Blocco linfatico
Salve. All'eta' di 15 anni circa ho notato un ringonfiamento all altezza dell 'inguine nell interno coscia superiore sx. Con l andare del tempo è divenuto grasso che si è esteso per tutta la coscia sino al ginocchio e ha circondato tutta la coscia. Cosi dopo varie ecografie(dalla quale é emersa anche una ciste di grasso formatasi proprio nel punto inizialie del rigonfiamento) ho consultato un professore di chirurgia vascolare che mi ha consigliato di fare una linfoscintigrafia .
Questa ha evidenziato un blocco al livello dell inguine, la linfa non riesce a risalire e ristangna e cio' provova all'accumulo di tessuto adiposo. Questo professore mi consiglio' delle calze elastiche molto compressive che ho usato sino all anno scorso e mi fece acquistare un macchinario domestico per fare pressoterapia che tutt'oggi faccio ogni giorno per un' ora. Mi disse che lo scopo principale era quello di cercare in parole pavere di stappare questi passaggi. Sicuramente mi avra' aiutato ma son comunque peggiorata con l andare del tempo. Questo professore mi disse che sicuramente ho avuto un infezione, anche se io non ricordo nessuna infezione e che un' operazione sarebbe stata inutile. In questi mesi sto facendo delle sedute di cavitazione ultrasonica presso uno studio medico, per far diminuire per qul che si puo la massa grassa creatasi (circ. coscia dx 55 cm e coscia sx 51 cm) ma devo risolvere cio che ho all' origine. Vorrei sapere cosa ne pensa e cosa potrebbe consigliarmi. Grazie e distinti saluti.
Questa ha evidenziato un blocco al livello dell inguine, la linfa non riesce a risalire e ristangna e cio' provova all'accumulo di tessuto adiposo. Questo professore mi consiglio' delle calze elastiche molto compressive che ho usato sino all anno scorso e mi fece acquistare un macchinario domestico per fare pressoterapia che tutt'oggi faccio ogni giorno per un' ora. Mi disse che lo scopo principale era quello di cercare in parole pavere di stappare questi passaggi. Sicuramente mi avra' aiutato ma son comunque peggiorata con l andare del tempo. Questo professore mi disse che sicuramente ho avuto un infezione, anche se io non ricordo nessuna infezione e che un' operazione sarebbe stata inutile. In questi mesi sto facendo delle sedute di cavitazione ultrasonica presso uno studio medico, per far diminuire per qul che si puo la massa grassa creatasi (circ. coscia dx 55 cm e coscia sx 51 cm) ma devo risolvere cio che ho all' origine. Vorrei sapere cosa ne pensa e cosa potrebbe consigliarmi. Grazie e distinti saluti.
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Buongiorno gentile paziente,sulla base di quello che ha riferito nella sua mail,posso ipotizzare che il suo problema,presente in forma ingravescente da oramai circa quattordici anni,sia riconducibile ad un linfedema dell'arto inferiore sinistro.A questo si è sovrapposto molto probabilmente un quadro pannicoloedematofibrosclerotico(cellulite)e quasi sicuramente ci sarà un coinvolgimento del sistema venoso supeficiale e/o profondo degli arti inferiori.
La linfoscintigrafia è sicuramente l'esame diagnostico di prim'ordine nel sospetto di linfedema ed infatti ha confermato la presenza di un blocco linfatico a livello inguinale.
Sicuramente ancora oggi in merito a questa patologia,esiste molta confusione a parer mio.Quasi quotidianamente mi capita di visitare pazienti affette dal medesimo suo problema e devo ammettere che spesso la gestione è un pò approssimativa.
Gli approcci a tale problematica sono diversi e spesso multidisciplinari.
L'approccio di primo livello è sicuramente costituito da una visita preliminare con accurata anamnesi della paziente.Questo è secondo me l'aspetto fondamentale di partenza.Successivamente,d'accordo con la paziente,si valutano i passi successivi.Ritengo,contrariamente ad alcuni colleghi,l'importanza del linfodrenaggio manuale,ovviamente affidato a mani esperte,associato ad un regime dietetico adeguato alla singola paziente.Il discorso è molto lungo ed eventualmente la inviterei a contattarmi direttamente per poter essere più preciso e chiaro in merito al suo caso.
La saluto cordialmente.
La linfoscintigrafia è sicuramente l'esame diagnostico di prim'ordine nel sospetto di linfedema ed infatti ha confermato la presenza di un blocco linfatico a livello inguinale.
Sicuramente ancora oggi in merito a questa patologia,esiste molta confusione a parer mio.Quasi quotidianamente mi capita di visitare pazienti affette dal medesimo suo problema e devo ammettere che spesso la gestione è un pò approssimativa.
Gli approcci a tale problematica sono diversi e spesso multidisciplinari.
L'approccio di primo livello è sicuramente costituito da una visita preliminare con accurata anamnesi della paziente.Questo è secondo me l'aspetto fondamentale di partenza.Successivamente,d'accordo con la paziente,si valutano i passi successivi.Ritengo,contrariamente ad alcuni colleghi,l'importanza del linfodrenaggio manuale,ovviamente affidato a mani esperte,associato ad un regime dietetico adeguato alla singola paziente.Il discorso è molto lungo ed eventualmente la inviterei a contattarmi direttamente per poter essere più preciso e chiaro in merito al suo caso.
La saluto cordialmente.
Dr. Andrea Preziosi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 24/06/2010.
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