Amputazione piede complicazioni
premetto che scrivo non perchè non ho fiducia nello staff dell'ospedale presso cui un mio parente di 59 anni è tutt'ora ricoverato ma perchè assistiamo ad una tale sequenza di eventi per cui siamo realmente in preda al panico. tutto è iniziato 45 giorni fa, un dolore al ventre, una operazione di appendicectomia in laparoscopia ed una ricadua a distanza di 5 giorni con conseguente secondo trattamento della peritonite sempre in laparoscopia. il giorno seguente aveva dolori ad un piede che si gonfiava ed anneriva nel giro di qualche giorno, trasferito in vascolare sono stati effettuati 3 interventi di angioplastica ed un trattamento di urochinasi, senza alcun risltato apprezzabile. il paziente è fumatore, affetto da gammapatia monoclonale. durante l'ultimo intervento il palloncino è stato inserito facilmente in uno dei tre vasi ostruiti, ma appena tirato fuori il vaso si è occluso nuovamente e si è verificato un infarto. trasferito in terapia intensiva di cardiochirurgia 5 giorni fa gli è stato amputato l'arto sino al polpaccio, intervento rischioso ma non procrastinabile. non è ancora chiara la causa della trombosi, forse morbo di burgher, forse conseguenza della peritonite, siamo ancora in attesa del risultato dell'esame del tessuto prelevato dal piede. appena risvegliato ha cominciato da subito a dar segni di insofferenza ed irrequietezza, non dorme, rifiuta il cibo, è ipereccitato e sta sempre seduto con le gambe a penzoloni. questo atteggiamento sta causando piccole lesioni al moncone e perdite di sangue, ma purtroppo anche un gonfiore all'altro piede. anche se l'ecodoppler ha escluso complicazioni l'arto è freddo ed un pò livido, temiamo conseguenze anche li. ieri poi un fatto molto strano, ha chiesto lo stato di salute di un parente da tempo defunto e si è lamentato di cose inesistenti, in sostanza vaneggia e comunque denuncia uno stato doloroso generale. non so se può essere dovuto a qualche farmaco antidolorifico o ad un forte stress psicologico, a questo punto non so neanche più che tipo di domande porre ai medici che lo hanno in cura...
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Per quanto riguarda l'edema dell'arto e le lesioni al moncone molto probabilmente sono dovute solamente alla posizione declive dell'arto visto che il Doppler è nella norma, potrebbe essere utile eventualmente eseguire un'ossimetria sul piede per un'ulteriore sicurezza sulla buona irrorazione dell'arto. Per quanto riguarda il problema neurologico può dipendere da molte cause, sicuramente i farmaci possono contribuire all'alterazione dello stato neurologico del paziente, l'arto andato in gangrena poò aver messo in circolo metaboliti tossici, bisogna valutare lo stato di idratazione ed un eventuale squilibrio elettrolitico, data la storia di vasculopoatia sarebbe anche opportuno se non ancora eseguito fare un ecocolorDoppler delle carotidi.
Purtroppo a distanza è possibile fare solamente delle ipotesi sulle cause del quadro clinico ma penso che in ospedale anche i chirurghi vascolari che seguono il caso, richiedendo gli opportuni esami e valutazioni specialistiche, riescano a giungere alla soluzione del problema.
Purtroppo a distanza è possibile fare solamente delle ipotesi sulle cause del quadro clinico ma penso che in ospedale anche i chirurghi vascolari che seguono il caso, richiedendo gli opportuni esami e valutazioni specialistiche, riescano a giungere alla soluzione del problema.
Dr. Stefano Senatore
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 17/11/2009.
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