Doppio aneurisma aorta addominale
Gentilissimi Professori.
Sono molto preoccupato per mia madre ( 73 anni ) affetta da un doppio aneurisma all'aorta addominale.
Cercherò di fare un quadro generale della situazione e delle varie patologie di cui è affetta mia madre.
Circa sei mesi fa, casualmente da una ecografia, risultò che mia madre aveva un'aneurisma all'aorta addominale di circa 3,5 cm.di diametro.
Ci siamo recati subito al ns ospedale.(reparto chirurgia vascolare)Dopo averla visitata,la dottoressa ci ha consigliato di attendere circa sei mesi e fare poi una tac con contrasto.
Stamane siamo andati a ritirare la suddetta TAC e leggendo la diagnosi, abbiamo appreso che mia madre è affetta da DOPPIO ANEURISMA all'aorta addominale.
Per essere più preciso citerò integralmente la diagnosi:
Esami eseguiti:
Esami TAC addome completo senza e con M.D.C.
Referto:
L'esame dell'aorta è stato eseguito con modalità ANGIO-TC dopo iniezione di mdc ev,ad un mm di spessore.
Ateromasia parietale calcifica dell'aorta addominale, che mostra calibro diffusamente irregolare e duplice aneurisma (sottorenale e sovrailiaco).
L'aneurisma sottorenale mostra diametro biparietale massimo di 45x35 mm, colletto superiore ad 1 cm dall'emergenza delle arterie renali, e sottile trombo intimale concentrico (5 mm di spessore). L'aneurisma sovrailiaco mostra diametro biparietale massimo di 35x28 mm e termina al carrefour.
Conservata opacizzazione dei principali collaterali splancnici e delle arterie iliache.
Tra le altre patologie, preciso che mia madre è ipertesa da molti anni e usa regolarmente i farmaci prescritti.
E' stata fumatrice per molti anni, oggi al massimo fuma 4/5 sigarette al giorno.
Alcuni anni fa ha avuto problemi al cuore e ha subito un'angioplastica.
L'ultima ecografia fatta prima della TAC, ha evidenziato quanto segue:
1100 Ritmo sinusale
1470 con occasionali complessi sopraventricolari prematuri.
9140 ** Ritmo ECG anormale **.
Non so se ho esagerato nel fornirvi questi dati, ma penso che per poter dare un'opinione abbastanza coerente c'è bisogno di avere a disposizioni alcuni dati fondamentali sulle condizioni generali del paziente.
Ora vengo alle domande che vorrei porre a voi professori:
1) La situazione di mia madre è disperata oppure con interventi adeguati si può risolvere questo problema?
2) Sò che è molto importante la capacità e l'esperienza del chirurgo/a e della sua equipe per questo genere di patologia.
A tale proposito non so se il chirurgo e la sua equipe possiedono tali qualità.
Sò solo che ho effettuato delle ricerche sui migliori chirurghi del settore e l'equipe chirurgica dell'ospedale della mia città non è compresa nella lista.
Vi prego di non fraintendermi! Sono semplicemente un figlio preoccupato che vorrebbe affidare sua madre nelle mani migliori, spero che mi capirete.
Tra un paio di giorni porterò mia madre dal chirurgo per mostrarle gli esiti della TAC. Vi terrò aggiornati su come intende intervenire.
Attendo con ansia di avere un vostro consiglio.
Grazie di cuore!
Sono molto preoccupato per mia madre ( 73 anni ) affetta da un doppio aneurisma all'aorta addominale.
Cercherò di fare un quadro generale della situazione e delle varie patologie di cui è affetta mia madre.
Circa sei mesi fa, casualmente da una ecografia, risultò che mia madre aveva un'aneurisma all'aorta addominale di circa 3,5 cm.di diametro.
Ci siamo recati subito al ns ospedale.(reparto chirurgia vascolare)Dopo averla visitata,la dottoressa ci ha consigliato di attendere circa sei mesi e fare poi una tac con contrasto.
Stamane siamo andati a ritirare la suddetta TAC e leggendo la diagnosi, abbiamo appreso che mia madre è affetta da DOPPIO ANEURISMA all'aorta addominale.
Per essere più preciso citerò integralmente la diagnosi:
Esami eseguiti:
Esami TAC addome completo senza e con M.D.C.
Referto:
L'esame dell'aorta è stato eseguito con modalità ANGIO-TC dopo iniezione di mdc ev,ad un mm di spessore.
Ateromasia parietale calcifica dell'aorta addominale, che mostra calibro diffusamente irregolare e duplice aneurisma (sottorenale e sovrailiaco).
L'aneurisma sottorenale mostra diametro biparietale massimo di 45x35 mm, colletto superiore ad 1 cm dall'emergenza delle arterie renali, e sottile trombo intimale concentrico (5 mm di spessore). L'aneurisma sovrailiaco mostra diametro biparietale massimo di 35x28 mm e termina al carrefour.
Conservata opacizzazione dei principali collaterali splancnici e delle arterie iliache.
Tra le altre patologie, preciso che mia madre è ipertesa da molti anni e usa regolarmente i farmaci prescritti.
E' stata fumatrice per molti anni, oggi al massimo fuma 4/5 sigarette al giorno.
Alcuni anni fa ha avuto problemi al cuore e ha subito un'angioplastica.
L'ultima ecografia fatta prima della TAC, ha evidenziato quanto segue:
1100 Ritmo sinusale
1470 con occasionali complessi sopraventricolari prematuri.
9140 ** Ritmo ECG anormale **.
Non so se ho esagerato nel fornirvi questi dati, ma penso che per poter dare un'opinione abbastanza coerente c'è bisogno di avere a disposizioni alcuni dati fondamentali sulle condizioni generali del paziente.
Ora vengo alle domande che vorrei porre a voi professori:
1) La situazione di mia madre è disperata oppure con interventi adeguati si può risolvere questo problema?
2) Sò che è molto importante la capacità e l'esperienza del chirurgo/a e della sua equipe per questo genere di patologia.
A tale proposito non so se il chirurgo e la sua equipe possiedono tali qualità.
Sò solo che ho effettuato delle ricerche sui migliori chirurghi del settore e l'equipe chirurgica dell'ospedale della mia città non è compresa nella lista.
Vi prego di non fraintendermi! Sono semplicemente un figlio preoccupato che vorrebbe affidare sua madre nelle mani migliori, spero che mi capirete.
Tra un paio di giorni porterò mia madre dal chirurgo per mostrarle gli esiti della TAC. Vi terrò aggiornati su come intende intervenire.
Attendo con ansia di avere un vostro consiglio.
Grazie di cuore!
[#1]
Gentilissimo utente,dalla dettagliata descrizione che ha esposto,sulla base del referto dell'Angio-TC aortica,probabilmente sua madre è portatrice di aneurisma dell'aorta addominale sottorenale cosidetto a "clessidra",cioè caratterizzato da due porzioni aortiche aneurismatiche,separate da un tratto di calibro normale.Riproduce sostanzialmente la forma di una tipica clessidra e da qui il nome attribuito a questo tipo di aneurisma.
Un elemento fondamentale da considerare è quello di vedere se c'è stato un riscontro occasionale della patologia o si è verificato un aumento repentino delle dimensioni dell'aneurisma,nel caso in cui fosse già noto.
Sono tutti elementi da considerare,insieme ai fattori di rischio,al fine di porre la più adeguata indicazione al trattamento o al controllo seriato nel tempo.
Un elemento fondamentale da considerare è quello di vedere se c'è stato un riscontro occasionale della patologia o si è verificato un aumento repentino delle dimensioni dell'aneurisma,nel caso in cui fosse già noto.
Sono tutti elementi da considerare,insieme ai fattori di rischio,al fine di porre la più adeguata indicazione al trattamento o al controllo seriato nel tempo.
Dr. Andrea Preziosi
[#2]
Utente
Per prima cosa voglio ringraziarla Dr Preziosi per aver risposto alla mia richiesta di aiuto.
Riguardo la patologia le posso dire che le è stata diagnosticata occasionalmente circa sei mesi fa.In quanto alle dimensioni Le posso dire che nel giro di pochi mesi (da gennaio ad oggi)l'aneurisma dell'aorta è aumentato di circa un centimetro ( a gennaio era circa 35 mm, oggi è circa 45 mm).
Solo grazie alla TAC con contrasto che abbiamo ritirato un paio di giorni fa (purtroppo) è risultato che mia madre è affetta da doppio aneurisma.
Ho chiamato il chirurgo (donna) che segue mia madre e l'ho messa a corrente della situazione.Domani (Mercoledi) porterò mia madre da lei con tutti gli incartamenti necessari affinchè possa fare un quadro chiaro delle patologie di mia madre.Telefonicamente mi ha accennato che in questo caso bisognerà agire in tempi brevi perchè il secondo aneurisma ha già raggiunto i 35 mm.
Una cosa che mi faceva notare il professor Zaramella, che come Lei ha gentilmente risposto al mio aiuto, il problema principale su cui indagare, è dovuto alle condizioni della carotide di mia madre.
Da una ecografia alla carotide (fatta circa un mese fa) è risultato che in ambedue i lati ci sono delle calcificazioni.La diagnosi esatta provvederò in questi giorni a descriverla in una nuova pagina.
Quello che mi auguro, è che domani il chirurgo mi dia delle buone speranze e che riesca a trovare la soluzione più idonea al problema.Dal mio canto voglio ringraziare voi tutti di cuore, perchè per me è importante sapere che seppure ci separano alcune centinaia di chilometri, sento che voi tutti mi siete vicini.Questo mi aiuta ad avere la forza necessaria di andare avanti e combattere affinchè mia madre possa ritrovare di nuovo il sorriso.
Vi terrò al corrente della diagnosi che farà il chirurgo e spero che continuerete a sostenermi e a darmi la forza per affrontare quello che ci aspetta domani.
Con affetto.. Vincenzo Ceccarelli
Riguardo la patologia le posso dire che le è stata diagnosticata occasionalmente circa sei mesi fa.In quanto alle dimensioni Le posso dire che nel giro di pochi mesi (da gennaio ad oggi)l'aneurisma dell'aorta è aumentato di circa un centimetro ( a gennaio era circa 35 mm, oggi è circa 45 mm).
Solo grazie alla TAC con contrasto che abbiamo ritirato un paio di giorni fa (purtroppo) è risultato che mia madre è affetta da doppio aneurisma.
Ho chiamato il chirurgo (donna) che segue mia madre e l'ho messa a corrente della situazione.Domani (Mercoledi) porterò mia madre da lei con tutti gli incartamenti necessari affinchè possa fare un quadro chiaro delle patologie di mia madre.Telefonicamente mi ha accennato che in questo caso bisognerà agire in tempi brevi perchè il secondo aneurisma ha già raggiunto i 35 mm.
Una cosa che mi faceva notare il professor Zaramella, che come Lei ha gentilmente risposto al mio aiuto, il problema principale su cui indagare, è dovuto alle condizioni della carotide di mia madre.
Da una ecografia alla carotide (fatta circa un mese fa) è risultato che in ambedue i lati ci sono delle calcificazioni.La diagnosi esatta provvederò in questi giorni a descriverla in una nuova pagina.
Quello che mi auguro, è che domani il chirurgo mi dia delle buone speranze e che riesca a trovare la soluzione più idonea al problema.Dal mio canto voglio ringraziare voi tutti di cuore, perchè per me è importante sapere che seppure ci separano alcune centinaia di chilometri, sento che voi tutti mi siete vicini.Questo mi aiuta ad avere la forza necessaria di andare avanti e combattere affinchè mia madre possa ritrovare di nuovo il sorriso.
Vi terrò al corrente della diagnosi che farà il chirurgo e spero che continuerete a sostenermi e a darmi la forza per affrontare quello che ci aspetta domani.
Con affetto.. Vincenzo Ceccarelli
[#3]
Ovviamente è necessario definire l'entità della vasculopatia carotidea,perchè in caso di stenosi carotidee significative dal punto di vista emodinamico(stenosi uguale o superiore al 70%)allora si impone primariamente il trattamento della stessa,chirurgicamente o mediante metodica endovascolare(angioplastica + stenting).
Rimango a disposizione per eventuali ulteriori consulti.
Cordialmente la saluto.
Rimango a disposizione per eventuali ulteriori consulti.
Cordialmente la saluto.
[#4]
Utente
Gentilissimi professori:
Come promesso, intendo ragguagliarvi riguardo l'incontro avuto col chirurgo vascolare.
Ieri ho accompagnato mia madre dal chirurgo vascolare per mostrarle i risultati della TAC con contrasto,
dove, come ho gia detto nelle precedenti pagine,mia madre risulta affetta da un doppio aneurisma (sottorenale e sovrailiaco).
Inoltre le ho mostrato l'ecocolordopplergrafia dei vasi epiaortici che ha fatto mia madre di recente, dove indica:
"Vasi esplorati regolari per calibro, decorso ed anatomia.
Sclerosi parietale diffusa (1.0 mm max)
Severa ateromasia fibrocalcifica a carico di entrambe le biforcazioni tiroidee,
non determinante stenosi emodinamicamente significative (50% max all'origine della c.i.sn).
Profili velocimetrici Doppler regolari.
Vertebrali e succlavie pervie.
Assenza di echi endoluminali ascrivibili a processi trombotici di recente formazione.
Utili controlli semestrali".
Il chirurgo ci ha tranquillizzati dicendoci che le condizioni della carotide non sono preoccupanti e quindi al momento non bisogna intervenire chirurgicamente.
Per quanto riguardo la TAC, il chirurgo non sembra convinta che il secondo aneurisma sia un'aneurisma iliaco,
pertanto ci ha anticipato che intende prescrivere a mia madre
una TAC tridimensionale per osservarlo meglio.
Ha poi dato uno sguardo alle altre patologie di mia madre:
"Fumatrice.BPCO.Ipertensione arteriosa.Tiroidectomia totale. IMA nel 2004.
Nel 2005 angina instabile con PTCA+stent di PL ed IVA.
Epatopatia cronica. AIV cl.3 Lown".
Vorrei aggiungere che nel periodo Dicembre-gennaio scorso mia madre ebbe un dimagrimento improvviso (perse circa 10/13 kg)
Ci rivolgemmo ad alcuni specialisti tra cui il Cardiologo.
Ci fu poi consigliato di rivolgerci ad un ematologo all'ospedale di salerno, il quale le prescrisse una serie di analisi del sangue e delle urine.
Tra queste analisi uscì fuori una componente monoclonale di 0.51 g/dL posizionata nella frazione gamma e costituita da IgG che montano catene leggere lambda.
Diagnosticata come "Gammapatia monoclonale di sconosciuta identità".
Abbiamo ripetuto gli esami a distanza di sei mesi e la diagnosi della gammapatia è la seguente:
"Il tracciato elettroforetico di riferimento evidenzia una componente monoclonale di 0.55 g/dL posizionata nella frazione gamma e costituita da IgG
che montano catene leggere kappa".
Anche in questo caso (seppure non si conosce ancora l'identità di questo componente monoclonale) l'ematologo ci ha tranquillizzato
dicendoci che non è una forma tumorale. Lo dimostrano i valori che sono restati pressochè invariati nell'arco di circa sei mesi.
Mia madre NON ha perso ulteriore peso da Gennaio, ma comunque non ha recuperato neanche un chilogrammo. Attualmente pesa 49 kg, con un altezza di 1,47 cm.
Il suo peso normale è stato sempre di circa 60 kg.
Chiedo scusa se mi sono dilungato riguardo le patologie di mia madre, ma ho ritenuto importante farVi un quadro clinico il più dettagliato possibile.
Il responso del chirurgo vascolare è che a breve interverrà scegliendo il trattamento per via Endovascolare, considerando mia madre un soggetto a rischio.
Ci ha detto che ci avrebbe contattati nei primi di Settembre.
A pelle posso dirvi che il chirurgo mi è sembrata sicura di se stessa e ho notato che è apprezzabile anche nel lato umano.
Ora a parte le mie impressioni (dettate per lo più dall'istinto e dal sentimento), gradirei moltissimo anche un vostro giudizio "tecnico".
Vi prego di esprimere un vostro giudizio e se lo ritenete, un vostro consiglio.
Grazie di cuore da me e mia madre.
Come promesso, intendo ragguagliarvi riguardo l'incontro avuto col chirurgo vascolare.
Ieri ho accompagnato mia madre dal chirurgo vascolare per mostrarle i risultati della TAC con contrasto,
dove, come ho gia detto nelle precedenti pagine,mia madre risulta affetta da un doppio aneurisma (sottorenale e sovrailiaco).
Inoltre le ho mostrato l'ecocolordopplergrafia dei vasi epiaortici che ha fatto mia madre di recente, dove indica:
"Vasi esplorati regolari per calibro, decorso ed anatomia.
Sclerosi parietale diffusa (1.0 mm max)
Severa ateromasia fibrocalcifica a carico di entrambe le biforcazioni tiroidee,
non determinante stenosi emodinamicamente significative (50% max all'origine della c.i.sn).
Profili velocimetrici Doppler regolari.
Vertebrali e succlavie pervie.
Assenza di echi endoluminali ascrivibili a processi trombotici di recente formazione.
Utili controlli semestrali".
Il chirurgo ci ha tranquillizzati dicendoci che le condizioni della carotide non sono preoccupanti e quindi al momento non bisogna intervenire chirurgicamente.
Per quanto riguardo la TAC, il chirurgo non sembra convinta che il secondo aneurisma sia un'aneurisma iliaco,
pertanto ci ha anticipato che intende prescrivere a mia madre
una TAC tridimensionale per osservarlo meglio.
Ha poi dato uno sguardo alle altre patologie di mia madre:
"Fumatrice.BPCO.Ipertensione arteriosa.Tiroidectomia totale. IMA nel 2004.
Nel 2005 angina instabile con PTCA+stent di PL ed IVA.
Epatopatia cronica. AIV cl.3 Lown".
Vorrei aggiungere che nel periodo Dicembre-gennaio scorso mia madre ebbe un dimagrimento improvviso (perse circa 10/13 kg)
Ci rivolgemmo ad alcuni specialisti tra cui il Cardiologo.
Ci fu poi consigliato di rivolgerci ad un ematologo all'ospedale di salerno, il quale le prescrisse una serie di analisi del sangue e delle urine.
Tra queste analisi uscì fuori una componente monoclonale di 0.51 g/dL posizionata nella frazione gamma e costituita da IgG che montano catene leggere lambda.
Diagnosticata come "Gammapatia monoclonale di sconosciuta identità".
Abbiamo ripetuto gli esami a distanza di sei mesi e la diagnosi della gammapatia è la seguente:
"Il tracciato elettroforetico di riferimento evidenzia una componente monoclonale di 0.55 g/dL posizionata nella frazione gamma e costituita da IgG
che montano catene leggere kappa".
Anche in questo caso (seppure non si conosce ancora l'identità di questo componente monoclonale) l'ematologo ci ha tranquillizzato
dicendoci che non è una forma tumorale. Lo dimostrano i valori che sono restati pressochè invariati nell'arco di circa sei mesi.
Mia madre NON ha perso ulteriore peso da Gennaio, ma comunque non ha recuperato neanche un chilogrammo. Attualmente pesa 49 kg, con un altezza di 1,47 cm.
Il suo peso normale è stato sempre di circa 60 kg.
Chiedo scusa se mi sono dilungato riguardo le patologie di mia madre, ma ho ritenuto importante farVi un quadro clinico il più dettagliato possibile.
Il responso del chirurgo vascolare è che a breve interverrà scegliendo il trattamento per via Endovascolare, considerando mia madre un soggetto a rischio.
Ci ha detto che ci avrebbe contattati nei primi di Settembre.
A pelle posso dirvi che il chirurgo mi è sembrata sicura di se stessa e ho notato che è apprezzabile anche nel lato umano.
Ora a parte le mie impressioni (dettate per lo più dall'istinto e dal sentimento), gradirei moltissimo anche un vostro giudizio "tecnico".
Vi prego di esprimere un vostro giudizio e se lo ritenete, un vostro consiglio.
Grazie di cuore da me e mia madre.
[#5]
Per quanto riguarda la scelta della metodica endovascolare per il trattamento della patologia aneurismatica,concordo con la collega,anche in considerazione dell'elevato rischio anestesiologico derivante dalle patologie di cui sua madre è affetta.
In merito all'aneurisma iliaco,bisognerebbe visionare le immagini radiologiche per avere più precise informazioni,la TAC tridimensionale potrebbe essere eventualmente un utile ulteriore mezzo d'indagine diagnostica,anche se ritengo l'Angio-TC tradizionale una metodica affidabile e tecnicamente dettagliata.
La saluto cordialmente.
In merito all'aneurisma iliaco,bisognerebbe visionare le immagini radiologiche per avere più precise informazioni,la TAC tridimensionale potrebbe essere eventualmente un utile ulteriore mezzo d'indagine diagnostica,anche se ritengo l'Angio-TC tradizionale una metodica affidabile e tecnicamente dettagliata.
La saluto cordialmente.
[#6]
Utente
Grazie dr.Preziosi per aver risposto ancora una volta al mio aiuto.
Per il momento non ci resta altro che aspettare il mese di settembre per sapere in modo più preciso come e quando intende agire il nostro chirurgo.
Nel frattempo Le auguro di trascorrere un felice periodo di vacanza.
Comunque la disturberò ancora qualora avessi bisogno dei suoi utili consigli e incoraggiamenti.
Un forte abbraccio da me e mia madre.
Per il momento non ci resta altro che aspettare il mese di settembre per sapere in modo più preciso come e quando intende agire il nostro chirurgo.
Nel frattempo Le auguro di trascorrere un felice periodo di vacanza.
Comunque la disturberò ancora qualora avessi bisogno dei suoi utili consigli e incoraggiamenti.
Un forte abbraccio da me e mia madre.
[#8]
Utente
G.mo Dr. Andrea Preziosi
Purtroppo nonostante i vostri utili consigli e il mio costante impegno nel cercare la soluzione migliore, mia madre è deceduta dopo alcuni giorni dall'intervento all'aneurisma dell'aorta addominale.
La cosa che non mi dà pace è che mia madre è morta per Cirrosi epatica.
Continuo a chiedermi perchè, nonostante fossero al corrente che mia madre era affetta da anni da epatite c, non hanno indagato a fondo su questa patologia.
Non hanno mai accennato ne a noi familiari ne a mia madre della presenza di questa grave patologia.
Sospetto addirittura che il chirurgo l'abbia scoperto mentre la stava operando.Non riesco a darmi pace e tutt'oggi a più di due mesi dal suo decesso, non me ne faccio una ragione.Ho fatto richiesta della cartella clinica, ma dovrò attendere ancora fino ad Aprile per poterla ritirare.Ho chiesto un incontro col primario responsabile dell'equipe che ha operato mia madre, ma è impegnato all'estero e forse rientra la prossima settimana.
Ho parlato col personale dell'URP dell'azienda ospedaliera ma oltre a qualche consiglio non hanno potuto aiutarmi.L'unica cosa che mi resta da fare è chiedere il consulto di un medico legale che possa far luce su questa storia.Io temo che ci sia stato un grave errore nella valutazione dello stato di salute di mia madre che ha causato la sua morte. Il chirurgo che l'ha operata, ci riferì che l'intervento all'aorta era riuscito, solo che mia madre aveva seri problemi epatici dovuti alla cirrosi epatica.
Io Le chiedo col cuore in mano cosa ne pensa e cosa dovrei fare?
Mi rendo conto che questi pochi elementi che le ho fornito non bastano per dare un giudizio adeguato. Mi hanno detto che se intendo sporgere una denuncia devo farlo entro 90 giorni, e il tempo ormai stringe...
La prego mi consigli cosa fare.
Con stima....un figlio disperato
Purtroppo nonostante i vostri utili consigli e il mio costante impegno nel cercare la soluzione migliore, mia madre è deceduta dopo alcuni giorni dall'intervento all'aneurisma dell'aorta addominale.
La cosa che non mi dà pace è che mia madre è morta per Cirrosi epatica.
Continuo a chiedermi perchè, nonostante fossero al corrente che mia madre era affetta da anni da epatite c, non hanno indagato a fondo su questa patologia.
Non hanno mai accennato ne a noi familiari ne a mia madre della presenza di questa grave patologia.
Sospetto addirittura che il chirurgo l'abbia scoperto mentre la stava operando.Non riesco a darmi pace e tutt'oggi a più di due mesi dal suo decesso, non me ne faccio una ragione.Ho fatto richiesta della cartella clinica, ma dovrò attendere ancora fino ad Aprile per poterla ritirare.Ho chiesto un incontro col primario responsabile dell'equipe che ha operato mia madre, ma è impegnato all'estero e forse rientra la prossima settimana.
Ho parlato col personale dell'URP dell'azienda ospedaliera ma oltre a qualche consiglio non hanno potuto aiutarmi.L'unica cosa che mi resta da fare è chiedere il consulto di un medico legale che possa far luce su questa storia.Io temo che ci sia stato un grave errore nella valutazione dello stato di salute di mia madre che ha causato la sua morte. Il chirurgo che l'ha operata, ci riferì che l'intervento all'aorta era riuscito, solo che mia madre aveva seri problemi epatici dovuti alla cirrosi epatica.
Io Le chiedo col cuore in mano cosa ne pensa e cosa dovrei fare?
Mi rendo conto che questi pochi elementi che le ho fornito non bastano per dare un giudizio adeguato. Mi hanno detto che se intendo sporgere una denuncia devo farlo entro 90 giorni, e il tempo ormai stringe...
La prego mi consigli cosa fare.
Con stima....un figlio disperato
[#9]
Utente
Sono trascorsi più di due anni dalla morte di mia madre. Sono ritornato su questa pagina per vedere se qualcuno avesse risposto al mio grido di dolore e di rabbia, ma aimè......vedo solo un vuoto. Nessuna risposta. Nessuna parola detta per placare il dolore di un figlio che ha perso la persona più cara della sua vita.
A voi tutti professori dico: Grazie comunque perchè sono consapevole che nessuna parola o spiegazione tecnica sarebbe stata in grado di placare questo tremendo dolore che porterò per sempre dentro il mio cuore.
Buona vita a tutti voi.
A voi tutti professori dico: Grazie comunque perchè sono consapevole che nessuna parola o spiegazione tecnica sarebbe stata in grado di placare questo tremendo dolore che porterò per sempre dentro il mio cuore.
Buona vita a tutti voi.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 12.1k visite dal 02/08/2010.
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