (la scorsa estate) di avere difficoltà
a deglutire, ad eruttare e 15 gg. Prima di morire aveva avuto un episodio di vomito, frettolosamente catalogato da mia cognata e dal suo medico curante (zia di mia cognata)
come influenza. Inoltre ad un controllo dei valori dei sangue fatto sempre una ventina di giorni prima di morire erano risultate le transaminasi e la gamma gt alterate in aumento.
Inltre questa estate aveva lamentato dei dolori "sordi" sotto la scapola sinistra. Ho chiesto al medico curante di mio fratello se mio fratello soffriva di ipertensione (siamo
tutti ipertesi in famiglia) e mi ha risposto candidamente di non saperlo!
Da quello che ho letto su internet mi sembra che la teoria della mia amica sia attendibile. Lei che ne pensa? Grazie
Il due novembre scorso è morto mio fratello di 40 anni senza alcun avvisaglia e in meno di un'ora. Era a letto a dormire (il malore si è palesato verso le 4:15 della mattina)
quando ha emesso uno strano lamento. La moglie, credendo stesse sognando, ha provato a svegliarlo ma si accorge che sta male: rigido, occhi riversi all'indietro e in
difficoltà respiratoria. Mentre chiama il 118 provano a fargli il massaggio cardiaco (?) la moglie e la sorella di lei. Arrivata l'autoambulanza lo defibrillano
inutilmente , arrivano all'ospedale ma muore poco dopo.
Mia cognata si oppone all'autopsia e il medico del pronto soccorso non capisce la causa della morte limitandosi a dire che se, trattasi di aneurisma cerebrale,
non ha mai visto uno così e che, se trattasi di infarto, ugualmente non gli era mai capito così fulmineo. Un'amica infermiera che lavora nelle sale di rianimazione mi dice
che ha dei forti dubbi circa l'ipotesi dell'aneurisma cerebrale perché il viso di mio fratello con passare delle ore è rimasto chiaro ed anche la tumefazione scura all'orecchio
sinistro e porzione del collo sotto ad esso è andato schiarendosi. Solleva l'ipotesi di aneurisma dell'aorta toracica. Mio fratello non ha mai avuto mal di testa, né diplopia
neanche tre ore prima di morire (aveva preso sonno davanti alla televisione ed è andato a letto alle 1:30 lamentando una forte stanchezza o non mal di testa!)
Viceversa mio fratello lamentava da mesi un senso di pienezza gastrica che gli impediva di mangiare un pasto completo, mi disse (la scorsa estate) di avere difficoltà
a deglutire, ad eruttare e 15 gg. Prima di morire aveva avuto un episodio di vomito, frettolosamente catalogato da mia cognata e dal suo medico curante (zia di mia cognata)
come influenza. Inoltre ad un controllo dei valori dei sangue fatto sempre una ventina di giorni prima di morire erano risultate le transaminasi e la gamma gt alterate in aumento.
Inltre questa estate aveva lamentato dei dolori "sordi" sotto la scapola sinistra. Ho chiesto al medico curante di mio fratello se mio fratello soffriva di ipertensione (siamo
tutti ipertesi in famiglia) e mi ha risposto candidamente di non saperlo!
Da quello che ho letto su internet mi sembra che la teoria della mia amica sia attendibile. Lei che ne pensa? Grazie
[#1]
Gentile Signora,
la morte improvvisa, soprattutto di un giovane, lascia sempre sgomento, sensazione di vuoto e sensi di colpa; capisco quindi il senso delle sue richieste.
Accade purtroppo che in queste occasioni diverse figure, professionali e non, tentino (a volte in maniera maldestra e non documentata) di dare il loro parere e di formulare ipotesi, tutte destinate a restare tali in mancanza di un riscontro autoptico, che restava l'unica possibilità di fare piena luce sull'accaduto.
Tenga presente che le possibilità, al di là di quelle già elencate, possono essere veramente tante e nulla potrà darLe ora delle risposte certe.
la morte improvvisa, soprattutto di un giovane, lascia sempre sgomento, sensazione di vuoto e sensi di colpa; capisco quindi il senso delle sue richieste.
Accade purtroppo che in queste occasioni diverse figure, professionali e non, tentino (a volte in maniera maldestra e non documentata) di dare il loro parere e di formulare ipotesi, tutte destinate a restare tali in mancanza di un riscontro autoptico, che restava l'unica possibilità di fare piena luce sull'accaduto.
Tenga presente che le possibilità, al di là di quelle già elencate, possono essere veramente tante e nulla potrà darLe ora delle risposte certe.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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