By pass arterio femorale
Buongiorno,
Volevo informazioni in merito al by pass arterio femorale per persone che hanno un'età superiore a 80 anni. E' un intervento difficile? ci sono poche probabilità di guarigione o alte in seguito all'operazione? se non dovesse avere risultati positivi il by pass cosa si rischia?
Grazie attendo urgentemente una risposta.
Distinti saluti.
Volevo informazioni in merito al by pass arterio femorale per persone che hanno un'età superiore a 80 anni. E' un intervento difficile? ci sono poche probabilità di guarigione o alte in seguito all'operazione? se non dovesse avere risultati positivi il by pass cosa si rischia?
Grazie attendo urgentemente una risposta.
Distinti saluti.
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Buongiorno. Normalmente il by-pass aorto femorale viene appunto eseguito in pazienti di una certa eta'. Se e' stata posta indicazioe chirurgica ovviamente e' stato ritenuto che i vantaggi siano superiori alle complicanze ed ai richi. Penso tra l'altro che nell'area dove lei abita il paziente possa avere le migliori cure. Stia sereno.
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
gentile utente,
non è chiara la sua domanda, specificatamente l'intervento di cui lei richiede spiegazioni può essere eseguito non solo chirurgicamente ma anche per via angioradiologica.
le possibilità di riuscita dipendono dall'indicazione chirurgica, dal soggetto a cui viene eseguito, dalle condizioni generali e locali, dal tipo di approccio e dal chirurgo che lo esegue. tutte queste informazioni vengono date nel momento in cui il paziente si sottopone alla visita specialistica ed anche qualche giorno prima dell'intervento, nel momento in cui, si sottoscrive il consenso informato. esiste una contrazione della tempistica nel momento in cui si fosse in urgenza.
mi tenga informato
cordiali saluti
non è chiara la sua domanda, specificatamente l'intervento di cui lei richiede spiegazioni può essere eseguito non solo chirurgicamente ma anche per via angioradiologica.
le possibilità di riuscita dipendono dall'indicazione chirurgica, dal soggetto a cui viene eseguito, dalle condizioni generali e locali, dal tipo di approccio e dal chirurgo che lo esegue. tutte queste informazioni vengono date nel momento in cui il paziente si sottopone alla visita specialistica ed anche qualche giorno prima dell'intervento, nel momento in cui, si sottoscrive il consenso informato. esiste una contrazione della tempistica nel momento in cui si fosse in urgenza.
mi tenga informato
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#3]
Utente
Buongiorno Dott. Marco Cattani,
Il punto è che il paziente deve sottoporsi all'intervento di bypass arterio femorale in seguito ad occlusioni di placche sulle arterie femorali. Vorrei sapere, se dopo l'esecuzione dell'intervento il problema dovesse persiste ancora,si va incontro all'amputazione?
Grazie
Il punto è che il paziente deve sottoporsi all'intervento di bypass arterio femorale in seguito ad occlusioni di placche sulle arterie femorali. Vorrei sapere, se dopo l'esecuzione dell'intervento il problema dovesse persiste ancora,si va incontro all'amputazione?
Grazie
[#6]
gentile utente,
non è chiara la sua domanda, specificatamente l'intervento di cui lei richiede spiegazioni può essere eseguito non solo chirurgicamente ma anche per via angioradiologica.
le possibilità di riuscita dipendono dall'indicazione chirurgica, dal soggetto a cui viene eseguito, dalle condizioni generali e locali, dal tipo di approccio e dal chirurgo che lo esegue. tutte queste informazioni vengono date nel momento in cui il paziente si sottopone alla visita specialistica ed anche qualche giorno prima dell'intervento, nel momento in cui, si sottoscrive il consenso informato. esiste una contrazione della tempistica nel momento in cui si fosse in urgenza.
mi tenga informato
cordiali saluti
non è chiara la sua domanda, specificatamente l'intervento di cui lei richiede spiegazioni può essere eseguito non solo chirurgicamente ma anche per via angioradiologica.
le possibilità di riuscita dipendono dall'indicazione chirurgica, dal soggetto a cui viene eseguito, dalle condizioni generali e locali, dal tipo di approccio e dal chirurgo che lo esegue. tutte queste informazioni vengono date nel momento in cui il paziente si sottopone alla visita specialistica ed anche qualche giorno prima dell'intervento, nel momento in cui, si sottoscrive il consenso informato. esiste una contrazione della tempistica nel momento in cui si fosse in urgenza.
mi tenga informato
cordiali saluti
[#7]
La domanda in effetti non è molto chiara, anche perchè il bypass "arterio femorale" non esiste.
Bisogna capire se si tratta di un bypass aorto-femorale, femoro popliteo e solamente di una TEA femorale e il motivo per cui è stato consigliato l'intervento.
Non si fanno bypass solo perchè ci sono le placche nelle arterie ma solamente se queste hanno poi un riscontro clinico rilevamente, soprattutto in pazienti di una certa età.
Nel suo caso chi deve essere operato ha disturbi? Cammina poco (claudicatio intermittens) o è in uno stadio più avanzato con la presenza di dolore a riposo e lesioni trofiche? Patologie associate?
Penso comunque, in linea generale non conoscendo il suo caso specifico, che pazienti con un'età superiore agli 80 anni vadano operati solamente in caso di ischemia critica, cioè in quei casi in cui l'unica alternativa all'intervento di rivascolarizzazione sia l'amputazione, tenendo sempre conto delle condizioni generali del paziente.
Bisogna capire se si tratta di un bypass aorto-femorale, femoro popliteo e solamente di una TEA femorale e il motivo per cui è stato consigliato l'intervento.
Non si fanno bypass solo perchè ci sono le placche nelle arterie ma solamente se queste hanno poi un riscontro clinico rilevamente, soprattutto in pazienti di una certa età.
Nel suo caso chi deve essere operato ha disturbi? Cammina poco (claudicatio intermittens) o è in uno stadio più avanzato con la presenza di dolore a riposo e lesioni trofiche? Patologie associate?
Penso comunque, in linea generale non conoscendo il suo caso specifico, che pazienti con un'età superiore agli 80 anni vadano operati solamente in caso di ischemia critica, cioè in quei casi in cui l'unica alternativa all'intervento di rivascolarizzazione sia l'amputazione, tenendo sempre conto delle condizioni generali del paziente.
Dr. Stefano Senatore
[#8]
Utente
Effettivamente il nome esatto del bypass è aorto femorale. Mi scuso per l'omissione. La persona che dovrebbe subire l'operazione è mio nonno che ha un'età di 84 anni.Accusa dolori al polpaccio sinistro, ha eseguito l'ecodoppler e angiorisonanza magnetica dalla quale risulta l'occlusione dell'arteria femorale (dall'inguine fino al polpaccio).
Mio nonno riesce a camminare poco,circa 200 mt e poi deve fermarsi per il dolore.
Mio nonno riesce a camminare poco,circa 200 mt e poi deve fermarsi per il dolore.
[#9]
gentile utente,
siamo sulla strada giusta anche se come informazioni mancano per una valutazione del rischio altri parametri come e è iperteso, la presenza o no di diabete, le condizioni generali, cardiologiche respiratorie e renali.
queste valutazioni dovranno essere fatte dai curanti e dall'anestesista successivamente e prima dell'intervento il paziente verrà informato di tutto e gli verrà fatto firmare il consenso informato.
cordiali saluti
siamo sulla strada giusta anche se come informazioni mancano per una valutazione del rischio altri parametri come e è iperteso, la presenza o no di diabete, le condizioni generali, cardiologiche respiratorie e renali.
queste valutazioni dovranno essere fatte dai curanti e dall'anestesista successivamente e prima dell'intervento il paziente verrà informato di tutto e gli verrà fatto firmare il consenso informato.
cordiali saluti
[#10]
In caso di claudicatio di 200 metri non penso che sia indicato eseguire un intervento così invasivo (bypass aorto-femorale) in un pz di 84 anni ma sarebbe meglio seguire una terapia fisica riabilitativa e medica (come del resto è indicato dalle linee guida sull'arteriopatia periferica TASC). Mi sembra poi strano il tipo di intervento proposto che di solito viene eseguito in caso di occlusione dell'aorta addominale sottorenale o degli assi iliaci. Per un'ostruzione della sola femorale solitamente è sufficiente eseguire un bypass femoro popliteo eventualmente associato ad una endoarterectomia della femorale comune (ma comunque non in un paziente claudicante di 84 anni!).
Provi eventualmente a mandare il referto completo della RM. Come ho già detto più volte l'intervento comunque non si basa solo su un dato radiografico ma anche sulla clinica e nel suo caso non ci sono i parametri per l'indicazione ad un intervento così invasivo in un pz anziano.
Provi eventualmente a mandare il referto completo della RM. Come ho già detto più volte l'intervento comunque non si basa solo su un dato radiografico ma anche sulla clinica e nel suo caso non ci sono i parametri per l'indicazione ad un intervento così invasivo in un pz anziano.
[#11]
Utente
ANGIO RM AORTA ADDOMINALE ED ARTI INFERIORI:
esame eguito con sequenze BTFE e con sequenze durante infusione endovenosa di mezzo di contrasto paramagnetico (Gadobutrolo)con tecnica angio Rm.
Aorta addominale con qualche fine irregolarità parietale, più evidente al tratto sottorenale, dove il vaso in sede pre-carrefour è un poco scoliotico ed ectasico, con diam. max di 2,7 cm in presenza di apposizione trombotica parietale anteriore di spessore max di 5 mm.
ARTO INFERIORE DESTRO:
Asse iliaco pervio, con alcune irregolarità parietali, una più evidente al tratto prossimale dell'iliaca esterna, non condizionante stenosi emodinamicamente significativa. Pervie la femorale comune e l afemorale profonda, con alcune fini irregolarità parietali.Occlusa all' origine la femorale superficiale, rivascolarizzata a livello dell' Hunter da alcuni collaterali della profonda, marcatamente e diffusamente assottigliata ed irregolare nel tratto rivascolarizzo. Pervia la poplitea con irregolarità parietali specie in sede prossimale con qualche fine irregolarità. Pervi il tronco tibio peroniero e l'interossea sino in sede malleolare. Occlusa all'origine la tibiale anteriore, rivascolarizzata in sede medio.distale da alcuni collaterali; occlusa circa 2 cm dopo l'origine la tibiale posteriore.
ARTO INFERIORE SINISTRO:
Asse iliaco pervio, con alcune irregolarità parietali. Pervie la femorale comune e la femorale profonda con alcune fini irregolarità parietali oltre a placca maggiore determinante stenosi focale significativa all'origine della femorale profonda. Occlusa a partire dall'origine, in toto, la femorale superficiale. Non opacizzata la poplitea. Distalmente è unicamnete apprezzabile opacizzazione del tronco tibio-peroniero, marcatamente irregolare per grossolana placca condizionante stenosi significativa a suo carico; delle arterie tibiale anteriore, interossea e tibiale posteriore risultano opacizzati solo i tratti prossimali, per circa 3 cm, compatibilmente con occlusione a valle, l'interossea è riabitata in sede distale da qualche collaterale.
esame eguito con sequenze BTFE e con sequenze durante infusione endovenosa di mezzo di contrasto paramagnetico (Gadobutrolo)con tecnica angio Rm.
Aorta addominale con qualche fine irregolarità parietale, più evidente al tratto sottorenale, dove il vaso in sede pre-carrefour è un poco scoliotico ed ectasico, con diam. max di 2,7 cm in presenza di apposizione trombotica parietale anteriore di spessore max di 5 mm.
ARTO INFERIORE DESTRO:
Asse iliaco pervio, con alcune irregolarità parietali, una più evidente al tratto prossimale dell'iliaca esterna, non condizionante stenosi emodinamicamente significativa. Pervie la femorale comune e l afemorale profonda, con alcune fini irregolarità parietali.Occlusa all' origine la femorale superficiale, rivascolarizzata a livello dell' Hunter da alcuni collaterali della profonda, marcatamente e diffusamente assottigliata ed irregolare nel tratto rivascolarizzo. Pervia la poplitea con irregolarità parietali specie in sede prossimale con qualche fine irregolarità. Pervi il tronco tibio peroniero e l'interossea sino in sede malleolare. Occlusa all'origine la tibiale anteriore, rivascolarizzata in sede medio.distale da alcuni collaterali; occlusa circa 2 cm dopo l'origine la tibiale posteriore.
ARTO INFERIORE SINISTRO:
Asse iliaco pervio, con alcune irregolarità parietali. Pervie la femorale comune e la femorale profonda con alcune fini irregolarità parietali oltre a placca maggiore determinante stenosi focale significativa all'origine della femorale profonda. Occlusa a partire dall'origine, in toto, la femorale superficiale. Non opacizzata la poplitea. Distalmente è unicamnete apprezzabile opacizzazione del tronco tibio-peroniero, marcatamente irregolare per grossolana placca condizionante stenosi significativa a suo carico; delle arterie tibiale anteriore, interossea e tibiale posteriore risultano opacizzati solo i tratti prossimali, per circa 3 cm, compatibilmente con occlusione a valle, l'interossea è riabitata in sede distale da qualche collaterale.
[#12]
Coi limiti dettati da un conmsulto a distanza, dopo aver letto il referto, posso dire:
- il bypass da eseguire non sembra essere assolutamente l'aorto femorale in quanto l'asse iliaco è pervio bilateralmente ma un bypass femoro popliteo a destra e un femoro distale a sinistra associando in entrambi i caso una PTA (dilatazione con palloncino) dei vasi di gamba
- vista l'età del paziente e le brutte arterie secondo il mio parere questo tipo di intervento, come già detto nel precedente consulto, trova un'indicazione solamente in caso di ischemia critica ovvero la presenza di importante dolore a riposo non controllato dai farmaci o la presenza di lesioni trofiche tali da mettere a rischio l'arto.
- il bypass da eseguire non sembra essere assolutamente l'aorto femorale in quanto l'asse iliaco è pervio bilateralmente ma un bypass femoro popliteo a destra e un femoro distale a sinistra associando in entrambi i caso una PTA (dilatazione con palloncino) dei vasi di gamba
- vista l'età del paziente e le brutte arterie secondo il mio parere questo tipo di intervento, come già detto nel precedente consulto, trova un'indicazione solamente in caso di ischemia critica ovvero la presenza di importante dolore a riposo non controllato dai farmaci o la presenza di lesioni trofiche tali da mettere a rischio l'arto.
[#13]
gentile utente,
sia pur teoricamente condividendo l'opinione del collega, le ricordo i limiti di una valutazione a distanza e la difficoltà relativa ad esprimersi non solo non potendo vedere l'esame ma solo il referto scritto ma in aggiunta alla impossibilità di un rilievo clinico diretto.
si affidi con fiducia ai suoi curanti.
ci tenga informati
cordiali ssalutie e in bocca al lupo
sia pur teoricamente condividendo l'opinione del collega, le ricordo i limiti di una valutazione a distanza e la difficoltà relativa ad esprimersi non solo non potendo vedere l'esame ma solo il referto scritto ma in aggiunta alla impossibilità di un rilievo clinico diretto.
si affidi con fiducia ai suoi curanti.
ci tenga informati
cordiali ssalutie e in bocca al lupo
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 22.4k visite dal 16/08/2010.
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