Insufficienza vena safena sinistra
Mi e' stata diagnosticata a settembre 2009 una insufficienza della vena safena nella gamba sinistra. A quel tempo questo causava qualche vena varicosa sotto il ginocchio.
A distanza di sei mesi la zona di vene varicose si e' estesa, in una zona di circa 10cm sotto al ginocchio.
Mi sto chiedendo se e' opportuno fare subito un intervento per evitare che la cosa degradi ulteriormente nella gamba e soprattutto quale intervento e' consigliato fare.
Ho 40 anni.
Grazie
A distanza di sei mesi la zona di vene varicose si e' estesa, in una zona di circa 10cm sotto al ginocchio.
Mi sto chiedendo se e' opportuno fare subito un intervento per evitare che la cosa degradi ulteriormente nella gamba e soprattutto quale intervento e' consigliato fare.
Ho 40 anni.
Grazie
[#1]
gentile utente,
come le sarà stato detto al momento della diagnosi (9/2009) questo tipo di patologia non ha modo di essere curata in modo radicale con la terapia medica.
esistono peraltro terapie che possono ridurre non la patologa ma l'insorgenza di complicanze. bisogna anche dire ce qualche consiglio "strategico" sul modo di vita: per esempio cercare di stare il meno possibile in stazione eretta fermi, l'uso di calze o collant contenitivi possono far ritardare l'inevitabile trattamento.
nelle donne per esempio un ulteriore momento di possibile aggravamento sono le gravidanze.
pertanto il consiglio è rivolgersi ad un chirurgo vascolare il quale valutando la situazione facendole eventualmente ripetere gli esami diagnostici le prospetterà il programma terapeutico da lui ritenuto migliore.
cordiali saluti
mi tenga informato
come le sarà stato detto al momento della diagnosi (9/2009) questo tipo di patologia non ha modo di essere curata in modo radicale con la terapia medica.
esistono peraltro terapie che possono ridurre non la patologa ma l'insorgenza di complicanze. bisogna anche dire ce qualche consiglio "strategico" sul modo di vita: per esempio cercare di stare il meno possibile in stazione eretta fermi, l'uso di calze o collant contenitivi possono far ritardare l'inevitabile trattamento.
nelle donne per esempio un ulteriore momento di possibile aggravamento sono le gravidanze.
pertanto il consiglio è rivolgersi ad un chirurgo vascolare il quale valutando la situazione facendole eventualmente ripetere gli esami diagnostici le prospetterà il programma terapeutico da lui ritenuto migliore.
cordiali saluti
mi tenga informato
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 07/05/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.