Calze postoperatorie per parto
Gentili dottori, ho 26 anni e sono al settimo mese di gravidanza, la prima. il mese scorso ho effettuato una visita e doppler presso l'angiologo in quanto avevo notato la comparsa di varici e avevo le gambe doloranti anche di notte e dopo il riposo. avendo riscontrato una flebite allo stato iniziale l'angiologo mi ha prescritto (a parte l'eparina che già stavo facendo per problemi di flussimetria alle arterie uterine) le calze a compressione 18 della medi da portare fino al parto e poi durante il parto e per i 15 giorni successivi calze coscia post operatorie struva 35mmhg. in farmacia mi hanno detto che tali calze si utilizzano solo in caso di operazioni all'arto come quando vine messo il gesso o operazioni che interessano nella fattispecie l'apparato circolatorio, quindi proprio intereventi alle vene per dirla breve. quindi mi hanno consigliato di acquistare delle normali calze antitrombo tipo sigvaris. io mi chiedo, è possibile prescrivere e quindi impiegare la struva 35 anche per parto o l'angiologo ha fatto una prescrizione errata e quindi devo mettere calze antitrombo a compressione 18? in un'altra farmacia mi hanno detto che forse l'angiologo ha riscontrato un problema particolare e per questo mi ha prescritto le post operatorie ma io cercando su internet non ho trovato nessun riferimento all'utilizzo della struva durante il parto. grazie anticipatamente per la cordiale risposta.
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gentile utente,
senza dubbio in relazione ai limiti noti di una consulenza a distanza, proprio come quella che stiamo in questo momento fornendo, risulta difficile e non corretto poter consigliare questo o quell'altro presidio terapeutico.
in linea di massimo condividerei la decisione del collega che ha avuto la possibilità d visitarla mentre sarei meno d'accordo sono su coloro che le hanno immesso il seme del dubbio.
pertanto fermo restando che tutti possono commettere un errore, il consiglio potrebbe essere quello di contattare magari anche telefonicamente il collega e verificare la sua prescrizione.
le vorrei augurare una gran fortuna per la prossimo impegno ormai quasi portato a termine.
ci tenga informati, soprattutto quando arriverà il lieto evento.
cordiali saluti
senza dubbio in relazione ai limiti noti di una consulenza a distanza, proprio come quella che stiamo in questo momento fornendo, risulta difficile e non corretto poter consigliare questo o quell'altro presidio terapeutico.
in linea di massimo condividerei la decisione del collega che ha avuto la possibilità d visitarla mentre sarei meno d'accordo sono su coloro che le hanno immesso il seme del dubbio.
pertanto fermo restando che tutti possono commettere un errore, il consiglio potrebbe essere quello di contattare magari anche telefonicamente il collega e verificare la sua prescrizione.
le vorrei augurare una gran fortuna per la prossimo impegno ormai quasi portato a termine.
ci tenga informati, soprattutto quando arriverà il lieto evento.
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.2k visite dal 21/04/2010.
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