Valutazione rischio/beneficio PET/CT
Buongiorno
In seguito a TAC per dolore retrosternale di origine gastrica, mi è stato riscontrato quanto segue:
"piccolo residuo timico lungo la parete toracica anteriore di sinistra, al terzo medio, presenza di formazione del massimo diametro di 25 mm, sporgente nella cavità toracica, in gran parte calcifica, di aspetto disomogeneo, preferibilmente da attribuire od osteocondroma....due micronoduli di pochi mm al terzo medio di destra, in vicinanza della parete mediale... "
Mi è stato quindi consigliato PET/CT per valutare la situazione e solo come eventualità successiva una biopsia. Vorrei un supporto nella valutazione del rischio/beneficio della PET/CT, considerando che delle prima valutazione si parla di osteocondroma. Vorrei sapere inoltre se ho la facoltà di richiedere direttamente una biopsia, ed eventualmente in cosa consiste per un problema di questo tipo.
Probabilmente è solo una questione di tipo psicologico, ma preferisco di gran lunga affrontare una biopsia al termine della quale ho delle certezze, piuttosto che espormi ad un altro bombardamento di radiazioni ionizzanti e vivere con il pensiero che ho aumentato le probabilità di sviluppare un tumore.
Ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
Anonimo
In seguito a TAC per dolore retrosternale di origine gastrica, mi è stato riscontrato quanto segue:
"piccolo residuo timico lungo la parete toracica anteriore di sinistra, al terzo medio, presenza di formazione del massimo diametro di 25 mm, sporgente nella cavità toracica, in gran parte calcifica, di aspetto disomogeneo, preferibilmente da attribuire od osteocondroma....due micronoduli di pochi mm al terzo medio di destra, in vicinanza della parete mediale... "
Mi è stato quindi consigliato PET/CT per valutare la situazione e solo come eventualità successiva una biopsia. Vorrei un supporto nella valutazione del rischio/beneficio della PET/CT, considerando che delle prima valutazione si parla di osteocondroma. Vorrei sapere inoltre se ho la facoltà di richiedere direttamente una biopsia, ed eventualmente in cosa consiste per un problema di questo tipo.
Probabilmente è solo una questione di tipo psicologico, ma preferisco di gran lunga affrontare una biopsia al termine della quale ho delle certezze, piuttosto che espormi ad un altro bombardamento di radiazioni ionizzanti e vivere con il pensiero che ho aumentato le probabilità di sviluppare un tumore.
Ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
Anonimo
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Gentile signore normalmente è opportuno seguire tutto l'iter diagnostico perchè per esempio con la PET si possono individuare delle aree sospette non visibile direttamente con la TAC o la RNM. In ogni modo l'esame istologico si può e si deve fare prima di procedere all'atto chirurgico se ritenuto necessario, o attraverso una puntura della lesione sotto controllo TAC o mediante mediastinoscopia (piccola incisione attraverso la quale si introduce uno strumento ottico che permette di vedere e biopsiare la lesione). Cordiali saluti
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 15/11/2016.
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