Lesione erosiva crostosa al malleolo int dx
Mia madre (85 anni)da circa 3 mesi ha una lesione che purtroppo non si chiude (o meglio a volte sembrava chiusa ed invece poi si è lievemente riaperta).
Premetto QUANTO SEGUE: a)che più di un anno fa ha avuto un versamento pleurico al polmone da un vecchio ( 15 anni fa) carcinoma mammario; b) che prende cardiospairina, c) che da poco più di un anno prende Femara (con successo, infatti i valori tumorali sono tornati nella norma), d) che non ha altre malattie particolari da segnalare oltre alla precedente nemmeno diabetica.
Succede questo. Dalla visita oncologica di controllo il medico ha escluso trattarsi di ulcera neoplastica (due mesi fa); da una medicazione presso l'ospedale a noi vicino risulta questa diagnosi: "cute perilesionale arrossata, non calda, non segni e sintomi di infezione in atto. Fondo di lesione rosso ben irrorato, essudato basso, dolore non presente. Si consiglia esecuzione ecocolordoppler e visita specialistica x prescrizione calze a pressione". Da una successiva visita già programmata da tempo con il dermatologo risòta quanto segue: "medicare con fisiologica + gentalyn unguento 1v/di per 4 settimane".
Tuttavia il mio medico di base e la dematologa lasciano la porta aperta anche ad una possibile ulcera neoplastica rinviando fra un mese una ulteriore verifica della situazione. Cmq mia madre non sente alcun dolore. Inoltre il mio medico di base non ha ritenuto ancora di dover fare l'ecodoppler.
Ad oggi, purtroppo, oltretutto, l'infermiera che fa le piccole medicazioni 1v/la settimana ha schiacciato la parte in questione x vedere se usciva della materia facendole male e, credo, riaprendo la ferita.
A questo punto chiedo un Vs cortese consiglio su come proseguire e cosa fare al riguardo vista la notevole incertezza.
Ma soprattutto secondo Voi qual'è la migliore medicazione che andrebbe fatta.
Ringrazio anticipatamente e porgo i migliori saluti.
Premetto QUANTO SEGUE: a)che più di un anno fa ha avuto un versamento pleurico al polmone da un vecchio ( 15 anni fa) carcinoma mammario; b) che prende cardiospairina, c) che da poco più di un anno prende Femara (con successo, infatti i valori tumorali sono tornati nella norma), d) che non ha altre malattie particolari da segnalare oltre alla precedente nemmeno diabetica.
Succede questo. Dalla visita oncologica di controllo il medico ha escluso trattarsi di ulcera neoplastica (due mesi fa); da una medicazione presso l'ospedale a noi vicino risulta questa diagnosi: "cute perilesionale arrossata, non calda, non segni e sintomi di infezione in atto. Fondo di lesione rosso ben irrorato, essudato basso, dolore non presente. Si consiglia esecuzione ecocolordoppler e visita specialistica x prescrizione calze a pressione". Da una successiva visita già programmata da tempo con il dermatologo risòta quanto segue: "medicare con fisiologica + gentalyn unguento 1v/di per 4 settimane".
Tuttavia il mio medico di base e la dematologa lasciano la porta aperta anche ad una possibile ulcera neoplastica rinviando fra un mese una ulteriore verifica della situazione. Cmq mia madre non sente alcun dolore. Inoltre il mio medico di base non ha ritenuto ancora di dover fare l'ecodoppler.
Ad oggi, purtroppo, oltretutto, l'infermiera che fa le piccole medicazioni 1v/la settimana ha schiacciato la parte in questione x vedere se usciva della materia facendole male e, credo, riaprendo la ferita.
A questo punto chiedo un Vs cortese consiglio su come proseguire e cosa fare al riguardo vista la notevole incertezza.
Ma soprattutto secondo Voi qual'è la migliore medicazione che andrebbe fatta.
Ringrazio anticipatamente e porgo i migliori saluti.
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Purtroppo dare consigli su come medicare una lesione trofica senza averla vista e senza saperne la causa non è possibile. Il mio consiglio è quello di eseguire l'ecocolordoppler come prescritto anche se il medico di base non lo ritiene necessario (sulla base di che cosa?) . Una volta capita l'eziologia della lesione è possibile trattarla nel modo più adeguato. Per vedere se l'ulcera è neoplastica sarebbe necessaria una biopsia. Le consiglio, ecocolordoppler a parte, una visita specialistica dal chirurgo vascolare.
A disposizione per ulteriori chiarimenti
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Dr. Stefano Senatore
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 19/08/2010.
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