Vi chiedo inoltre quali problemi potrebbe darmi tale malformazione e se in toscana esiste la

Gentili Dottori,
nel 1996, in occasione di accertamenti per intervento in anestesia generale, mi è stata diagnosticata, tramite radiografia al torace, un'opacita rotondeggiante in sede paravertebrale sinistra. L'angio RM ha chiarito la natura di tale anomalia e il referto è il seguente:
presenza di malformazione arterovenosa polmonare sinistra la cui afferenza arteriosa proviene dal ramo superiore dell'arteria polmonare sinistra ed il cui drenaggio venoso avviene nella vena polmonare superiore di sinistra.
In seguito a tale esame ho incontrato uno pneumologo, il quale mi ha consigliato, in assenza di particolari sintomi (senza chiarirmi di quale natura), di sottopormi semplicemente a controlli periodici.
L'ultimo di questi controlli risale ormai a tre anni fa e in quell'occasione la situazione si dimostrò invariata.
Io, da diversi anni, ma di recente con maggior frequenza ho dei dolori al petto precisamente nella parte bassa dello sterno. Tali dolori si irradiano anche alle spalle e durano 10-15 minuti. Non mi sembra che la loro insorgenza avvenga in concomitanza di particolari sforzi.
Ora mi domando se tali dolori siano da collegare alla malformazione suddetta.
Vi chiedo inoltre quali problemi potrebbe darmi tale malformazione e se in Toscana esiste la possibilità di effettuare l'angio rm aperta.
Sono molto ansiosa e fino ad oggi mi sono sottoposta all'esame con molte difficoltà facendo perdere la pazienza agli operatori.
Vi ringrazio per l'attenzione e per tutte le risposte e suggerimenti che vorrete darmi.
Cordiali saluti




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Radiologo, Radiologo interventista, Neuroradiologo attivo dal 2004 al 2014
Radiologo, Radiologo interventista, Neuroradiologo
Cara signora,
una MAV polmonare è certamente una lesione benigna che tuttavia non va troppo sottovalutata. Se lo pneumologo ha ritenuto di tranquillizzarla, lo ha fatto senz'altro dopo accurata analisi delle indagini radiologiche da lei effettuate e dopo scrupolosa visita clinica. Una MAV di piccole dimensioni e solitaria, in effetti, in genere può essere del tutto asintomatica.
I sintomi che lei giustamente voleva sapere sono presenti più che altro in caso di lesioni voluminose o qualora ve ne siano multiple in uno o entrambi i polmoni. Consistono in problemi di "saturazione d'ossigeno", cioè funzionalità respiratoria e, in alcuni casi, in problemi di micro-embolia cerebrale con possibilità di infezioni cerebrali. In questi casi la o le MAV vanno operate oppure, se possibile e per evitare grossi interventi, possono essere trattate con embolizzazione endovascolare dai radiologi interventisti senza intervento chirurgico.
Un consiglio che posso darle, per il momento e se non l'ha ancora fatto, è quello di effettuare anche una risonanza magnetica cerebrale poichè purtroppo non infrequentemente le MAV polmonari possono associarsi a MAV cerebrali. In teoria, per scrupolo, dovrebbero effettuare questa indagine anche i suoi genitori e i suoi eventuali figli perchè c'è una certa familiarità per il problema.
Altro consiglio, sempre se non l'ha già fatto, è quello di parlare anche con un chirurgo toracico insieme a un radiologo interventista per valutare che tipo di MAV polmonare ha e se c'è indicazione a un trattamento endovascolare, che le risolverebbe il problema sia organico che, immagino, psicologico.

Cari saluti
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Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Gentile Dottor Pedicelli,
la ringrazio per avermi risposto e consigliato sul da farsi.
Quanto prima mi sottopporrò agli esami e visite di cui mi ha parlato.
Devo ammettere che le sue parole mi hanno un po' allarmato. Mi perdoni quindi se approffitto nuovamente della sua disponibilità per rivolgerle qualche altra domanda.
Dalla sua risposta mi sembra di capire che, nella maggior parte dei casi, se la correzione della MAV si presenta di facile esecuzione è meglio intervenire senza attendere pericolosi campanelli d'allarme(i sintomi di cui mi ha parlato mi sembrano di questo tipo).
Non è possibile dalla natura ed entità di una MAV prevedere se la sua presenza creerà dei problemi o se, al contrario, salvo sue variazioni, rimarrà asintomatica?
Chi è la figura più adatta a fare questo tipo di valutazione? Forse lo pneumologo?
Il fatto che io mi sia già rivolta in passato ad un membro di questa categoria, il quale come unica raccomandazione mi disse di effettuare controlli periodici, non mi rassicura affatto perché, a differenza di quanto lei ipotizza, la visita fu brevissima e, a mio avviso, per niente scrupolosa: presa visione dei risultati dell'angio RM, si limitò a farmi mettere un dito della mano in una specie di morsetto collegato ad un computerino per misurare, almeno così credo, l'ossigenazione del sangue. Mi domandò infine se nel tossire avessi mai notato la fuoriuscita di sangue e con ciò la visita si concluse.

Con la speranza di ricevere nuovamente una sua risposta, le porgo i più cordiali saluti.



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Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Nell'attesa di una sua risposta ho girovagato un po' in Internet alla ricerca di qualche informazione in più. Purtroppo i documenti relativi alle MAV polmonari sono scarsi. Tra i pochi però ne ho trovato uno in cui si dice che una gravidanza potrebbe scatenare i sintomi legati alla malformazione.
Poiché sono alla ricerca di un figlio, dovrei interrompere i tentativi e risolvere prima la questione della mav?
Imbarazzata dalla mia, forse eccessiva, apprensione, ringrazio nuovamente lei e chiunque altro voglia rispondermi.