Frattura esposta e scomposta demore dx
Salve sono un ragazzo di 33 anni che a Febbraio del 2007 cha avuto un incidente stradale ed riporto i seguenti postumi:
frattura scomposta tibia e perone sx, lussazione spalla sx, frattura scomposta ed esposta femore dx, vasta ferita lacerocontusa gin dx, frattura 2°3°4° metatarso piede dx. Le fratture importanti, tibia e femore, sono state ridotte entrambi con chiodi endomidollari, dopo varie dinamizzazioni, la settima scorsa ho rimosso l'ultimo chiodo,ossia quello del femore.
Lan coscia dx a causa dell'esposizione della frattura del femore e' il doppio dellla sinistra, dopo consulto angiologico mi diagnosticano edema alla coscia e effettuato l'ultimo intervento penso sia ancora piu' gonfia.
La mattina mi devo alzare dal letto per la troppa pesantezza dell'arto, che durante il giorno e' sempre piu' pesante, infastidito, come quando si gioca a calcetto dopo tanto tempo e l'indomani si hanno dolori agli arti inferiori.
Ho eseguito prima dell'intervento un eco doppler arterioso, risultatto tutto a posto.Sono andato dal medico per essere consigliato su quale esame o consulto o visita specialistica effettuare per cercare di far sgonfiare questa gamba(interventi, massaggi, terapie????)ma mi rimanda all'ortopedico.
Detto ciò vorrei un consiglio su quale indagine effettuare, bensì sò che non può ritornare la gamba come prima però vorrei sapere cosa posso fare per renderla efficiente quasi come prima.Quest'esposizione del problema l'ho fatta all'ortopedico che mi rimanda dal chirurgo vascolare o angiologo.Grazie per la cortese attenzione cordiali saluti.
frattura scomposta tibia e perone sx, lussazione spalla sx, frattura scomposta ed esposta femore dx, vasta ferita lacerocontusa gin dx, frattura 2°3°4° metatarso piede dx. Le fratture importanti, tibia e femore, sono state ridotte entrambi con chiodi endomidollari, dopo varie dinamizzazioni, la settima scorsa ho rimosso l'ultimo chiodo,ossia quello del femore.
Lan coscia dx a causa dell'esposizione della frattura del femore e' il doppio dellla sinistra, dopo consulto angiologico mi diagnosticano edema alla coscia e effettuato l'ultimo intervento penso sia ancora piu' gonfia.
La mattina mi devo alzare dal letto per la troppa pesantezza dell'arto, che durante il giorno e' sempre piu' pesante, infastidito, come quando si gioca a calcetto dopo tanto tempo e l'indomani si hanno dolori agli arti inferiori.
Ho eseguito prima dell'intervento un eco doppler arterioso, risultatto tutto a posto.Sono andato dal medico per essere consigliato su quale esame o consulto o visita specialistica effettuare per cercare di far sgonfiare questa gamba(interventi, massaggi, terapie????)ma mi rimanda all'ortopedico.
Detto ciò vorrei un consiglio su quale indagine effettuare, bensì sò che non può ritornare la gamba come prima però vorrei sapere cosa posso fare per renderla efficiente quasi come prima.Quest'esposizione del problema l'ho fatta all'ortopedico che mi rimanda dal chirurgo vascolare o angiologo.Grazie per la cortese attenzione cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Lei sta ora subendo i postumi di un grave evento traumatico che al di là delle importanti lesioni ossee e muscolari, è possibile abbia comportato conseguenze anche a carico del sistema venoso-linfatico.
La possibilità che si siano prodotte lesioni di tronchi venosi o che si siano sovrapposti fenomeni di Trombosi Venosa Profonda è del tutto verosimile e va verificata.
Credo che un preciso inquadramento del problema richieda innanzitutto una esplorazione accurata del sistema vascolare degli arti inferiori non solamente per quanto concerne il versante arterioso, ma anche e soprattutto quello venoso, mediante ecocolordoppler esteso anche al settore iliaco.
Un consulto Chirurgico Vascolare è senz'altro opportuno.
Le raccomanderei infine di non usare account di diverso Utente, dal momento che proprio in casi come questo la lettura dei precedenti quesiti (vedi trombofilìa) può ingenerare pericolose confusioni.
Allo stesso modo non è utile postare il quesito in più settori (ortopedia), poiché in caso di necessità saremo noi stessi a trasferirlo.
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Lei sta ora subendo i postumi di un grave evento traumatico che al di là delle importanti lesioni ossee e muscolari, è possibile abbia comportato conseguenze anche a carico del sistema venoso-linfatico.
La possibilità che si siano prodotte lesioni di tronchi venosi o che si siano sovrapposti fenomeni di Trombosi Venosa Profonda è del tutto verosimile e va verificata.
Credo che un preciso inquadramento del problema richieda innanzitutto una esplorazione accurata del sistema vascolare degli arti inferiori non solamente per quanto concerne il versante arterioso, ma anche e soprattutto quello venoso, mediante ecocolordoppler esteso anche al settore iliaco.
Un consulto Chirurgico Vascolare è senz'altro opportuno.
Le raccomanderei infine di non usare account di diverso Utente, dal momento che proprio in casi come questo la lettura dei precedenti quesiti (vedi trombofilìa) può ingenerare pericolose confusioni.
Allo stesso modo non è utile postare il quesito in più settori (ortopedia), poiché in caso di necessità saremo noi stessi a trasferirlo.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 16/11/2009.
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