Micronodularità, addensamenti, linfonodi 1.2 cm
Salve, scrivo in merito a mio padre, 78, NON FUMATORE, ha lavorato nei cantieri a contatto con polveri per qualche anno da giovani. Non mostra nessun sintomo, se non acufene (diminuita a seguito di cura al cortisone). La storia si è svolta così.
il 23 marzo mio padre fa, per l'acufene, una risonanza SENZA contrasto all'encefalo, che parlava di una formazione di 5mm in sede occipitale, di non univoca interpretazione, e consigliava una risonanza CON contrasto.
Il 5 aprile l'oncologo mi dice che quella formazione secondo lui è una metastasi di un probabile tumore al polmone e segna delle TAC con contrasto al torace. Nel frattempo mio padre fa la risonanza CON contrasto all'encefalo.
Il 19 aprile ritiro il referto della seconda risonanza, dove non si citano eventuali malignità ma solo la possibilità che la formazione sia un piccolo angioma cavernoso, limitandosi a consigliare il monitoraggio a distanza di tempo.
Il 20 aprile mio padre fa la TAC al torace, mi chiedono il referto della risonanza, sicché ancora non l'ho potuta far vedere a nessuno.
Il 24 aprile ritiro il referto della TAC al torace, che p questo.
"Accenno ad addensamenti a vetro smerigliato nei segmenti apicali di entrambi i lobi superiori.
Alcune micronodularità nel recesso costofrenico posteriore destro e nel lobo linguare; a sinistra ectasia dei rami bronchiali dirette ai segmenti basali del lobo inferiore.
Foglietti pleurici liberi da versamento.
Linfonodi di 1.2 cm di diametro massimo in sede intraediastinica. Non adenopatie ascellari".
La mia domanda è: il quadro è compatibile con un tumore polmonare con metastasi al cervello (immagino IV stadio)? La TAC è molto simile a quella (però SENZA contrasto) che ha fatto nel 2015 per una broncopolmonite.
Addensamenti a vetro smerigliato: all'epoca erano nei lobi inferiori, ora sono ai lobi inferiori.
Linfondi intramediastinici: all'epoca erano di 1.5 cm, ridottisi a 1.2 dopo una terapia farmacologica.
Micronodularità: all'epoca erano in "sede apicale" ora nel recesso costofrenico e nel lobo linguare (modi diversi per descrivere le stesse zone?)
Preciso che all'epoca, la dottoressa del reparto di Malattia Infettive che ha visto quel referto non ha parlato per nulla di tumore, ma solo di broncopolmonite.
il 23 marzo mio padre fa, per l'acufene, una risonanza SENZA contrasto all'encefalo, che parlava di una formazione di 5mm in sede occipitale, di non univoca interpretazione, e consigliava una risonanza CON contrasto.
Il 5 aprile l'oncologo mi dice che quella formazione secondo lui è una metastasi di un probabile tumore al polmone e segna delle TAC con contrasto al torace. Nel frattempo mio padre fa la risonanza CON contrasto all'encefalo.
Il 19 aprile ritiro il referto della seconda risonanza, dove non si citano eventuali malignità ma solo la possibilità che la formazione sia un piccolo angioma cavernoso, limitandosi a consigliare il monitoraggio a distanza di tempo.
Il 20 aprile mio padre fa la TAC al torace, mi chiedono il referto della risonanza, sicché ancora non l'ho potuta far vedere a nessuno.
Il 24 aprile ritiro il referto della TAC al torace, che p questo.
"Accenno ad addensamenti a vetro smerigliato nei segmenti apicali di entrambi i lobi superiori.
Alcune micronodularità nel recesso costofrenico posteriore destro e nel lobo linguare; a sinistra ectasia dei rami bronchiali dirette ai segmenti basali del lobo inferiore.
Foglietti pleurici liberi da versamento.
Linfonodi di 1.2 cm di diametro massimo in sede intraediastinica. Non adenopatie ascellari".
La mia domanda è: il quadro è compatibile con un tumore polmonare con metastasi al cervello (immagino IV stadio)? La TAC è molto simile a quella (però SENZA contrasto) che ha fatto nel 2015 per una broncopolmonite.
Addensamenti a vetro smerigliato: all'epoca erano nei lobi inferiori, ora sono ai lobi inferiori.
Linfondi intramediastinici: all'epoca erano di 1.5 cm, ridottisi a 1.2 dopo una terapia farmacologica.
Micronodularità: all'epoca erano in "sede apicale" ora nel recesso costofrenico e nel lobo linguare (modi diversi per descrivere le stesse zone?)
Preciso che all'epoca, la dottoressa del reparto di Malattia Infettive che ha visto quel referto non ha parlato per nulla di tumore, ma solo di broncopolmonite.
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Buongiorno,
Il referto della TAC da Lei riportato non descrive delle immagini francamente sospette in senso oncologico, pertanto in assenza di altri elementi di sospetto il quadro non è quello di un tumore ai polmoni
Il referto della TAC da Lei riportato non descrive delle immagini francamente sospette in senso oncologico, pertanto in assenza di altri elementi di sospetto il quadro non è quello di un tumore ai polmoni
Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 24/04/2017.
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