Fistola moncone bronco dx
Gentilissimi medici
vorrei sottoporre a vostra gentile attenzione la situazione di mio padre di 69 anni, cardiopatico.
Dicembre 2010 esegue una tac torace che segnala a carico del lobo medio polmone dx, una formazione subpleurica di 7x4 cm, con aree di necrosi nel contesto e segno dell'angiogramma posiivo. sconfinamento dell'adipe extrapleurico.
In data 24 gennaio 2011 , viene sottoposto a d un intervento di pneumectomia dx con linfoadenectomia ilo-mediastinica.
circa 2 giorni dopo l'intervento viene trasferito in terapia intensiva di cardiologia perchè sta male con il cuore, i medici pensano che abbia avuto un piccolo infarto.
tutto regolare dopo l'intervento. mio padre nonostante l'età, la mancanza del polmone e la cardiopatia non lamenta gravi disturbi.
A partire da maggio'giugno 2011 inizia ad avere una fastidiosa febbre, presenza di un liquido quando tossisce che arriva pure a rimettere. nelle tac i medici riscontrano solo la presenza di liquido che dicono sia normale nelle sue condizioni.
fine dicembre 2011 esegue ennesima tac, il medico vede sempre liquido, ma il pneumologo non ci vede chiaro e vuole vedere la tac ed esegue una broncoscopia.
viene dimesso con questa diagnosi:
empiema pleurico in cavo residuo per pregressa pneumectomia dx, per deiscenza punti di sutura del moncone del bronco principale dx.
inizio gennaio 2012 il medico che l'ha operato decide di inserire un tubo di drenaggio per poter aspirare più volte al giorno questo liquido provocato da questa fistola ed eseguire lavaggi con soluzione betadinata (lo facciamo noi a casa)
oggi non troviamo nessun riscontro, mio padre ha spesso la febbre, soprattutto la sera, non ha forze, tremori alle mani, sta sempre a letto perchè sta proprio male. il liquido è sempre li, la tosse uguale e non vediamo nessun miglioramento.
i medici che lo hanno operato vogliono evitare l'intervento open window perchè ritenuto rischioso viste le condizioni di mio padre e vista la sua cardiopatia.
ma lo vediamo peggiorare nonostante pennicellina, antibiotici, cortisone e lavaggi.
vi chiedo se esistono altre soluzioni a questa maledetta fistola, se esiste qualche centro, se avete qualsiasi consiglio sul da farsi o su qualche terapia.
siamo disposti a portarlo ovunque pur di risolvere qualcosa.
grazie in anticipo
vorrei sottoporre a vostra gentile attenzione la situazione di mio padre di 69 anni, cardiopatico.
Dicembre 2010 esegue una tac torace che segnala a carico del lobo medio polmone dx, una formazione subpleurica di 7x4 cm, con aree di necrosi nel contesto e segno dell'angiogramma posiivo. sconfinamento dell'adipe extrapleurico.
In data 24 gennaio 2011 , viene sottoposto a d un intervento di pneumectomia dx con linfoadenectomia ilo-mediastinica.
circa 2 giorni dopo l'intervento viene trasferito in terapia intensiva di cardiologia perchè sta male con il cuore, i medici pensano che abbia avuto un piccolo infarto.
tutto regolare dopo l'intervento. mio padre nonostante l'età, la mancanza del polmone e la cardiopatia non lamenta gravi disturbi.
A partire da maggio'giugno 2011 inizia ad avere una fastidiosa febbre, presenza di un liquido quando tossisce che arriva pure a rimettere. nelle tac i medici riscontrano solo la presenza di liquido che dicono sia normale nelle sue condizioni.
fine dicembre 2011 esegue ennesima tac, il medico vede sempre liquido, ma il pneumologo non ci vede chiaro e vuole vedere la tac ed esegue una broncoscopia.
viene dimesso con questa diagnosi:
empiema pleurico in cavo residuo per pregressa pneumectomia dx, per deiscenza punti di sutura del moncone del bronco principale dx.
inizio gennaio 2012 il medico che l'ha operato decide di inserire un tubo di drenaggio per poter aspirare più volte al giorno questo liquido provocato da questa fistola ed eseguire lavaggi con soluzione betadinata (lo facciamo noi a casa)
oggi non troviamo nessun riscontro, mio padre ha spesso la febbre, soprattutto la sera, non ha forze, tremori alle mani, sta sempre a letto perchè sta proprio male. il liquido è sempre li, la tosse uguale e non vediamo nessun miglioramento.
i medici che lo hanno operato vogliono evitare l'intervento open window perchè ritenuto rischioso viste le condizioni di mio padre e vista la sua cardiopatia.
ma lo vediamo peggiorare nonostante pennicellina, antibiotici, cortisone e lavaggi.
vi chiedo se esistono altre soluzioni a questa maledetta fistola, se esiste qualche centro, se avete qualsiasi consiglio sul da farsi o su qualche terapia.
siamo disposti a portarlo ovunque pur di risolvere qualcosa.
grazie in anticipo
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Gentile utente il trattamento delle fistole bronchiali è possibile e praticabile con tecniche mininvasive. Sono anni ormai che mi occupo della soluzione di questo problema. Come potrai leggere in un mio recente articolo, oggi la chiusura della fistola viene eseguita applicando in endoscopia una piccola protesi endobronchiale.
"Effective treatment of post-pneumonectomy bronchopleural fistula by conical fully covered self-expandable stent."
Authors
Andreetti C, D'Andrilli A, Ibrahim M, Ciccone AM, Maurizi G, Mattia A, Venuta F, Rendina EA.
Interact Cardiovasc Thorac Surg. 2012 Jan 19. [Epub ahead of print]
Department of Thoracic Surgery, University of Rome 'La Sapienza', Sant'Andrea Hospital, Rome, Italy.
"Effective treatment of post-pneumonectomy bronchopleural fistula by conical fully covered self-expandable stent."
Authors
Andreetti C, D'Andrilli A, Ibrahim M, Ciccone AM, Maurizi G, Mattia A, Venuta F, Rendina EA.
Interact Cardiovasc Thorac Surg. 2012 Jan 19. [Epub ahead of print]
Department of Thoracic Surgery, University of Rome 'La Sapienza', Sant'Andrea Hospital, Rome, Italy.
Prof. Claudio Andreetti
Divisione di Chirurgia Toracica
Ospedale Sant'Andrea Roma
[#2]
Scusami non avevo finito di spiegare.......
Il problema quindi non è chiudere la fistola (mettendo la protesi endobronchiale con tecnica broncoscopia) ma trattare l'empiema cronico che ha sviluppato papà in questo tempo. In poche parole chiusa la fistola potrebbe continuare per un tempo imprecisato a persistere l'infezione nel cavo pleurico (quindi papà dovrà continuare con lavaggi,ecc). Se la chiusura della fistola avviene prima che il cavo pleurico vada in contro ad una infezione cronica il problema si risolvere immediatamente. Perché questo avvenga però papà avrebbe dovuto mettere la protesi 1 anno fa. Ora ci troviamo di fronte ad una fistola con un cavo infetto cronico e il compito si rende più difficile.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti
Il problema quindi non è chiudere la fistola (mettendo la protesi endobronchiale con tecnica broncoscopia) ma trattare l'empiema cronico che ha sviluppato papà in questo tempo. In poche parole chiusa la fistola potrebbe continuare per un tempo imprecisato a persistere l'infezione nel cavo pleurico (quindi papà dovrà continuare con lavaggi,ecc). Se la chiusura della fistola avviene prima che il cavo pleurico vada in contro ad una infezione cronica il problema si risolvere immediatamente. Perché questo avvenga però papà avrebbe dovuto mettere la protesi 1 anno fa. Ora ci troviamo di fronte ad una fistola con un cavo infetto cronico e il compito si rende più difficile.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti
[#4]
Sarebbe utile poter visionare le immagini dell'ultima TAC del torace e il referto dell'ultima broncoscopia. Puó trovare tutti gli indirizzi sul sito www.chirurgiatoracicaroma.it.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.2k visite dal 22/02/2012.
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