Tumore al cardias
Salve vorrei avere spiegazioni in merito alla diagnosi di questo referto:Mucosa esofagea con corion sede di denso infiltrato parvicellulare a carattere neoplastico,con pattern trabecolare con elementi di taglia medio-piccola con nucleo ipercromatico e scarso citoplasma.
Immunofenotipo degli elementi neoplastici:AE1AE3+,cromogranina-,sinaptofisina-,cd3-,cd20-.Indice proliferativo MIB1 pari al 70%.
Quadro istomorfologico e profilo immunoistochimico di carcinoma indifferenziato verosimilmente carcinona squamoso g3.
In particolare vorrei sapere visto che si estende per 6 cm e vi e'una lesione di 2,5 cm che sanguina e comporta ripetute trasfusioni di sangue per il conseguente abbassamento dell emoglobina,quale sarebbe la migliore strategia da adottare?Un buon intervento chirurgico seguito da chemioterapia oppure optare prima per la chemio?
Dalla tac non sono emerse metastasi ma siamo in attesa di una PET.
Immunofenotipo degli elementi neoplastici:AE1AE3+,cromogranina-,sinaptofisina-,cd3-,cd20-.Indice proliferativo MIB1 pari al 70%.
Quadro istomorfologico e profilo immunoistochimico di carcinoma indifferenziato verosimilmente carcinona squamoso g3.
In particolare vorrei sapere visto che si estende per 6 cm e vi e'una lesione di 2,5 cm che sanguina e comporta ripetute trasfusioni di sangue per il conseguente abbassamento dell emoglobina,quale sarebbe la migliore strategia da adottare?Un buon intervento chirurgico seguito da chemioterapia oppure optare prima per la chemio?
Dalla tac non sono emerse metastasi ma siamo in attesa di una PET.
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Gentile signorina si tratta di un cancro esofageo che a quanto dice giunge al cardias. E' un tumore aggressivo (G3) caratterizzato da un indice di proliferazione cellulare elevato, ovvero la percentuale di cellule tumorali che si dividono attivamente essendo elevato (MB>70%) vuol dire che oltre il 70%delle cellule tumorali si dividono velocemente. Tutto questo indica che è un tumore aggressivo e poco rispondente alle terapie. Deve sentire l'oncologo per valutare la possibilità di una radioterapia oltre alla chemioterapia. Mi dispiace. Mi faccia sapere. Cari saluti Gerunda
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
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Gentile signorina è quello che intendevo. Ma se sanguina non c'è spazio per una terapia neoadiuvante. La terapia la farà dopo l'intervento. Purtroppo il tumore all'esofago a questa età è raro ma non eccezionale. Mi dispiace molto. Se ha piacere mi tenga informato. Cari saluti
Gerunda
Gerunda
[#5]
Gentile signora bisogna valutare la situazione locale (passa il cibo o no) e quindi pensare ad un trattamento composito radio chemioterapico e dopo passare all'intervento,sperando che la terapia preoperatoria sia efficace. Certamente la situazione è complessa ed il tumore è aggressivo e quindi è necessario una valutazione da oncologi e chirurghi esperti nel settore. A Milano non avrà problemi.(Prof. Riccardo Rosati al san Raffaele, Luigi Bonavina San Donato). Mi faccia sapere. cari saluti
Gerunda
Gerunda
[#8]
Utente
Caro Dottore,l intervento e'stato effettuato ieri con purtroppo l asportazione totale di stomaco milza un pezzo di esofago e un pezzo di diaframma..L operazione e'avvenuta per via addominale ma purtroppo non e'stato possibile asportarlo del tutto.I medici non hanno potuto asportare un pezzo di tumore a detta loro quanto una moneta o gettone da dietro l aorta in quanto non c era possibilita'di ricucire..quando si riprendera'dovra'cominciare i cicli di chemio ora la mia domanda e'questa:nel frattempo questo pezzettino rimasto quanto ricrescera'da qui alla chemio?A cosa andremo incontro di nuovo?
Siamo punto e a capo
Sono sconfortata..
Siamo punto e a capo
Sono sconfortata..
[#9]
Gentile signora la persistenza di un gettone di tumore determinerà una ricrescita del tumore stesso in quella area. La chemioterapia ( se funziona) comporterà un possibile rallentamento della crescita, ma non la guarigione. Il problema più importante da affrontare sarà l'alimentazione perché sarà difficile. Quindi è importante che abbia gin da subito in aiuto per assimilare nutrienti e scongiurare la denutrizione. La mancanza dello stomaco implic difficoltà ad assumere determinati cibi e ad assimilarli correttamente. Quindi dovrà essere seguito attentamente anche per sopportare la chemioterapia. Mi faccia sapere. Cari saluti
Gerunda
Gerunda
[#11]
Gentile signora purtroppo è così . La chemioterapia potrà solo rallentare l'evoluzione del tumore. Se è già denutrito sarà difficile affrontare la chemioterapia e quindi parli attentamente con l'oncologo che lo segue per avere chiara l'evoluzione della malattia per poter fare le scelte più opportune. Le raccomando la nutrizione perché questo è il problema immediato più grosso . Mi dispiace molto. Mi creda sono a sua disposizione per quanto posso. Cari saluti
Gerunda
Gerunda
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 16.1k visite dal 30/07/2017.
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