Mesotelioma pleurico
Buongiorno,
scrivo per mio padre di 76 anni, esposto ad amianto.
Schematizzo per chiarezza:
- Taranto, 03/2017 comparso il dolore toracico;
- Taranto, 01/06/2017 TAC senza MDC "evidente ispessimento pleurico parietale esteso lungo tutta la marginale toracica post sx";
- Taranto, 23/06/2017 TAC con MDC "conferma ispessimento pleurico versante costale posteriore sx"
- Ospedale di altra regione, 06/07/2017 "toracoscopia sx, biopsie multiple, pleurodesi chimica" con cui viene confermato il mesotelioma in fase iniziale;
- Taranto, 25/08/2017 inizio chemioterapia (che hanno deciso di eseguire prima della TAC per ottimizzare i tempi);
- Taranto, 30/08/2017 TAC con MDC "minimo ispessimento pleurico in sede sovrabasilare sx, con minima atelettasia nel segmento postero-basale del lobo inferiore omolaterale;
- Taranto, 06/10/2017 ultima somministrazione CHT;
- Taranto, 15/11/2017 PET "minimo ispessimento pleurico in sede sovrabasilare sx, con minima atelettasia nel segmento postero-basale del LIS;
- Taranto, 23/11/2017 visita chirurgo toracico il quale ha ritenuto senza dubbio alcuno l'intervento chirurgico quale miglior approccio medico possibile, da eseguire indicativamente intorno alla metà del mese di dicembre: in particolare ha sottolineato che sia la finestra temporale che il quadro clinico sono quelli "perfetti e ideali" per l'intervento di Pleuropneumonectomia sx con exeresi di emipericardio ed emidiaframma omolaterali con ricostruzione protesica. Durante la visita ha inoltre assicurato che, così facendo, i dolori toracici spariranno e che ci sono buone possibilità che ritorni, per un certo periodo, ad una vita quasi normale, tornando ad esempio a fare ciclismo.
- 28/11/2017 ho inviato gli esami con relativi referti all'altro chirurgo toracico che ha eseguito la toracoscopia a luglio il quale mi ha dato un'opinione diametralmente opposta, rifiutandosi di eseguire interventi chirurgici in quanto, secondo lui, i dolori toracici scompaiono solo in rarissimi casi ed è molto improbabile, anche vista l'età del paziente, che possa superare l'intervento o, comunque, che non si abbia un aggravamento della condizioni generali; pertanto consiglia di "curarlo con radioterapia in quanto si avvicina molto ai risultati che si otterrebbero con la chirurgia con meno effetti collaterali" (le ho riportato le testuali parole).
Al momento la mia famiglia ha avuto 2 pareri opposti, non sappiamo cosa fare; voglio sottolineare che la qualità di vita attuale sarebbe buona se non fosse per i dolori toracici che sono divenuti ancora più insopportabili di quanto già non fossero nei mesi passati; il medico che si sta occupando della terapia del dolore ha detto che ormai non può fare più di così e che l'ultima alternativa è tenerlo sedato a letto, cosa che sembra la perdita di ogni speranza di miglioramento delle sue condizioni in attesa dell'epilogo.
Grazie di cuore per l'aiuto.
I rischi sono tanti, forse troppi. Probabilmente la soluzione migliore sarebbe stata l’asportazione della sola pleura senza toccare il polmone, ma la pleurite di chimica al quale è stato sottoposto oggi non lo permette.
Pleurodesi che sinceramente non capisco visto che nel suo report non parla di versamento pleurico che di solito richiede un trattamento di quel tipo per l’appunto. Pertanto credo che l’unica soluzione a basso rischio sia la radioterapia.
Prof. Claudio Andreetti
Divisione di Chirurgia Toracica
Ospedale Sant'Andrea Roma
Le confermo che la TAC con MDC del 06/07/2017 aveva evidenziato una minima falda fluida che si estendeva anche nella scissura.
Gentile Dr. Andreetti, è stato molto chiaro; quindi, essendo stata eseguita la pleurodesi chimica, le uniche opzioni rimanenti sono la "Pleuropneumonectomia sx con exeresi di emipericardio ed emidiaframma omolaterali con ricostruzione protesica" oppure il trattamento palliativo radiologico-chemioterapico?
Grazie.
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