Intervento alla safena in portatrice di protesi mitralica meccanica
Gentile dottore ho 67 anni e dal 2002 sono portatrice di valvola mitralica meccanica normofunzionante. Tra qualche mese dovrei operarmi alla vena safena. Il chirurgo angiologo opta per il tradizionale intervento di stripping in anestesia generale e non le nascondo di nutrire molti dubbi e preoccupazioni al riguardo. Essendo il chirurgo di età abbastanza avanzata non vorrei, pur conoscendo le sue indubbie capacità nel settore, che fosse legato esclusivamente a questo tipo di intervento. So che ci sono altre metodologie e le chiedo gentilmente qual'è secondo lei l'intervento più idoneo e meno rischioso nel pre e post operatorio per un portatore di protesi meccanica quale sono io. Faccio presente che non ho altre patologie e godo di buona salute. La ringrazio di cuore e porgo distinti saluti. Valeria
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Gentile Sig.ra,
la scelta del tipo di intervento è condizionata da numerosi fattori purtroppo non valutabili a distanza:
manifestazioni cliniche oggettive (sede, tipo ed estensione delle varici, pregresse trombosi, ulcere, ecc.) e soggettive (sintomi).
Anche la costituzione del paziente e la concomitanza di altre affezioni rivestono notevole importanza: nel suo caso presumo sia in atto una terapia anticoagulante orale che andrebbe sospesa preventivamente e rimpiazzata dall'impiego di eparina a basso peso molecolare: un rischio emorragico accresciuto è quindi in ogni caso da mettere in programma.
Scusi la curiosità ma non comprendo perché nei precedenti consulti si sia firmata col nome di Maria Grazia e in questo Valeria, pur essendo i dati clinici riferibili alla stessa persona.
la scelta del tipo di intervento è condizionata da numerosi fattori purtroppo non valutabili a distanza:
manifestazioni cliniche oggettive (sede, tipo ed estensione delle varici, pregresse trombosi, ulcere, ecc.) e soggettive (sintomi).
Anche la costituzione del paziente e la concomitanza di altre affezioni rivestono notevole importanza: nel suo caso presumo sia in atto una terapia anticoagulante orale che andrebbe sospesa preventivamente e rimpiazzata dall'impiego di eparina a basso peso molecolare: un rischio emorragico accresciuto è quindi in ogni caso da mettere in programma.
Scusi la curiosità ma non comprendo perché nei precedenti consulti si sia firmata col nome di Maria Grazia e in questo Valeria, pur essendo i dati clinici riferibili alla stessa persona.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 05/07/2010.
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