Arteriopatia carotidea con stenosi calcifiche moderate in serie
Preg.mi Dottori vorrei avere informazioni più dettagliate in merito a quanto riportato in oggetto.
Vi spiego meglio il problema: mio padre di anni 75 ha effettuato un ecodoppler alle carotidi e gli è stato riscontrato un occlusione della carotide sx quasi totale e solo del 50% di quella dx. e gli è stato consigliato di effettuare subito una visita cardiologica, dove il cardiologo ha riportato nel referto la seguente diagnosi:
ANAMNESI - vasculopatia polidisrettuale, pregresso intervento per aneurisma dell'aorta addominale e recente riscontro di sospetta occlusione della carotide interna sx.
TSA: severa e diffusa ateromasia dei vasi carotidei con placche calcifiche delle carotidi comuni e dei rami di biforcazione che determinano stenosi moderata della carotide comune ed interna dx e della carotide sx, stenosi critica della carotide esterna sx; la carotide interna sx appare dilatata al tratto prossimale, con velocità di flusso molto rallentato ma pervia e con calibro che ridiventa normale più a valle dove il flusso ridivento più fisiologico (si segnala inoltre che il flusso delle carotidi comune ed interne presenta una bassa componente diastolica indicativa di elevata resistenza periferica). diffusa arteriopatia anche a livello del circolo endocranico.
In conclusione la diagnosi è stata: Arteriopatia carotidea con stenosi calcifiche moderate in serie. Il cardiologo ha poi ritenuto, utile potenziare la tp anti-aggregante, ed opportuno NON far assumere più a mio padre IBUSTRIN (a detta sua fuori produzione) e sostituirlo con TICLOPIDINA 1 cp 2 volte al dì dopo la colazione e la cena.
Ora le mie domande sono le seguenti: con una diagnosi del genere è giusto NON tenere in considerazione la possibilità d'intervenire chirurgicamente? ed è sufficiente cambiare terapia e seguire un'alimentazione moderata e corretta eliminando alcuni cibi, bevande e fumo?
Nel ringraziarvi per l'attenzione porgo distinti saluti
Vi spiego meglio il problema: mio padre di anni 75 ha effettuato un ecodoppler alle carotidi e gli è stato riscontrato un occlusione della carotide sx quasi totale e solo del 50% di quella dx. e gli è stato consigliato di effettuare subito una visita cardiologica, dove il cardiologo ha riportato nel referto la seguente diagnosi:
ANAMNESI - vasculopatia polidisrettuale, pregresso intervento per aneurisma dell'aorta addominale e recente riscontro di sospetta occlusione della carotide interna sx.
TSA: severa e diffusa ateromasia dei vasi carotidei con placche calcifiche delle carotidi comuni e dei rami di biforcazione che determinano stenosi moderata della carotide comune ed interna dx e della carotide sx, stenosi critica della carotide esterna sx; la carotide interna sx appare dilatata al tratto prossimale, con velocità di flusso molto rallentato ma pervia e con calibro che ridiventa normale più a valle dove il flusso ridivento più fisiologico (si segnala inoltre che il flusso delle carotidi comune ed interne presenta una bassa componente diastolica indicativa di elevata resistenza periferica). diffusa arteriopatia anche a livello del circolo endocranico.
In conclusione la diagnosi è stata: Arteriopatia carotidea con stenosi calcifiche moderate in serie. Il cardiologo ha poi ritenuto, utile potenziare la tp anti-aggregante, ed opportuno NON far assumere più a mio padre IBUSTRIN (a detta sua fuori produzione) e sostituirlo con TICLOPIDINA 1 cp 2 volte al dì dopo la colazione e la cena.
Ora le mie domande sono le seguenti: con una diagnosi del genere è giusto NON tenere in considerazione la possibilità d'intervenire chirurgicamente? ed è sufficiente cambiare terapia e seguire un'alimentazione moderata e corretta eliminando alcuni cibi, bevande e fumo?
Nel ringraziarvi per l'attenzione porgo distinti saluti
[#2]
Utente
Preg.mo Dottore le spiego: l'ecodoppler alle carotidi è stato effettuato per premura del medico in quanto mai effettuato prima di qualche giorno fa..ed è stata scoperta l'occlusione della carotide sx..
Lo stesso medico ci ha consigliato la visita dal cardiologo che ha rilasciato il referto precedentemente illustrato.
Lei mi consiglia una visita ad uno specialista in chirurgia vascolare? potrebbe anche dirmi se un buon specialista lo posso trovare anche nella mia regione cioè l'Abruzzo? e perdoni l'ennesima domanda, però mi pregerebbe sapere qual'è la sua opinione in merito alla possibilità di far operare mio padre.
La ringrazio cordialmente dell'attenzione e rimango in attesa..
Lo stesso medico ci ha consigliato la visita dal cardiologo che ha rilasciato il referto precedentemente illustrato.
Lei mi consiglia una visita ad uno specialista in chirurgia vascolare? potrebbe anche dirmi se un buon specialista lo posso trovare anche nella mia regione cioè l'Abruzzo? e perdoni l'ennesima domanda, però mi pregerebbe sapere qual'è la sua opinione in merito alla possibilità di far operare mio padre.
La ringrazio cordialmente dell'attenzione e rimango in attesa..
[#3]
Gentile utente,
dal quadro da lei descrittosembrerebbe che l'unica stenosi critica individuata riguardi la carotide esterna di sinistra, e ciò non richiede di principio terapia chirurgica: i vasi che espongono ad un rischio reale di ictus sono le carotidi interne, che, sulla base del referto, sembrano essere caratterizzate solo da una ateromasia moderata. Suggerisco, quindi, di effettuare controlli periodici, mantenendo la terapia antiaggregante in corso, senza prescindere dalla necessità di affidarsi ad un chirurgo vascolare che possa seguire nel tempo l'evoluzione del quadro e darle risposte precise e pertinenti. La situazione ottimale vedrebbe lo stesso chirurgo vascolare effettuare l'ecocolorDoppler, di volta in volta....
In ogni regione esisitono validi specialisti in chirurgia vascolare, ed anche nella sua non credo le sarà difficile potersi indirizzare.
Cordiali saluti.
Ruggiero Curci
dal quadro da lei descrittosembrerebbe che l'unica stenosi critica individuata riguardi la carotide esterna di sinistra, e ciò non richiede di principio terapia chirurgica: i vasi che espongono ad un rischio reale di ictus sono le carotidi interne, che, sulla base del referto, sembrano essere caratterizzate solo da una ateromasia moderata. Suggerisco, quindi, di effettuare controlli periodici, mantenendo la terapia antiaggregante in corso, senza prescindere dalla necessità di affidarsi ad un chirurgo vascolare che possa seguire nel tempo l'evoluzione del quadro e darle risposte precise e pertinenti. La situazione ottimale vedrebbe lo stesso chirurgo vascolare effettuare l'ecocolorDoppler, di volta in volta....
In ogni regione esisitono validi specialisti in chirurgia vascolare, ed anche nella sua non credo le sarà difficile potersi indirizzare.
Cordiali saluti.
Ruggiero Curci
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Di norma, un buon esame ecocolorDoppler, effettuato da persona di comprovata esperienza e con apparecchiatura adeguata, permette di ottenere le informazioni necessarie ad inquadrare il caso e stabilire l'iter terapeutico.
Gli esami di II livello, quali angioRMN o angioTC e, più ancora, l'arteriografia, devono essere riservati ai casi in cui l'ecocolorDoppler non sia dirimente oppure per pianificare il tipo di trattamento, chirurgico o endovascolare, da effettuare. In ogni caso, la necessità di eseguire uno di questi esami viene stabilita dallo specialista, sulla base delle oggettive necessità.
Ruggiero Curci
Gli esami di II livello, quali angioRMN o angioTC e, più ancora, l'arteriografia, devono essere riservati ai casi in cui l'ecocolorDoppler non sia dirimente oppure per pianificare il tipo di trattamento, chirurgico o endovascolare, da effettuare. In ogni caso, la necessità di eseguire uno di questi esami viene stabilita dallo specialista, sulla base delle oggettive necessità.
Ruggiero Curci
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.4k visite dal 19/02/2010.
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