Terapia post tep con tvp
Gentilissimi dottori,
ad aprile 2022 ho avuto un episodio di TEP massiva bilaterale con TVP (poplitea gamba destra) e fibrillazione atriale.
Dopo il ricovero in ospedale e la seguente cardioversione farmacologica e somministrazione di TAO, dopo una serie di test, ematochimici e strumentali, alla ricerca della causa scatenante la trombosi sono emerse le seguenti mutazioni: Fattore XIII V34L in eterozigosi, beta Fibrinogeno -455G>A in eterozigosi, MTHFR C667T in omozigosi.
Non sono stati riscontrati altri fattori (sangue occulto nelle feci su tre campioni negativo; PSA 0, 64 ng/ml, eco addome completo negativo per neoplasie).
Dimesso con assunzione Xarelto da 20 mg/die ed elastocompressione con monocollant classe 2.
La successiva Angio-TAC del mese di novembre ’22 mostrava completa regressione del quadro descritto in precedente studio in visione ben documentabile fino ai rami segmentari.
Analogamente non aree di alterazioni della densità parenchimale indirettamente riconducibili a fenomeni di ipoperfusione né focolai di consolidazione parenchimale.
Non falde pleuro-pericardiche né linfonodi mediastinici ed ascellari significativi.
Tratti dell’aorta toraco-addominale compresi nel volume di studio di calibro regolare e normoperfusi.
Vivendo tra due differenti e distanti città, mi sono dovuto affidare alle cure due specialisti anche per avere un secondo parere in merito alla peculiarità della situazione, (di seguito gli stralci dei referti).
I medici cui mi sono rivolto sono in leggero disaccordo per quanto riguarda il proseguimento della terapia a distanza ormai di due anni esatti dall’evento.
Specialista 1
Pervietà e continenza valvolare delle vene del circolo profondo (femorale comune, poplitea, gemellari, soleali, peroniere e tibiali posteriori).
Pervie le linee del circolo superficiale.
Non edemi, non ulcere non gradini termici.
Riduzione a 10 mg/die di Xarelto senza elastocompressione.
Specialista 2
Esplorato il circolo venoso superficiale e profondo che appare pervio e mormocomprimibile alla CUS, in assenza di echi endoluminali patologici ascrivibili a trombosi in atto, bilateralmente.
Flussi fasici alle manovre di attivazione e con gli atti del respiro, bilateralmente.
Ostio safeno-femorale pervio e continente, bilateralmente.
Safena interna di calibro regolare e continente, bilateralmente.
Safena esterna di calibro regolare e continente, bilateralmente.
Buona ricanalizzazione dell’asse popliteo-femorale, con conservata continenza valvolare.
Continuare con 20 mg/die Xarelto e monocollant classe 2.
Per completezza di informazione, non ho contratto il covid nei mesi antecedenti la TEP somministrate 3 dosi di vaccino Pfizer.
Sono ormai rassegnato all’idea di dover assumere l’anticoagulante a vita (per adesso sto continuando con i 20 mg/die) ma almeno vorrei evitare l’uso del monocollant che ho a fatica tollerato in questi due anni per il solo timore della sindrome post-trombotica: cosa ne pensano lorsignori?
Cordiali saluti.
ad aprile 2022 ho avuto un episodio di TEP massiva bilaterale con TVP (poplitea gamba destra) e fibrillazione atriale.
Dopo il ricovero in ospedale e la seguente cardioversione farmacologica e somministrazione di TAO, dopo una serie di test, ematochimici e strumentali, alla ricerca della causa scatenante la trombosi sono emerse le seguenti mutazioni: Fattore XIII V34L in eterozigosi, beta Fibrinogeno -455G>A in eterozigosi, MTHFR C667T in omozigosi.
Non sono stati riscontrati altri fattori (sangue occulto nelle feci su tre campioni negativo; PSA 0, 64 ng/ml, eco addome completo negativo per neoplasie).
Dimesso con assunzione Xarelto da 20 mg/die ed elastocompressione con monocollant classe 2.
La successiva Angio-TAC del mese di novembre ’22 mostrava completa regressione del quadro descritto in precedente studio in visione ben documentabile fino ai rami segmentari.
Analogamente non aree di alterazioni della densità parenchimale indirettamente riconducibili a fenomeni di ipoperfusione né focolai di consolidazione parenchimale.
Non falde pleuro-pericardiche né linfonodi mediastinici ed ascellari significativi.
Tratti dell’aorta toraco-addominale compresi nel volume di studio di calibro regolare e normoperfusi.
Vivendo tra due differenti e distanti città, mi sono dovuto affidare alle cure due specialisti anche per avere un secondo parere in merito alla peculiarità della situazione, (di seguito gli stralci dei referti).
I medici cui mi sono rivolto sono in leggero disaccordo per quanto riguarda il proseguimento della terapia a distanza ormai di due anni esatti dall’evento.
Specialista 1
Pervietà e continenza valvolare delle vene del circolo profondo (femorale comune, poplitea, gemellari, soleali, peroniere e tibiali posteriori).
Pervie le linee del circolo superficiale.
Non edemi, non ulcere non gradini termici.
Riduzione a 10 mg/die di Xarelto senza elastocompressione.
Specialista 2
Esplorato il circolo venoso superficiale e profondo che appare pervio e mormocomprimibile alla CUS, in assenza di echi endoluminali patologici ascrivibili a trombosi in atto, bilateralmente.
Flussi fasici alle manovre di attivazione e con gli atti del respiro, bilateralmente.
Ostio safeno-femorale pervio e continente, bilateralmente.
Safena interna di calibro regolare e continente, bilateralmente.
Safena esterna di calibro regolare e continente, bilateralmente.
Buona ricanalizzazione dell’asse popliteo-femorale, con conservata continenza valvolare.
Continuare con 20 mg/die Xarelto e monocollant classe 2.
Per completezza di informazione, non ho contratto il covid nei mesi antecedenti la TEP somministrate 3 dosi di vaccino Pfizer.
Sono ormai rassegnato all’idea di dover assumere l’anticoagulante a vita (per adesso sto continuando con i 20 mg/die) ma almeno vorrei evitare l’uso del monocollant che ho a fatica tollerato in questi due anni per il solo timore della sindrome post-trombotica: cosa ne pensano lorsignori?
Cordiali saluti.
[#1]
Buongiorno,
a mio parere ed in assenza di controindicazioni lei dovrebbe proseguire l’ anticoagulazione a tempo indeterminato con Xarelto 20 mg. e dovrebbe indossare un gambaletto elastico terapeutico KL2 dalla mattina alla sera a vita.
Il tutto negli ampi limiti di una valutazione a distanza e salvo diverso parere dello specialista curante.
A tal proposito la invito caldamente, pur comprendendo i disagi dovuti alla sua personale situazione, a farsi seguire da un unico specialista, per non generare confusioni dovute non ad incompetenza ma alle scuole di pensiero seguite.
a mio parere ed in assenza di controindicazioni lei dovrebbe proseguire l’ anticoagulazione a tempo indeterminato con Xarelto 20 mg. e dovrebbe indossare un gambaletto elastico terapeutico KL2 dalla mattina alla sera a vita.
Il tutto negli ampi limiti di una valutazione a distanza e salvo diverso parere dello specialista curante.
A tal proposito la invito caldamente, pur comprendendo i disagi dovuti alla sua personale situazione, a farsi seguire da un unico specialista, per non generare confusioni dovute non ad incompetenza ma alle scuole di pensiero seguite.
Prof. Attilio Marchese
[#2]
Utente
Egregio dottor Marchese,
la ringrazio per la risposta.
In effetti, come da Suo invito, a distanza di due anni dalla TEP devo ormai decidere da quale dei due specialisti farmi seguire e congedarmi dall'altro.
Per l'anticoagulante sono ormai rassegnato al fatto di doverlo assumere a vita mentre per l'elastocompressione (sempre con i limiti della valutazione a distanza) ritiene che debba abbandonare il monocollant in favore dei gambaletti?
la ringrazio per la risposta.
In effetti, come da Suo invito, a distanza di due anni dalla TEP devo ormai decidere da quale dei due specialisti farmi seguire e congedarmi dall'altro.
Per l'anticoagulante sono ormai rassegnato al fatto di doverlo assumere a vita mentre per l'elastocompressione (sempre con i limiti della valutazione a distanza) ritiene che debba abbandonare il monocollant in favore dei gambaletti?
[#3]
La decisione sul monocollant o sul gambaletto spetta al suo flebologo curante. In linea di massima dovrebbe bastare il gambaletto KL2, ma senza visitarla nessun medico può darle prescrizioni o indicazioni terapeutiche
Prof. Attilio Marchese
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 545 visite dal 20/05/2024.
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