Trombosi con occlusione completa vena poplitea
Gentili Dottori, Sono un uomo di 45 anni,la diagnosi ecografica è:occlusione completa vena poplitea sx e delle vene gemellari afferenti con deflusso aasicurato solo dalla grande safena;non code flottanti in lume libere in vena femorale superficiale o profonda, per parte loro pervie.la terapia in atto(consigliatomi di portare avanti x circa 6/7 mesi) è,:Coumadin 5mg con controllo settimanale del tasso di Protrombina e INR + gambaletto elastico-compressivo di classe II, controllo tra due mesi.Le cause secondo il consulto sono da attribuire ad un cedimento della vena stessa dovuto ad un possibile trauma(c'è da dire che i primi sintomi risalgono a circa un mese prima della diagnosi ecografica) di cui non ho ricordo.Al momento dopo 8gg di terapia non accuso nessun fastidio, ho provato anche a fare delle brevi passegiate senza accusare problemi.A fronte di questo Vi chiedo che tipo di approfondimento diagnostico potrei attuare per la ricerca delle cause e che tipo di limitazioni potrei avere (es.viaggi in macchina se possibili e di che durata, sport praticabili in funzione della patologia, sul lavoro visto che faccio un lavoro che mi impegna per circa il 50% seduto e il restante in piedi ecc.)nel normale svolgimento della vita.
Grazie per il prezioso servizio che svolgete.
Grazie per il prezioso servizio che svolgete.
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
in relazione ai quesiti che ci pone potrebbe essere consigliabile effettuare una valutazione ematologica alla ricerca di eventuali alterazioni della coagulazione (trombofilìa), vista l'incertezza anamnestica di altre cause all'origine dell'evento trombotico.
Potrà per i resto condurre una vita pressoché normale evitando l'assunzione troppo prolungata di particolari posizioni, anche se una viaggio di qualche ora, intervallato da interruzioni con deambulazione, non è controindicato. Mi asterrei da attività sportive, eccetto quelle "dolci" in acqua.
Particolare attenzione va posta a prevenire eventi traumatici o sforzi eccessivi finché resterà sotto terapia anticoagulante.
Gentile Utente,
in relazione ai quesiti che ci pone potrebbe essere consigliabile effettuare una valutazione ematologica alla ricerca di eventuali alterazioni della coagulazione (trombofilìa), vista l'incertezza anamnestica di altre cause all'origine dell'evento trombotico.
Potrà per i resto condurre una vita pressoché normale evitando l'assunzione troppo prolungata di particolari posizioni, anche se una viaggio di qualche ora, intervallato da interruzioni con deambulazione, non è controindicato. Mi asterrei da attività sportive, eccetto quelle "dolci" in acqua.
Particolare attenzione va posta a prevenire eventi traumatici o sforzi eccessivi finché resterà sotto terapia anticoagulante.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 31/12/2010.
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