Safenoctomia
Buongiorno.
In seguito a visita ed e ecodoppler venoso, fatto per controllo come ogni anno dopo una flebite fatta 10 anni fa, mi è stata diagnosticato reflusso femorosafenico sx con segnale assisle, complessi velocitometrici arteriosi valutati sulla AA tibiale posteriore morfologicamente nella norma.
Mi consigliano intervento chirurgico endovascolare termico.
I miei dubbi:
- è necessario?
- quali conseguenze può avere questo intervento nella vita futura?
- potrò fare ancora trekking e attività fisica varia?
- dovrò utilizzare calze a compressione per sempre?
In effetti i disturbi del momento sono gonfiore non evidente, leggero calore, crampi notturni e vene in rilievo non solo al polpaccio, ma iniziano a presentarsi anche all'interno coscia.
Grazie
In seguito a visita ed e ecodoppler venoso, fatto per controllo come ogni anno dopo una flebite fatta 10 anni fa, mi è stata diagnosticato reflusso femorosafenico sx con segnale assisle, complessi velocitometrici arteriosi valutati sulla AA tibiale posteriore morfologicamente nella norma.
Mi consigliano intervento chirurgico endovascolare termico.
I miei dubbi:
- è necessario?
- quali conseguenze può avere questo intervento nella vita futura?
- potrò fare ancora trekking e attività fisica varia?
- dovrò utilizzare calze a compressione per sempre?
In effetti i disturbi del momento sono gonfiore non evidente, leggero calore, crampi notturni e vene in rilievo non solo al polpaccio, ma iniziano a presentarsi anche all'interno coscia.
Grazie
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CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA
Gentile Utente,
limitatamente ai dati che ci fornisce vi è l'indicazione all'intervento.
Le manifestazioni dell'insufficienza venosa sono purtroppo progressive e tendono ad aggravarsi con il tempo e con l'età, rendendo anche meno efficaci e stabili i risultati della chirurgia.
Le conseguenze saranno certamente un miglioramento della sintomatologia e la prevenzione di ulteriori episodi flebitici da cui è già stata affetta.
Le attività sportive non sono controindicate, purché non prevedano sforzi eccessivi contro resistenze (esercizi isometrici).
L'uso di una calza elastica è sempre consigliato, non potendosi intervenire sulle condizioni genetiche che rendono più fragile il suo sistema venoso.
Andrebbero in ogni caso eliminati i fattori di rischio predisponenti (obesità, sovrappeso, ecc.).
Gentile Utente,
limitatamente ai dati che ci fornisce vi è l'indicazione all'intervento.
Le manifestazioni dell'insufficienza venosa sono purtroppo progressive e tendono ad aggravarsi con il tempo e con l'età, rendendo anche meno efficaci e stabili i risultati della chirurgia.
Le conseguenze saranno certamente un miglioramento della sintomatologia e la prevenzione di ulteriori episodi flebitici da cui è già stata affetta.
Le attività sportive non sono controindicate, purché non prevedano sforzi eccessivi contro resistenze (esercizi isometrici).
L'uso di una calza elastica è sempre consigliato, non potendosi intervenire sulle condizioni genetiche che rendono più fragile il suo sistema venoso.
Andrebbero in ogni caso eliminati i fattori di rischio predisponenti (obesità, sovrappeso, ecc.).
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
Grazie dottore per la sua risposta. La mia preoccupazione per l'attività sportiva è dovuta a pregressi problemi di schiena per i quali devo mantenere il più attiva possibile la muscolatura della schiena stessa, soprattutto la parte lombare, essendo a rischio schiacciamento di alcune vertebre. Quindi niente attività isotermica, ma tanta bicicletta e camminate. Per questo pratico trekking e faccio molte escursioni anche impegnative. Temevo di doverci rinunciare. Per le calze compressive, le porto già ora, però mi preoccupa il periodo estivo xchè fatico a tenerle. Dovrò tenerle tutto il giorno anche in quel periodo?
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 189 visite dal 22/10/2024.
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