Dall'età di 20 anni mi sono accorto di soffrire di vene varicose

Salve, sono un ragazzo di 28 anni, dall'età di 20 anni mi sono accorto di soffrire di vene varicose.
Lo specialista a gennaio 2007, dopo un esame ecocolordoppler accurato disse che era necessario l'intervento chirurgico, o meglio, nel foglio rilasciatomi si parla di COARTAZIONE ENDOVASALE SAFENICA CON LASER. Ho subito un intervento il 14/02/07, in cui mi è stata asportata la safena della gamba destra, ed un altro il 20/02/2008 in cui la zona operata era sull'esterno della coscia sinistra.
Da 2 anni ad oggi mi sottopongo a controlli periodici con una frequenza di 2 volte l'anno (primavera ed autunno). Io sono un ragazzo abbastanza attento a qualsiasi cambiamento e spesso mi guardo le gambe, soprattutto quella destra dove il problema è più evidente; purtroppo sto notando che il fenomeno va incontro a progressiva ingravescenza, infatti nella zona operata già si nota la comparsa di qualche recidiva, inoltre mi sono uscite delle macchie sul collo del piede e si è sfiancata una vena appena sopra la caviglia (non sono uno specialista ma penso fosse collegata al tratto di safena asportato), ma lo specialista mi ha detto che quella non è da toccare altrimenti il piede non respira.
Ultimamente lo specialista che mi segue sta aumentando il numero dei controlli e la cosa mi infastidisce abbastanza, per 2 motivi:
1. Non vedo risultati apprezzabili, anzi, la gamba destra operata di safena si sta riempiendo sempre più di macchie, non so se dovute alla terapia sclerosante, sto notando inoltre la comparsa di altre vene.
2. Il "ci vediamo tra 20 giorni" comporta per me un'uscita economica notevole; se vedessi risultati non starei nemmeno a pensare tanto ai soldi, ma il discorso economico, insieme al fatto che vedo solo peggioramenti nonostante la mia attenzione mi demoralizza alquanto.
Nell'ultimo controllo, fatto il 20 aprile 2010 mi ha detto inoltre che dovrei sottopormi ad un altro intervento che riguarda la gamba destra già operata di safena.
Navigando su internet, alla ricerca di un rimedio miracoloso, mi sono imbattuto su un sito che parla di T.R.A.P. o "fleboterapia rigenerativa", la quale sembra faccia davvero miracoli o quasi.
Quello che vorrei sapere è se questa terapia è davvero efficace sia a livello estetico che funzionale (soprattutto funzionale).
Voglio riportare inoltre una parte di risposta fornita dal Dott. Lucio Piscitelli riguardo il trattamento fleboterapico, in cui c'è scritto " è assai poco diffuso e non rientra tra quelli attualmente validati dalla comunità scientifica pure venendo spesso riferiti risultati favorevoli, limitati forse all'esperienza del solo inventore, per altro non supportati da convincenti correlazioni fisiopatologiche. E' inutile dirle che i maggiori sostenitori della efficacia straordinaria della metodica sono i pochi che la praticano".
Sinceramente sono molto confuso e demoralizzato perchè non vedo il modo di migliorare questa situazione.
Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo e ringrazio chi mi vorrà rispondere.
[#1]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

circa un anno fa ci aveva contattato per un motivo analogo e sia che il collega piscitelli avevamo avuto modo di risponderle.

questo tipo di patologie se non trattate tendono inevitabilmente a peggiorare.

sempre con i limiti di una valutazione a distanza, le consiglierei di tentare di farsi vedere da un altro medico.

questo potrebbe darle due ordin di risposta che il suo medica si è comportato in modo corretto e quindi poter continuare, ritornando da lui il suo metodo o sistema di cura, o viceversa che non tutto era corretto in questo caso potrebbe continuare ad essere tratato dal novo.

questo perchè è evidente la sua nascente sfiducia nel suo curante.

non ho capito all'inizio della sua richiesta se lei s sia sottoposta ad un trattamento laser della safena di destra o se le sia stata asportata la stessa.

a presto

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale