La parte più colpita dalle vene
Salve, mia mamma 68enne, da molti anni soffre di vene varicose e spesso le caviglie le si gonfiano. Ha fatto numerose visite e controlli ma, vista la sua contrarietà ad interventi chirurgici, le hanno solo prescritto 4/6 pillole di Arvenum al dì.
Ora accade che da qualche settimana ha prurito e arrossamento alla parte inferiore della gamba, diciamo la parte che va da ginocchio alla caviglia, proprio la parte più colpita dalle vene.
In aggravio di ciò oggi all'improvviso quella parte di gamba ha iniziato a trasudare continuando a persistere l'arrossamento.
Vorrei sapere di cosa si tratta ed eventuali cure.
Io sono molto preoccupata e lei si rifiuta di andare al pronto soccorso...
Ora accade che da qualche settimana ha prurito e arrossamento alla parte inferiore della gamba, diciamo la parte che va da ginocchio alla caviglia, proprio la parte più colpita dalle vene.
In aggravio di ciò oggi all'improvviso quella parte di gamba ha iniziato a trasudare continuando a persistere l'arrossamento.
Vorrei sapere di cosa si tratta ed eventuali cure.
Io sono molto preoccupata e lei si rifiuta di andare al pronto soccorso...
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Gentile Signora,
per quanto è possibile dedurre a distanza e dalla descrizione che fa, è possibile che i sintomi lamentati siano riferibili ad una dermoipodermite acuta o da una dermolingangite: si tratterebbe in definitiva, CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, di un processo flogistico sviluppatosi a carico dei tegumenti in rapporto o meno con la insufficienza venosa cronica di cui sua Mamma è portatrice.
Tale ipotesi sarebbe ulteriormente avvalorata dalla presenza di rialzo termico.
Ritengo in ogni caso a questo punto assolutamente ineludibile un controllo clinico-specialistico dal vivo.
per quanto è possibile dedurre a distanza e dalla descrizione che fa, è possibile che i sintomi lamentati siano riferibili ad una dermoipodermite acuta o da una dermolingangite: si tratterebbe in definitiva, CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, di un processo flogistico sviluppatosi a carico dei tegumenti in rapporto o meno con la insufficienza venosa cronica di cui sua Mamma è portatrice.
Tale ipotesi sarebbe ulteriormente avvalorata dalla presenza di rialzo termico.
Ritengo in ogni caso a questo punto assolutamente ineludibile un controllo clinico-specialistico dal vivo.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Gent.le Utente,
mi associo a quanto già scritto in precedenza; consideri che in taluni casi (soprattutto quando un disturbo varicoso perdura da lungo tempo) le complicanze dovute all'insufficienza venosa (nella fattispecie: varicoflebiti, ipodermiti, ulcerazioni cutanee, linforrea, infezioni cutanee recidivanti) superano di gran lunga il rischio di un eventuale trattamento. In tali casi la valutazione clinica e gli esami strumentali (ecocolordoppler) sono necessari a chiarire il problema dell'arto affetto e a proporre eventuali soluzioni, che possono anche non essere chirurgiche.
Spesso in Pazienti restii all'intervento chirurgico tradizionale è possibile migliorare la condizione emodinamica anche con metodiche ambulatoriali non invasive come la sclerosi Eco-guidata, al fine di ridurre il rischio di peggioramento del quadro cutaneo. Ne parli con il Suo Curante.
La saluto cordialmente.
mi associo a quanto già scritto in precedenza; consideri che in taluni casi (soprattutto quando un disturbo varicoso perdura da lungo tempo) le complicanze dovute all'insufficienza venosa (nella fattispecie: varicoflebiti, ipodermiti, ulcerazioni cutanee, linforrea, infezioni cutanee recidivanti) superano di gran lunga il rischio di un eventuale trattamento. In tali casi la valutazione clinica e gli esami strumentali (ecocolordoppler) sono necessari a chiarire il problema dell'arto affetto e a proporre eventuali soluzioni, che possono anche non essere chirurgiche.
Spesso in Pazienti restii all'intervento chirurgico tradizionale è possibile migliorare la condizione emodinamica anche con metodiche ambulatoriali non invasive come la sclerosi Eco-guidata, al fine di ridurre il rischio di peggioramento del quadro cutaneo. Ne parli con il Suo Curante.
La saluto cordialmente.
Dr. Giulio Tognin
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 26/11/2009.
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