Trombosi vena gemellare mediale
Gentilissimi Dottori, vi chiedo una consulenza in merito ad un strappo al gemello mediale della gamba destra accaduto i primi di Ottobre 2010 giocando a tennis.
L'ecografia recitava cosi: Presenza di soluzione di continuo di alcune fasci terziari del muscolo gemello mediale alla giunzione mio-tendinea, senza significativo ematoma liquido, ma con presenza, distalmente, di stria di ematoma organizzato della lunghezza di 4,5cm e spessore 2,5mm alla superficie del soleo.
Al pronto soccorso mi hanno fatto una fascia e mi hanno detto di stare 7 giorni a riposo, poi cominciare una terapia da un fisiatra con lasar, tecar ecc.
Dopo aver fatto 10 giorni di risposo e una successiva settimana di massaggi leggeri, laser e ipotermia, quando dicevo di sentirmi un pò meglio, di colpo la situazione è peggiorata in un altro punto superiore allo strappo. Stamattina mi sono recato al pronto socccorso, poi successivamente in ortopedia e da lì a fare un ecodoppler, risultato: Trombosi vena gemellare medialo destro. Mi hanno mandato subito dal chirurgo vascolare che mi a prescritto Fraxiparina da 0.4ml per 15 giorni per poi tornare fra un mese per fare un'alta eco e conseguente visita.
In base a tutto questo sono un pò confuso in merito al lavoro svolto fino adesso e al fatto di non aver preso nessuno precauzione per trombosi subito.
Vorrei sapere se la cura della trombosi vada bene?
Mi devo preocupare che la trombosi peggiori?
A cosa vado incontro e cosa posso fare per stare tranquillo?
Se posso camminare o meglio stare fermi per lo strappo che a tutt'oggi sembra migliorata come dolore me l'eco dimostra ancora la stessa dimensione di stria di ematoma come descritto sopra.
Che terapia devo fare per lo strappo adesso che so che ho questa occlusione.
Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
L'ecografia recitava cosi: Presenza di soluzione di continuo di alcune fasci terziari del muscolo gemello mediale alla giunzione mio-tendinea, senza significativo ematoma liquido, ma con presenza, distalmente, di stria di ematoma organizzato della lunghezza di 4,5cm e spessore 2,5mm alla superficie del soleo.
Al pronto soccorso mi hanno fatto una fascia e mi hanno detto di stare 7 giorni a riposo, poi cominciare una terapia da un fisiatra con lasar, tecar ecc.
Dopo aver fatto 10 giorni di risposo e una successiva settimana di massaggi leggeri, laser e ipotermia, quando dicevo di sentirmi un pò meglio, di colpo la situazione è peggiorata in un altro punto superiore allo strappo. Stamattina mi sono recato al pronto socccorso, poi successivamente in ortopedia e da lì a fare un ecodoppler, risultato: Trombosi vena gemellare medialo destro. Mi hanno mandato subito dal chirurgo vascolare che mi a prescritto Fraxiparina da 0.4ml per 15 giorni per poi tornare fra un mese per fare un'alta eco e conseguente visita.
In base a tutto questo sono un pò confuso in merito al lavoro svolto fino adesso e al fatto di non aver preso nessuno precauzione per trombosi subito.
Vorrei sapere se la cura della trombosi vada bene?
Mi devo preocupare che la trombosi peggiori?
A cosa vado incontro e cosa posso fare per stare tranquillo?
Se posso camminare o meglio stare fermi per lo strappo che a tutt'oggi sembra migliorata come dolore me l'eco dimostra ancora la stessa dimensione di stria di ematoma come descritto sopra.
Che terapia devo fare per lo strappo adesso che so che ho questa occlusione.
Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
[#1]
La trombosi che lei presenta è verosimilmente legata al bendaggio compressivo che ha eseguito a causa dello strappo. Le faccio presente che la dose di fraxiparina che lei assume è assolutamente bassa...dal peso che lei dichiara dovrebbe almeno frame 0,8 al di, ma in fase acuta anche 0,8 ml due volte al di. Cordialità. Cecchini
www.cecchinicuore.org
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
gentile utente,
in occasione di un evento quale lei ha subito è piuttosto frequente questo evento ed è legato proprio all'evento traumatico da un lato e dal processo di riparazione che immediatamente il nostro organismo inizia. l'edema (rigonfiamneto) dei tessuti traumatizzati può andare a coinvolgere anche i tessuti circostanti come le vene che possono risultare compresse (o possono risultare danneggiate dal trauma stesso).
sia per quanto riguarda la terapia che le sue ulteriori richieste, visti i limiti di una valutazione a distanza le rimanderei ai suoi curanti.
il riposo dovrebbe essere osservato.
cordiali saluti
in occasione di un evento quale lei ha subito è piuttosto frequente questo evento ed è legato proprio all'evento traumatico da un lato e dal processo di riparazione che immediatamente il nostro organismo inizia. l'edema (rigonfiamneto) dei tessuti traumatizzati può andare a coinvolgere anche i tessuti circostanti come le vene che possono risultare compresse (o possono risultare danneggiate dal trauma stesso).
sia per quanto riguarda la terapia che le sue ulteriori richieste, visti i limiti di una valutazione a distanza le rimanderei ai suoi curanti.
il riposo dovrebbe essere osservato.
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 28.7k visite dal 26/10/2010.
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