Carotidi occluse: operare o terapia farmacologica?

Salve,

la sera del 19 febbraio,alle 20,30 circa, il compagno di mia madre ha avuto un ischemia cerebrale temporanea durata circa 15 secondi durante i quali ha perso completamente conoscenza. Un'ora prima presentava evidenti segni di malessere perchè molto fiacco e con lo sguardo un pò assente.

A seguito di esami hanno stabilito che ciò è dipeso dal fatto che vi sono due carotidi occluse:

1) Carotide destra occlusa al 70%.

2) Carotide sinistra al 45%.

Esami eseguiti:

1)Ecodopler allle carotidi a e al cuore.
2)Risonanza Magnetica alla testa e alla cervicale.
3)Elettroncefolagramma
4)Elettrocardiogramma.

Dai sopramenzionati esami, si sono riscontrate anche piccole lesioni al cervello: non si è capito se sono dovute a un incidente automobilistico molto grave che ha avuto molto tempo fa, dai mal di testa che ha sempre avuto a tempi intermittenti da quando era giovane o dalla recente ischemia cerebrale.

Il compagno di mia madre ha 67 anni, altezza 1,69, peso 73kg, pressione alta, diabete melito, fumatore accanito (3 pacchetti) fino a 10 anni fa, vita sedentaria da moltissimi anni. Subito dopo aver smesso di fumare gli è stato diagnosticato il diabete melito e solo 5 anni fa si è messo a dieta, prima esagerava un pò nel mangiare, mai nel bere.

I medici hanno detto che l'occlusione delle carotidi è dovuta al fatto che il soggetto è stato un fortissimo fumatore per tantissimo tempo, ha la pressione alta, ha il diabete melito, fa vita sedentaria ed è in leggero sovrappeso.

Hanno consigliato un'operazione per ripulire le carotidi.

Suo fratello che è stato operato di bypass al cuore gli ha consigliato comunque di farsi esaminare da un bravo angiologo perchè potrebbe sussistere una terapia farmacologica adatta e comunque è sempre meglio farlo.

Domande:

1) Potreste indicare un bravo angiologo e/o un buon centro di angiologia ( per meglio valutare la situazione: operare oppure terapia farmocologica) su Catania e provincia oppure su Ragusa e provincia?

2) Nel caso di un'operazione, potreste indicare su Catania e provincia o su Ragusa e provincia, uno specialista in questo tipo di patologia? Oppure una struttura ospedaliera in cui questo tipo di interventi vengono fatti come si deve?

3) Dalla descrizione dei fatti, consigliate comunque una visita specialistica dall'angiologo oppure è il caso di operare subito?

4) In un caso del genere, qual'è il tipo di operazione meno invasiva e meno rischiosa?

5)C'è in Italia qualcuno che utilizza tecniche innovative a questo scopo per questo tipo di operazioni?

In attesa di una vostra risposta, vi invio i miei più cordiali saluti.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

lo specialista in questo caso è il chirurgo vascolare, reperibile presso il centro universitario od ospedaliero delle città da lei citate.

in questo modo, con la visita specialistica, potrà essere impostato un programma terapeutico, verosimilmente chirurgico, preceduto eventuali ulteriori accertamenti mirati.

lei non ha mai parlato di terapia dopo l'episodio acuto di circa un mese fa.

verosimilmente è stata già impostata una terapia per ridurre la possibilità dell'insorgenza di un ulteriore episodio ischemico.

per le tecniche alternative, credo che lei si stia riferendo a trattamenti angioradiologici, queste hanno precise indicazioni e per la decisione bisogna valutare il paziente sia in generale sia tutta la documentazione acquisita.

mi tenga informato

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
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