Il quale il medico ci ha tranquillizzato confermandoci il controllo semestrale
Descrivo il problema di mio marito di 58 anni. Nell’aprile 2010 è stato ricoverato con diagnosi di neoformazione pleuropolmonare destra e sottoposto ad intervento chirurgico di asportazione della massa (Tumore fibroso solitario maligno infiltrante in pleura, con necrosi e indice mitotico pari a 9 per 10 HPF). Al momento delle sue dimissioni abbiamo ricevuto la bella notizia che non doveva sottoporsi alla chemioterapia.
Nel novembre 2010 ha fatto la prima TAC di controllo che non ha evidenziato alcun problema al polmone operato ma un micronodulo di 3 – 4 mm di diametro non calcifico in sede subpleurica laterale al LIS per il quale il medico ci ha tranquillizzato confermandoci il controllo semestrale.
Il secondo controllo invece, fatto il 25 maggio ha evidenziato la presenza di tessuto neoformato con diametro longitudinale massimo di circa 9 cm x 4 sul piano trasverso, policiclico, a livello della doccia costo-vertebrale destra in esiti di precedente intervento chirurgico,sino alla catenella ed esteso al profilo pleurico.
Si riconosce una ulteriore nodulazione di 30 x 22 mm in paracardiaca destra a livello delle porzioni relatve al segmento mediale del lobo medio. Tali reperti non erano riscontrabili nella precedente indagine e sono attribuibili a secondarismi. Del tutto invariata la micronodulazione precedentemente segnalata al LIS. Non linfoadenomegalie in mediastino e nei cavi ascellari, alcuni linfonodi infracentrimetrici al Barety. Del tutto invariati i restanti reperti.”
Conclusioni: lesioni secondarie di malattia. (Trascrizione integra della Tac)
Siamo stati convocati dal medico che ci ha proposto un intervento immediato anticipandoci che questa volta sarà necessaria la chemioterapia.
Noi ci domandiamo se è possibile che nel giro di sei mesi possa succedere tutto questo. Purtroppo devo aggiungere un particolare che mio marito inizialmente aveva smesso di fumare ma cammin facendo ha ripreso.
Che rischi corre? Lui è convinto di non potercela fare.
Ringraziando anticipatamente per l’attenzione porgiamo cordiali saluti.
Nel novembre 2010 ha fatto la prima TAC di controllo che non ha evidenziato alcun problema al polmone operato ma un micronodulo di 3 – 4 mm di diametro non calcifico in sede subpleurica laterale al LIS per il quale il medico ci ha tranquillizzato confermandoci il controllo semestrale.
Il secondo controllo invece, fatto il 25 maggio ha evidenziato la presenza di tessuto neoformato con diametro longitudinale massimo di circa 9 cm x 4 sul piano trasverso, policiclico, a livello della doccia costo-vertebrale destra in esiti di precedente intervento chirurgico,sino alla catenella ed esteso al profilo pleurico.
Si riconosce una ulteriore nodulazione di 30 x 22 mm in paracardiaca destra a livello delle porzioni relatve al segmento mediale del lobo medio. Tali reperti non erano riscontrabili nella precedente indagine e sono attribuibili a secondarismi. Del tutto invariata la micronodulazione precedentemente segnalata al LIS. Non linfoadenomegalie in mediastino e nei cavi ascellari, alcuni linfonodi infracentrimetrici al Barety. Del tutto invariati i restanti reperti.”
Conclusioni: lesioni secondarie di malattia. (Trascrizione integra della Tac)
Siamo stati convocati dal medico che ci ha proposto un intervento immediato anticipandoci che questa volta sarà necessaria la chemioterapia.
Noi ci domandiamo se è possibile che nel giro di sei mesi possa succedere tutto questo. Purtroppo devo aggiungere un particolare che mio marito inizialmente aveva smesso di fumare ma cammin facendo ha ripreso.
Che rischi corre? Lui è convinto di non potercela fare.
Ringraziando anticipatamente per l’attenzione porgiamo cordiali saluti.
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Gentile utente
purtroppo l'evoluzioine di certe malattie è imprevedibile e succede che malattie inizialmente ad andamento benigno poi virano verso un atteggiamento più aggressivo.
purtroppo l'evoluzioine di certe malattie è imprevedibile e succede che malattie inizialmente ad andamento benigno poi virano verso un atteggiamento più aggressivo.
Dr. Francesco Inzirillo
- Ospedale "Morelli" - Sondalo
- Istituto Clinico Humanitas - Milano
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 31/05/2011.
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