Circolazione mano
Salve,
Sono una donna di 40 anni e vorrei richiedere un consulto per un avvenimento che da circa un anno mi capita, specialmente in inverno. Due dita della mano destra, in particolare l'indice ed il medio, (alcune volte viene coinvolto anche il pollice) diventano completamente fredde, perdono sensibilità e diventano di un colore quasi "giallo". Si nota con evidenza che c'è totale mancanza di cirdolazione, non riuscendo quasi a muoverle. Dopo un pò, magari massaggiando la mano e tenendola al caldo, le dita si ricolorano lentamente e diventano quasi violacee. Ho letto vari casi e mi preoccupo perchè mi sembra di aver capito che potrebbe essere un problema serio che riguarda le vene. Mi potreste dire quali esami posso effettuare e da quale specialista devo andare per capire quale è il problema? Grazie mille per la vostra attenzione.
F.
Sono una donna di 40 anni e vorrei richiedere un consulto per un avvenimento che da circa un anno mi capita, specialmente in inverno. Due dita della mano destra, in particolare l'indice ed il medio, (alcune volte viene coinvolto anche il pollice) diventano completamente fredde, perdono sensibilità e diventano di un colore quasi "giallo". Si nota con evidenza che c'è totale mancanza di cirdolazione, non riuscendo quasi a muoverle. Dopo un pò, magari massaggiando la mano e tenendola al caldo, le dita si ricolorano lentamente e diventano quasi violacee. Ho letto vari casi e mi preoccupo perchè mi sembra di aver capito che potrebbe essere un problema serio che riguarda le vene. Mi potreste dire quali esami posso effettuare e da quale specialista devo andare per capire quale è il problema? Grazie mille per la vostra attenzione.
F.
[#1]
Gentile signora
via internet non e' possibile fare alcuna diagnosi.
In via generale posso solo dire che disturbi di questo genere dipendono dal microcircolo della mano e pertanto e' bene che lei si faccia vedere da un collega Angiologo.
Cordialita'
Dr. A. Valassina
via internet non e' possibile fare alcuna diagnosi.
In via generale posso solo dire che disturbi di questo genere dipendono dal microcircolo della mano e pertanto e' bene che lei si faccia vedere da un collega Angiologo.
Cordialita'
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#2]
Gentile Sig.ra,
CON I GIA' RICORDATI LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
è verosimile che si tratti effettivamente di un disturbo di natura funzionale legato ad una alterata reattività del suo apparato vascolare agli stimoli per lo più termici e che si inquadra nel capitolo delle cosiddette "acrosindromi" di cui fanno parte anche la malattia di Raynaud e la sua manifestazione clinica (comune anche ad altre affezioni) rappresentata dal "fenomeno di Raynaud".
Solo raramente queste affezioni sono la manifestazione di malattie dell'organismo a sfondo "reumatoide" la cui esistenza va esclusa mediante esami ematochimici che il suo Medico di Base dovrebbe essere in grado di prescriverle.
Esclusa questa eventualità la terapia si basa su farmaci emoreologici e sulla protezione dal freddo dell'intero corpo e non solo delle estremità.
Nella sezione Minforma troverà un ottimo articolo sull’argomento
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/
La monolateralità della manifestazione, che non è tipica del fenomeno di Raynaud" impone tuttavia ricerche anche a carico delle strutture muscoloscheletriche del cingolo scapolare.
CON I GIA' RICORDATI LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
è verosimile che si tratti effettivamente di un disturbo di natura funzionale legato ad una alterata reattività del suo apparato vascolare agli stimoli per lo più termici e che si inquadra nel capitolo delle cosiddette "acrosindromi" di cui fanno parte anche la malattia di Raynaud e la sua manifestazione clinica (comune anche ad altre affezioni) rappresentata dal "fenomeno di Raynaud".
Solo raramente queste affezioni sono la manifestazione di malattie dell'organismo a sfondo "reumatoide" la cui esistenza va esclusa mediante esami ematochimici che il suo Medico di Base dovrebbe essere in grado di prescriverle.
Esclusa questa eventualità la terapia si basa su farmaci emoreologici e sulla protezione dal freddo dell'intero corpo e non solo delle estremità.
Nella sezione Minforma troverà un ottimo articolo sull’argomento
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/
La monolateralità della manifestazione, che non è tipica del fenomeno di Raynaud" impone tuttavia ricerche anche a carico delle strutture muscoloscheletriche del cingolo scapolare.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#3]
Utente
Vi ringrazio molto per la pronta risposta. In particolare al Dr. Piscitelli vorrei dire che, leggendo l'indicazione sulla "protezione del freddo dell'intero corpo..." mi ha fatto venire in mente che, in effetti, io il freddo lo soffro particolarmente. Spesso, se capita che passo da un ambiente chiuso all'esterno, pur coprendomi adeguatamente, ho delle vere crisi con tremore e con una "esagerata" sensazione di freddo. Questo può capitare anche in periodi più caldi, per esempio, dopo una doccia o dopo un bagno al mare. La mia necessità è, comunque in generale, quella di coprirmi. Non so se questo può significare qualcosa e possa essere legato ai miei sintomi. Ad ogni modo ringrazio tantissimo ancora e provvederò ad effettuare gli esami come indicato.
Cordiali saluti
F.
Cordiali saluti
F.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.3k visite dal 10/02/2010.
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