Tvp con ulcera

Salve, sono una donna di 52 anni. Ho una diagnosi di TVP gia da quando avevo 33 anni, e da allora ho sempre sofferto al sistema circolatorio. Attualmente soffro di un'ulcera varicosa che da giugno non riesco a sconfiggere. Sto seguendo le cure di diversi medici, che mi hanno somministrato EPARINA, AVERUN, e un antibiotico per l'ulcera.
L'ultimo ecodoppler ha dato il seguente referto:
"Sistema venoso profondo pervio, flusso modulato con gli atti del respiro, sistema vascolare competente.
Sistema venoso superficiale con osti safeno-femorali pervi e normocompetenti. Insufficienza della vena safena interna destra dal 1/3 superiore della gamba. Insuffic. segmentaria della vena safena interna sinistra a livello di coscia e gamba. Insufficienza bilaterale di collaterali di gamba. Insufficienza dell'ostio safeno-popliteo sinistro, della vena safena esterna sinistra e di sue collaterali".
Oltre a richiedervi una spiegazione sommaria di questo referto, vorrei sapere come mai, in tutta la storia della mia malattia,non mi hanno mai prescritto un esame x valutare la densità del sangue (credo si chiami INR), e se voi ritenete invece che sia necessario.
Vorrei sapere inoltre se nel mio caso si può prospettare un'intervento chirurgico.
un cordiale saluto

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Dr. Massimiliano Zaramella Chirurgo vascolare 91 6
Gentilissima Utente,

l'ecocolordoppler evidenzia delle varici agli arti inferiori, ritengo che nel suo caso la terapia più adeguata sia il posizionamento di un gambaletto all'ossido di zinco nella gamba sede delle lesioni previa valutazione chirurgica vascolare durante la quale potrà anche chiedere consigli circa un eventuale terapia chirurgica ed eventuli esami ematochimici.
cordiali saluti,
massimiliano zaramella

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
A quanto giustamente suggerito dal Collega Zaramella, mi permetto di aggiungere che, sulla base del reperto ecografico riportato e con tutti i limiti di una valutazione a distanza, sembrerebbe ravvisarsi l'indicazione ad un trattamento chirurgico, preferibilmente dopo aver ottenuto la guarigione dell'ulcera.
L'INR non trova specifica indicazione nella valutazione del suo quadro clinico attuale, nè della terapia praticata.
Il dubbio che la TVP pregressa possa essere stata sostenuta da una condizione di trombofilia potrebbe eventualmente richiedere accertamenti ematologici più estesi.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#3]
Dr. Domenico Brunetto Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Angiologo 24
Gentile Paziente,
oltre a concordare perfettamente con quanto già esposto dai Colleghi, mi permetto di osservare che il quadro clinico descritto, pur con le dovute riserve per la mancata osservazione diretta, è quello della classica "sindrome post-trombotica" o "post-flebitica", come si diceva un tempo.
Inoltre, come già accennato dal Dott. Zaramella, credo sia utile, nell'attesa di una piu' dettagliata valutazione pre-operatoria complessiva, il bendaggio o l'uso di una calza a doppio strato per il trattamento dell'ulcera.
E' una procedura di recente introduzione terapeutica, semplice che non necessita di tante medicazioni ambulatoriali.
Sono certo che un buon Chirurgo Vascolare che facilmente troverà dalle sue parti saprà guidarLa con grande successo.
Una volta guarita l'ulcera, potrà eseguire un intervento chirurgico di "bonifica" dell'insufficienza venosa superficiale, se non controindicato da altro, oppure portare semplicemente una calza elastica di 2^ classe di compressione per almeno 6 mesi e poi rivalutare il tutto.
Distinti saluti
d brunetto

Dr. Domenico Brunetto
Specialista in Chirurgia Vascolare Specialista in Chirurgia Generale
Dottore di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Quindi l'intervento chirurgico sarebbe opportuno solo a livello di sistema venoso superficiale? Visto che tutti i medici che ho visto finora mi hanno assolutamente negato la possibilità di un intervento alla vena safena interna, quali potrebbero essere le controindicazioni che si oppongono a un intervento di questo tipo?Per quali motivi me lo sconsigliano?
L'ultimo medico che ho visto (in realtà un cardiologo) mi ha prescritto degli esami del sangue in vista di una terapia a base di SINTROM, che verrà intrapresa dopo una visita chirurgica.
Ritenete adeguata questo percorso terapeutico?
Grazie per le vostre risposte