Piedi gonfi in persona anziana, fumo e poco movimento

Buongiorno,
scrivo per mia madre che da circa 2 settimane è afflitta da piedi molto gonfi seppur non doloranti.

A marzo ha avuto una brutta caduta e il ginocchio destro si era molto gonfiato cosi ha fatto cerca 2 mesi di intensa fisioterapia.

Il problema è che da quando è andata in pensione si è impigrita tanto, non fa nessun tipo di movimento e ora, dopo che ha risolto il problema del ginocchio, ma i piedi si sono gonfiati, è ancora peggio.

Premetto che è ipertesa e assume questa terapia:

Luvion 20 mg (1/2 cp il pomeriggio a giorni alterni)
Cardura 20 mg (mattina e sera 1 cp)
Lasix 25 mg (1 cp la mattina e 1/2 cp il pomeriggio)
Ezeteros 10 mg (1 cp la sera)
Averelix 75 mg (1 cp il pomeriggio)
Cardiovasc 10 mg (1 cp la mattina)

l'abbiamo portata da nostro medico di base che le ha prescritto punture di eparina (non ricordo il nome) e un antibiotico (amoxillina) x 10 giorni per una flebite al piede destro.

Lui ora dice che la flebite è passata ma i piedi sono sempre gonfi, cosi mi è stato detto di farle fare una visita angiologica con ecocolordoppler arti inferiori inferiori (ha una importante insufficienza venosa e purtroppo fuma parecchio).
Avrà la visita lunedì, ma io sono preoccupata che possa sviluppare una trombosi o peggio.
Farla bere è una lotta e non mi sembra che il gonfiore migliori nonostante assuma diuretici, Le ho comprato una cyclette per farle fare movimento in casa, ma mi chiedo se ora che ha i piedi gonfi le cose peggiorino.
Il fisioterapista le aveva consigliato di farla per la mobilita del ginocchio contuso.

La mia domanda è: è corretto farle fare una visita angiologica?
è meglio farla visitare anche da un cardiologo?
fino ad ora ecg non ha evidenziato nulla, ma deve rifarlo.

Possono essere i farmaci che prende la causa di questi piedi gonfi?


Grazie Mille
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Dr. Alberto Garavello Chirurgo vascolare 109 3
Gentile Sig.ra
la risposta è si. Sua madre è nelle condizioni peggiori per sviluppare una flebotrombosi e credo che un accertamento con ecocolordoppler sia fondamentale. Non potendo vedere la gambe di sua madre non sono in grado di stabilire se sia stata affetta da una flebotrombosi superficiale o profonda; purtroppo la diagnosi clinica di flebite è tutt'altro che agevole e spesso è ingannevole e quindi non sono in grado di valutare l'efficacia della terapia. Spesso gli anziani stanno molto tempo seduti nel corso della giornata e questo è uno dei fattori scatenanti le "gambe gonfie" in particolare nei cardiopatici; possono sviluppare inoltre delle flittene (bolle di acqua) sulla gambe che se non trattate adeguatamente possono dare luogo a delle ulcere. Ovviamente si tratta di tutte supposizioni da parte mia, non avendo mai visto la paziente. Ma sulla necessità di una visita con Ecocolordoppler credo non ci siano dubbi.