Trombo calcificato polpaccio

Buongiorno,
mia madre di 75 anni da molti anni ha un dolore al polpaccio destro e delle fitte fortissime al piede destro (all'inizio erano come punture di spilli mentre adesso dal dolore deve prendere 20 gocce di contramal per stare bene).
Dopo vari esami (tac, radiografie, fisioterapia....) ieri ha eseguito una ecografia e l'esito è stato che hanno rilevato un trombo calcificato all'altezza del polpaccio e l'ecografista ha detto che è quello che da anni le causa il dolore.
Vorrei gentilmente sapere se c'è una cura o un intervento chirurgico che potrebbe farle passare il dolore veramente invalidante.
Grazie
[#1]
Dr. Sergio Losa Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 32 3
Innanzitutto bisogna capire se il trombo e' a carico di una arteria o di una vena. Poi sara' il chirurgo vascolare che sulla base di una vista potra' stabilire la corretta diagnosi e proporre la terapia adeguata
Cordialita'
Sergio Losa

Sergio Losa

[#2]
Dr. Maurizio Di Giacomo Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 72 3
D'accordissimo con il collega Losa. I dati che ci ha fornito sono un po' generici e servirebbe qualcosa di più preciso soprattutto vis à vis.
Buona giornata

Maurizio Di Giacomo

[#3]
Dr. Giorgio Falaschi Chirurgo generale 1
Caro Signore

Faccia eseguire un esame ecocolordoppler a sua madre:la calcificazione in oggetto potrebbe non essere in sede intravascolare (quindi non un trombo).Una semplice ecografia,spesso,non può dirimere il quesito.
Tenga presente inoltre che un trombo calcificato,e quindi inveterato,quasi mai dà una sintomatologia dolorosa.

Dr Giorgio Falaschi

Studio Medico Dr Falaschi

[#4]
Dr. Riccardo Ranica Chirurgo vascolare 1
Sono d'accordo con i colleghi, bisogna valutare se il trombo è all'interno di un'arteria o di una vena, oppure se si tratta di altro. Sarebbe opportuno un Ecocolordoppler arterioso e venoso dell'arto ed un consulto con un Chirurgo Vascolare. Successivamente, se ci fossero dubbi, una Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto potrebbe individuare meglio la "lesione" in oggetto.

Cordialità
Dr. Riccardo Ranica

Dr. Riccardo Ranica