Effetti colalterali sclerotarapia: scotomi scintillanti
Buonasera. Ho 45 anni compiuti (1965), e quest’anno, per la seconda volta, mi sono sottoposta a scleroterapia per l’eliminazione di antiestetici capillari agli arti inferiori (il precedente ciclo, di 4 sedute, risale ai primi mesi del 2010). I risultati tutto sommato sono accettabili (riduzione dell’inestetismo ma non completa eliminazione).
Scrivo perché quest’anno, in corrispondenza delle ultime 2 sedute avvenute a distanza di una settimana l’una dall’altra (anche in questo caso 4 sedute in totale, ciascuna dedicata ad una gamba con successiva applicazione della calza elastica), direi nei minuti immediatamente successivi all’intervento, sono stata interessata da un fenomeno di aura oftalmica (scotomi scintillanti) ad entrambi gli occhi, senza cefalea e con remissione spontanea del disturbo nell’arco di 20-30 minuti.
Aggiungo che in passato avevo già avuto disturbi di questo tipo, senza successive crisi di cefalea, ma si era trattato di episodi isolati (3-4 volte in tutta la vita a distanza di almeno un anno l’una dall’altra, e l’oculista dopo un’accurata visita mi aveva tranquillizzato). Ma soprattutto non c’erano correlazioni con altri interventi, come invece è avvenuto in questo caso.
L’oculista, interpellato sul tema, oggi mi ha ovviamente consigliato di sospendere il trattamento sclerosante (stante l’indubbia relazione di causa-effetto tra gli eventi) e mi ha suggerito di sottopormi ad Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici per verificare che non siano presenti fenomeni di stenosi. Naturalmente, oltre a sospendere la terapia sclerosante (peraltro il ciclo era terminato), ho anche intenzione di chiedere al chirurgo vascolare che l’ha effettuata che tipo di prodotto ha usato.
Leggendo sul sito Medicitalia non sono riuscita a trovare effetti collaterali di questo tipo per la scleroterapia, per questo motivo vi domando quale potrebbe essere la ragione del fenomeno e se effettivamente, ammesso che dall’Ecocolordoppler non emerga un quadro talmente drammatico da farmi dimenticare i problemi estetici, è opportuno che non mi sottoponga più a terapie di questo tipo per il resto della mia vita.
Ringrazio anticipatamente
Scrivo perché quest’anno, in corrispondenza delle ultime 2 sedute avvenute a distanza di una settimana l’una dall’altra (anche in questo caso 4 sedute in totale, ciascuna dedicata ad una gamba con successiva applicazione della calza elastica), direi nei minuti immediatamente successivi all’intervento, sono stata interessata da un fenomeno di aura oftalmica (scotomi scintillanti) ad entrambi gli occhi, senza cefalea e con remissione spontanea del disturbo nell’arco di 20-30 minuti.
Aggiungo che in passato avevo già avuto disturbi di questo tipo, senza successive crisi di cefalea, ma si era trattato di episodi isolati (3-4 volte in tutta la vita a distanza di almeno un anno l’una dall’altra, e l’oculista dopo un’accurata visita mi aveva tranquillizzato). Ma soprattutto non c’erano correlazioni con altri interventi, come invece è avvenuto in questo caso.
L’oculista, interpellato sul tema, oggi mi ha ovviamente consigliato di sospendere il trattamento sclerosante (stante l’indubbia relazione di causa-effetto tra gli eventi) e mi ha suggerito di sottopormi ad Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici per verificare che non siano presenti fenomeni di stenosi. Naturalmente, oltre a sospendere la terapia sclerosante (peraltro il ciclo era terminato), ho anche intenzione di chiedere al chirurgo vascolare che l’ha effettuata che tipo di prodotto ha usato.
Leggendo sul sito Medicitalia non sono riuscita a trovare effetti collaterali di questo tipo per la scleroterapia, per questo motivo vi domando quale potrebbe essere la ragione del fenomeno e se effettivamente, ammesso che dall’Ecocolordoppler non emerga un quadro talmente drammatico da farmi dimenticare i problemi estetici, è opportuno che non mi sottoponga più a terapie di questo tipo per il resto della mia vita.
Ringrazio anticipatamente
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Si tratta effettivamente di un raro (0,2 - 4 %) e benigno effetto collaterale correlato con l'uso di scleromousse (farmaco veicolato sotto forma di schiuma) e attribuito verosimilmente alla migrazione di microbolle attraverso il circolo cardiopolmonare, favorita secondo alcuni da congenite anomalie cardiache.
Allo stato non sono segnalate, che io sappia, complicazioni stabili legate a questo fenomeno, ma il suo verificarsi dovrebbe far riconsiderare l'opportunità di continuare il trattamento con scleromousse.
Vista l'idea di sottoporsi ad un approfondimento diagnostico, considererei l'opportunità di eseguire anche un ecocardiogramma.
Allo stato non sono segnalate, che io sappia, complicazioni stabili legate a questo fenomeno, ma il suo verificarsi dovrebbe far riconsiderare l'opportunità di continuare il trattamento con scleromousse.
Vista l'idea di sottoporsi ad un approfondimento diagnostico, considererei l'opportunità di eseguire anche un ecocardiogramma.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
Buonasera e grazie per la risposta tempestiva ed esauriente. Avevo peraltro già letto il suo bell’articolo sul tema teleangectasie non trovando risposta al mio problema (se ho capito bene non si tratterebbe propriamente di una reazione allergica…), ma trovando comunque l’articolo completo e veritiero.
In merito agli approfondimenti diagnostici, Le segnalo che mi sono sottoposta a visita cardiologia + ECG + Ecocardiogramma + ECG sotto sforzo in data 11 gennaio (lo faccio tutti gli anni, praticando regolarmente attività sportiva) e non mi è stato riscontrato nulla di anomalo. Ma l’esame è stato eseguito prima che si verificasse l’inconveniente descritto. È il caso che ripeta l’Ecocardiogramma?
Per quanto riguarda la scleromousse, Le segnalo che la soluzione iniettatami era assolutamente liquida e non schiumogena. Se lo ritiene, Le posso comunicare il tipo di prodotto utilizzato non appena ne verrò a conoscenza. Solo per approfondire le possibili cause del disturbo: ovviamente non ripeterò il trattamento. So che purtroppo non ci sono molte alternative per eliminare i capillari: come Lei giustamente dice nel Suo articolo, il trattamento laser, oltre ad essere costoso e relativamente doloroso, spesso si rivela inefficace (tutto vero: l’ho provato); ma credo che la salute debba avere il primato sull’estetica.
Grazie ancora e buona serata.
In merito agli approfondimenti diagnostici, Le segnalo che mi sono sottoposta a visita cardiologia + ECG + Ecocardiogramma + ECG sotto sforzo in data 11 gennaio (lo faccio tutti gli anni, praticando regolarmente attività sportiva) e non mi è stato riscontrato nulla di anomalo. Ma l’esame è stato eseguito prima che si verificasse l’inconveniente descritto. È il caso che ripeta l’Ecocardiogramma?
Per quanto riguarda la scleromousse, Le segnalo che la soluzione iniettatami era assolutamente liquida e non schiumogena. Se lo ritiene, Le posso comunicare il tipo di prodotto utilizzato non appena ne verrò a conoscenza. Solo per approfondire le possibili cause del disturbo: ovviamente non ripeterò il trattamento. So che purtroppo non ci sono molte alternative per eliminare i capillari: come Lei giustamente dice nel Suo articolo, il trattamento laser, oltre ad essere costoso e relativamente doloroso, spesso si rivela inefficace (tutto vero: l’ho provato); ma credo che la salute debba avere il primato sull’estetica.
Grazie ancora e buona serata.
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Il presentarsi dei fenomeni visivi con farmaci sclerosanti non emulsionati è atipico (mi documenterò ulteriormente al riguardo) e sarebbe comunque utile conoscere il principio attivo impiegato, tenendo in considerazione anche i disturbi da Lei precedentemente segnalati (cefalea).
Non è necessario ripetere l'ecocardiogramma, la cui utilità era quella di escludere comunicazioni anomale tra le cavità cardiache dx e sin che consentissero alla schiuma di superare il filtro polmonare e pervenire direttamente all'encefalo.
Non è necessario ripetere l'ecocardiogramma, la cui utilità era quella di escludere comunicazioni anomale tra le cavità cardiache dx e sin che consentissero alla schiuma di superare il filtro polmonare e pervenire direttamente all'encefalo.
[#4]
Utente
Buongiorno.
Il farmaco utilizzato si chiama Atossisclerol nella formula non emulsionata (credo in associazione con un anestetico). Sul foglietto illustrativo del farmaco, tra gli effetti indesiderati rari (0,001% dei casi) si menzionano genericamente “disturbi visivi”.
Il chirurgo vascolare sostiene che posso continuare tranquillamente la terapia. Io per quest’anno mi fermerei qui, e comunque mi sottopongo all’esame Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici per sicurezza, ma per il prossimo anno crede che sia prudente continuare?
Grazie e buona giornata.
Il farmaco utilizzato si chiama Atossisclerol nella formula non emulsionata (credo in associazione con un anestetico). Sul foglietto illustrativo del farmaco, tra gli effetti indesiderati rari (0,001% dei casi) si menzionano genericamente “disturbi visivi”.
Il chirurgo vascolare sostiene che posso continuare tranquillamente la terapia. Io per quest’anno mi fermerei qui, e comunque mi sottopongo all’esame Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici per sicurezza, ma per il prossimo anno crede che sia prudente continuare?
Grazie e buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.9k visite dal 24/02/2011.
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