Noduli pomonari riscontrati dopo tac con mdc
Gentili Specialisti,
ho 42 anni ed intraprendendo il percorso clinico atto ad accertare la mia idoneità alla donazione rene da vivente (nei confronti di mio fratello), è - ahimè - stata rilevata la presenza di una neoplasia sul rene sinistro, fortunatamente circoscritta e piuttosto ridotta che mi porterà - a breve - a sostenere un intervento di nefrectomia parziale con tecnica robotica. Il problema che desidero sottoporre, però, è il seguente: il referto della TAC effettuata senza e con mezzo di contrasto, riporta tale stralcio (ometto tutto ciò che non è pertinente):
"Esame eseguito in condizioni basali e durante la somministrazione del mezzo di contrasto endovena.
...A livello del torace esiti fibrotici biapicali.
AI III superiore del campo polmonare destro al segmento 2 millimetrica formazione nodulare del diametro di circa 2 mm. Minuta formazione nodulare del diametro di circa 5 mm e osservabile a sinistra in sede paracardiaca a livello del segmento cinque.
Nei restanti segmenti polmonari bilateralmente non si osservano immagini di addensamenti parenchimali in atto, ne segni di versamento pleurico.
Con la finestra per 10 studio delle strutture mediastiniche non immagini di grossolane tumefazioni linfonodali di grandezza ed aspetto patologico; qualche piccolo linfonodo a livello della finestra aorto-polmonare e nella catena mediastinica antero superiore di sinistra e precarenale, il maggiore dei quali con diametro massimo inferiore al centimetro.
Comprendendo appieno i limiti di un consulto online, chiedo se devo già preoccuparmi, oltre che per l'intervento di nefrectomia parziale, anche per tali noduli riscontrati a livello polmonare o, più presumibilmente, possono risultare formazioni benigne o, comunque, non pericolose. Il referto, non fornisce infatti indicazioni specifiche sul prosieguo. Preciso, inoltre, di essere sa sempre NON fumatore, astemio e svolgo un lavoro non definibile "a rischio".
Ringrazio sentitamente sin d'ora per il Vostro eventuale interessamento e saluto cordialmente.
ho 42 anni ed intraprendendo il percorso clinico atto ad accertare la mia idoneità alla donazione rene da vivente (nei confronti di mio fratello), è - ahimè - stata rilevata la presenza di una neoplasia sul rene sinistro, fortunatamente circoscritta e piuttosto ridotta che mi porterà - a breve - a sostenere un intervento di nefrectomia parziale con tecnica robotica. Il problema che desidero sottoporre, però, è il seguente: il referto della TAC effettuata senza e con mezzo di contrasto, riporta tale stralcio (ometto tutto ciò che non è pertinente):
"Esame eseguito in condizioni basali e durante la somministrazione del mezzo di contrasto endovena.
...A livello del torace esiti fibrotici biapicali.
AI III superiore del campo polmonare destro al segmento 2 millimetrica formazione nodulare del diametro di circa 2 mm. Minuta formazione nodulare del diametro di circa 5 mm e osservabile a sinistra in sede paracardiaca a livello del segmento cinque.
Nei restanti segmenti polmonari bilateralmente non si osservano immagini di addensamenti parenchimali in atto, ne segni di versamento pleurico.
Con la finestra per 10 studio delle strutture mediastiniche non immagini di grossolane tumefazioni linfonodali di grandezza ed aspetto patologico; qualche piccolo linfonodo a livello della finestra aorto-polmonare e nella catena mediastinica antero superiore di sinistra e precarenale, il maggiore dei quali con diametro massimo inferiore al centimetro.
Comprendendo appieno i limiti di un consulto online, chiedo se devo già preoccuparmi, oltre che per l'intervento di nefrectomia parziale, anche per tali noduli riscontrati a livello polmonare o, più presumibilmente, possono risultare formazioni benigne o, comunque, non pericolose. Il referto, non fornisce infatti indicazioni specifiche sul prosieguo. Preciso, inoltre, di essere sa sempre NON fumatore, astemio e svolgo un lavoro non definibile "a rischio".
Ringrazio sentitamente sin d'ora per il Vostro eventuale interessamento e saluto cordialmente.
[#1]
Buongiorno,
anzitutto mi spiace per la situazione che l'ha portata a fare questi esami che, al tempo stesso, le hanno permesso una diagnosi precoce. Proprio per tale diagnosi questi noduli, che in altri casi sarebbero stati " meritevoli di osservazione nel tempo" sono molto più sospetti. D'altro canto mi pare di capire che non si parla di incremento della captazione del mezzo di contrasto da parte dei noduli stessi e questo è un buon segno. Anche il fatto che non sia evidente una linfoadenopatia è un segno prognostico positivo. Gli specialisti cosa le hanno consigliato? Ripetizione TAC a breve, biopsia guidata? Come dice giustamente lei, a distanza è un pò difficile ma credo che se interpellerà gli specialisti che la stanno seguendo, le daranno qualche informazione in più. Mi fa poi sapere? Saluti
anzitutto mi spiace per la situazione che l'ha portata a fare questi esami che, al tempo stesso, le hanno permesso una diagnosi precoce. Proprio per tale diagnosi questi noduli, che in altri casi sarebbero stati " meritevoli di osservazione nel tempo" sono molto più sospetti. D'altro canto mi pare di capire che non si parla di incremento della captazione del mezzo di contrasto da parte dei noduli stessi e questo è un buon segno. Anche il fatto che non sia evidente una linfoadenopatia è un segno prognostico positivo. Gli specialisti cosa le hanno consigliato? Ripetizione TAC a breve, biopsia guidata? Come dice giustamente lei, a distanza è un pò difficile ma credo che se interpellerà gli specialisti che la stanno seguendo, le daranno qualche informazione in più. Mi fa poi sapere? Saluti
Dr. francesco luzzana
Medico Dipartimento Emergenza Urgenza
Specialista in Chirurgia Toracica
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Luzzana,
Innanzitutto, mi preme ringraziarLa per il Suo pronto riscontro e la Sua attenzione nei miei confronti.
Proprio stamane, ho effettuato gli esami di pre-ricovero (prelievi, colloquio con medico per anamnesi e visita generica, elettrocardiogramma) e, in riferimento all'oggetto di cui si parla, mi hanno riferito che dal referto e dalle immagini relative alla TAC, si può evincere che al 90% si tratta di semplicissimi residui riferiti al passato. Il fatto, poi, che non si suggerisce neppure un "follow up" futuro (che il sottoscritto comunque farà), tranquillizza ulteriormente. Nella mia esposizione iniziale, ho omesso di inserire che all'età di 3 anni, ho subito una permanenza in ospedale di 10 giorni a causa di una forte bronco-polmonite acuta, con febbre a 42 gradi. Nell'arco degli anni, ho avuto altri episodi di bronchiti/polmoniti di cui l'ultima un paio di anni fa, curata con iniezioni. In ogni caso, per maggiore sicurezza, tale caso sarà oggetto di esame nell'ambito della riunione pre-operatoria tra i vari soggetti medici interessati, tra cui il pneumologo, il quale - se lo riterrà opportuno - richiederà di approfondire maggiormente la questione.
Mi permetterò di informarLa circa gli sviluppi, speriamo positivi, di ciò che andrò ad affrontare. In effetti, mi è stato più volte ribadito che se non mi fossi reso disponibile alla donazione del rene, tale "problema" sarebbe emerso...forse troppo tardi.
La ringrazio nuovamente per la Sua disponibilità, cordialità e disinteressata professionalità. Fortunatamente, nel nostro Paese, vi sono persone che trattano le persone ed il loro lavoro con grande passione.
A presto.
Innanzitutto, mi preme ringraziarLa per il Suo pronto riscontro e la Sua attenzione nei miei confronti.
Proprio stamane, ho effettuato gli esami di pre-ricovero (prelievi, colloquio con medico per anamnesi e visita generica, elettrocardiogramma) e, in riferimento all'oggetto di cui si parla, mi hanno riferito che dal referto e dalle immagini relative alla TAC, si può evincere che al 90% si tratta di semplicissimi residui riferiti al passato. Il fatto, poi, che non si suggerisce neppure un "follow up" futuro (che il sottoscritto comunque farà), tranquillizza ulteriormente. Nella mia esposizione iniziale, ho omesso di inserire che all'età di 3 anni, ho subito una permanenza in ospedale di 10 giorni a causa di una forte bronco-polmonite acuta, con febbre a 42 gradi. Nell'arco degli anni, ho avuto altri episodi di bronchiti/polmoniti di cui l'ultima un paio di anni fa, curata con iniezioni. In ogni caso, per maggiore sicurezza, tale caso sarà oggetto di esame nell'ambito della riunione pre-operatoria tra i vari soggetti medici interessati, tra cui il pneumologo, il quale - se lo riterrà opportuno - richiederà di approfondire maggiormente la questione.
Mi permetterò di informarLa circa gli sviluppi, speriamo positivi, di ciò che andrò ad affrontare. In effetti, mi è stato più volte ribadito che se non mi fossi reso disponibile alla donazione del rene, tale "problema" sarebbe emerso...forse troppo tardi.
La ringrazio nuovamente per la Sua disponibilità, cordialità e disinteressata professionalità. Fortunatamente, nel nostro Paese, vi sono persone che trattano le persone ed il loro lavoro con grande passione.
A presto.
[#4]
Utente
Buongiorno Dott. Luzzana,
Le scrivo nuovamente a distanza di qualche tempo per aggiornarLa brevemente circa l'esito dell'intervento sostenuto ed a convalescenza ormai terminata.
L'intervento è andato perfettamente e, fortunatamente, la neoplasia è stata rimossa totalmente. L'esito dell'esame istologico, ha rilevato:
A) Tessuto fibroadiposo.
B) Carcinoma a cellule renali, tipo a cellule chiare, Grado 2 sec. Fuhrman con aree minori Grado 3. Non evidenza di embolia neoplastica intravascolare.
Capsula tumorale non superata.
Margine di exeresi suI parenchima renale indenne.
I medici, hanno escluso al 95% che la neoplasia possa aver generato o possa generare metastasi, in quanto i linfonodi risultano indenni e il tumore è risultato ancora incapsulato.
Ovviamente, per almeno una decina d'anni dovrò comunque sostenere esami periodici, quali TAC ed ecografie, apparato respiratorio compreso...ma considerato come sarebbe potuta andare, va benissimo così.
La ringrazio nuovamente per il Suo interessamento e La saluto cordialmente.
Le scrivo nuovamente a distanza di qualche tempo per aggiornarLa brevemente circa l'esito dell'intervento sostenuto ed a convalescenza ormai terminata.
L'intervento è andato perfettamente e, fortunatamente, la neoplasia è stata rimossa totalmente. L'esito dell'esame istologico, ha rilevato:
A) Tessuto fibroadiposo.
B) Carcinoma a cellule renali, tipo a cellule chiare, Grado 2 sec. Fuhrman con aree minori Grado 3. Non evidenza di embolia neoplastica intravascolare.
Capsula tumorale non superata.
Margine di exeresi suI parenchima renale indenne.
I medici, hanno escluso al 95% che la neoplasia possa aver generato o possa generare metastasi, in quanto i linfonodi risultano indenni e il tumore è risultato ancora incapsulato.
Ovviamente, per almeno una decina d'anni dovrò comunque sostenere esami periodici, quali TAC ed ecografie, apparato respiratorio compreso...ma considerato come sarebbe potuta andare, va benissimo così.
La ringrazio nuovamente per il Suo interessamento e La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.4k visite dal 23/02/2017.
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