Adenocarcinoma

seguo da un po' il vostro forum e grazie per il lavoro che fate. AVREI BISOGNO DI UN CONSIGLIO
Referto della PET di mio papà 67 anni, a settembre operato di unica metastasi cerebrale da tumore primitivo polmonare . Dopo 3 cicli di chemio con carboplatino e permetrex oggi c è stata la rivalutazione con Pet e sono molto preoccupata.
Le scrivo il referto:
L'esame è stato effettuato con tecnica PET-CT 50 minuti dopo la somministrazione di (18) FDG...
L'indagine documenta accumuli di tracciante al campo superiore di entrambi i polmoni (SUV max 20; SUV medio epatico:1.8) alla regione basale posteriore destra ed alla regione basale sinistra cui si associano accumuli di pertinenza linfonodale a livello ilare polmonare bilaterale, sottocarenale.
Ulteriori focalità polmonari si segnalano al campo medio di entrambi i polmoni ed al campo inferiore destro. Iperaccumuli di tracciante si osservano a livello epatico proiettivamente nei segmenti IV ed VIII.
Si segnala infine diffuso accumulo di tracciante di verosimile pertinenza osteomidollare a livello dello scheletro come avviene nei casi di attivazione midollare.
Limitamente al potere risolutivo della metodica (circa 5 mm) non si documentano altre anomalie di distribuzione del tracciante nei restanti segmenti corporei esaminati.
CONCLUSIONI: Lo studio PET documenta presenza di malattia ad elevata attività metabolica nelle sedi sopra descritte.


Mi sento avvilità! non ci sono più speranze? a fine settembre il referto della biopsia era il seguente
Adenocarcinoma cT2a N0 p M1b e a oggi mi sembra crollare il mondo addosso.

Per me la biopsia ha smosso il tutto, può essere?
Inoltre se l'avessi fatto operare da subito non sarebbe stato meglio? due ospedali contrari , uno invece mi aveva detto di farlo
Grazie
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Dr. Ottavio Rena Chirurgo toracico 52 7
Gentile Signora
Capisco appieno il suo stato emotivo.
Dal punto di vista strettamente oncologico se ho capito bene si tratta di un tumore del polmone diagnosticato con asportazione di una singola metastasi al cervello a settembre all'epoca stadiato pT2aN0M1b.
Il caso clinico...scusi la franchezza...era già allora molto compromesso perché già trattavasi di un tumore metastatico quindi stadio IV alla prima diagnosi.
Da protocollo di trattamento in assenza di lesioni linfonodali (N0) con metastasi extrapolmonare unica se il paziente lo tollera a volte viene suggerita la asportazione del tumore polmonare ma le probabilità di osservare poi un andamento clinico sfavorevole sono molto alte quindi se seguendo i protocolli più aggressivi avrebbe trovato indicazioni marginali la asportazione del tumore altrettanto non mi sento di contraddire chi non glielo ha consigliato.
Al contrario manca un dato fondamentale che non trovo nella sua descrizione ma forse solo perché lei lo ha omesso.
Sono state fatte tutte le analisi biomolecolari sul tessuto neoplastico asportato? Intendo la ricerca delle mutazioni EGFR KRAS ALK ROS PD-L1. Perché in caso di positività mutazionale potrebbe giovarsi di una terapia personalizzata.
In caso contrario la chemioterapia sarebbe l'unica strada possibile.

Prof. Ottavio Rena

Prof. Ottavio Rena

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Utente
Utente
Gentilissimo prof. Rena. La ringrazio per la sua celere risposta. È vero ho omesso di dirle che la ricerca molecolare è stata fatta.
Il PDL 1 è inferiore al 50% tutti i mutamenti sono negativi (essendo papà un ex fumatore). Ma adesso si può iniziare l'immunoterapia o rimane comunque una cura palliativa?
qual è il passo successivo?
Grazie ancora... mi sento impotente, papà ha appena compiuto 68 anni ed ho ancora bisogno di lui.
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Dr. Ottavio Rena Chirurgo toracico 52 7
Gentile signora...in questo caso mi sembra di poterla rassicurare che tutto è fatto nel migliore modo possibile e il suo papà è seguito da esperti di tutto rispetto. Purtroppo la chemioterapia non ha prodotto effetti sperati. Attendiamo con fiducia l'effetto di altri trattamenti.