A distanza di otto mesi
Ho 18 anni. Nell'ottobre 2016 ho subito un drenaggio in seguito a primo episodio di pnx spontaneo sinistro, con conseguente riespansione polmonare.
A distanza di otto mesi, nel giugno 2017 ho un nuovo episodio di pneumotorace, sempre a sinistra, trattato con operazione di apicectomia e brossage pleurico per via toracoscopica e con successivo drenaggio. Uscito dall'ospedale per i successivi tre mesi il polmone si è riespanso molto lentamente fino ad aderire a parete soltanto a settembre(secondo i medici ciò dipende dalla mia statura: sono alto 1.94m e dunque il polmone avrebbe impiegato poi e tempo del normale a riespandersi, il che mi lascia perplesso).
Nel novembre di quest'anno, dopo un episodio di recidiva di piccole dimensioni trattata con riposo ho avuto un episodio più importante trattato con drenaggio. Mi pare evidente che l'intervento effettutato in giugno non sia stato efficace, mi viene da pensare che ciò sia dipeso dalla lenta riespansione del polmone. In data odierna, a due settimane dalle dimissioni, ho nuovamente i sintomi ormai noti. Sono molto provato e spaventato. Cosa devo fare?
A distanza di otto mesi, nel giugno 2017 ho un nuovo episodio di pneumotorace, sempre a sinistra, trattato con operazione di apicectomia e brossage pleurico per via toracoscopica e con successivo drenaggio. Uscito dall'ospedale per i successivi tre mesi il polmone si è riespanso molto lentamente fino ad aderire a parete soltanto a settembre(secondo i medici ciò dipende dalla mia statura: sono alto 1.94m e dunque il polmone avrebbe impiegato poi e tempo del normale a riespandersi, il che mi lascia perplesso).
Nel novembre di quest'anno, dopo un episodio di recidiva di piccole dimensioni trattata con riposo ho avuto un episodio più importante trattato con drenaggio. Mi pare evidente che l'intervento effettutato in giugno non sia stato efficace, mi viene da pensare che ciò sia dipeso dalla lenta riespansione del polmone. In data odierna, a due settimane dalle dimissioni, ho nuovamente i sintomi ormai noti. Sono molto provato e spaventato. Cosa devo fare?
[#1]
Buongiorno,
in linea di massima le consiglierei di eseguire un'ulteriore radiografia del torace e di rivolgersi nuovamente ai chirurghi che l'hanno finora seguita.
Mi rendo conto che le sue "vicessitudini" possono aver minato il rapporto di fiducia medico-paziente con i colleghi, pertanto potrebbe anche valutare di rivolgersi presso un altro ospedale (ovviamente dotato di reparto specialistico di chirurgia toracica), almeno per un secondo parere.
Cordiali saluti,
in linea di massima le consiglierei di eseguire un'ulteriore radiografia del torace e di rivolgersi nuovamente ai chirurghi che l'hanno finora seguita.
Mi rendo conto che le sue "vicessitudini" possono aver minato il rapporto di fiducia medico-paziente con i colleghi, pertanto potrebbe anche valutare di rivolgersi presso un altro ospedale (ovviamente dotato di reparto specialistico di chirurgia toracica), almeno per un secondo parere.
Cordiali saluti,
Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home
[#2]
Utente
Grazie mille per la celere risposta. Vorrei porle un altro quesito: secondo lei dopo un intervento quale quello che ho subito, rivelatosi inefficace, qual è il trattamento chirurgico da svolgere? Sentivo parlare di talcaggio pleurico...cosa ne pensa di questa tecnica, che mi sembra di aver capito sia solitamente sconsigliata? E in alternativa come si può procedere?
Mi scusi per la quantità di domande che le pongo, sono molto preoccupato.
Grazie per l'attenzione!
Mi scusi per la quantità di domande che le pongo, sono molto preoccupato.
Grazie per l'attenzione!
[#3]
Personalmente tenderei a non indicare il talcaggio, perchè lascia dei reliquati importanti (fibrotorace con sindrome restrittiva del polmone trattato).
In un paziente giovane potrebbe essere indicata una pleurectomia parietale parziale. Sostanzialmente si tolgono delle "strisce" di pleura parietale in modo che il polmone riespandendosi si attacchi alla parete riducendo e pressoché azzerando il rischio di ulteriori recidive di pnx.
Tale trattamento può essere fatto in VATS o mediante minitoracotomia video-assistita.
Cordiali saluti
In un paziente giovane potrebbe essere indicata una pleurectomia parietale parziale. Sostanzialmente si tolgono delle "strisce" di pleura parietale in modo che il polmone riespandendosi si attacchi alla parete riducendo e pressoché azzerando il rischio di ulteriori recidive di pnx.
Tale trattamento può essere fatto in VATS o mediante minitoracotomia video-assistita.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 10/12/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.