Una ulcera duodenale
è la seconda volta che mi rivolgo ad un vostro consulto. Premetto di non sapere da che cosa sono affetto dopo aver effettuato diverse indagini diagnostiche mi è stato detto di fermarmi e magari di effettuare nuove analisi del sangue per verificare eventuali tassi infiammatori. fin da piccolo mi è stato detto che soffrivo di dolori intercostali e a volte, almeno in due occasioni, sono finito al pronto soccorso per elettrocardiogramma risultato sempre negativo. Dolori che si localizzano alla sinistra del torace, a volte alla mano sinistra e dietro la schiena. Quelli più “stressanti” si evidenziano però sopra, a sx e a dx della mammella sx. Ho avuto una ulcera duodenale e esofagite da reflusso che a volte si fa risentire con principi di acidità. Non potendo così prendere anti infiammatori (che sono stati causa di ulcera) mi affido a medicinali del tipo efferalgan e a volte a punture di voltaren per sopperire a dolori causati da ernia discale. Negli ultimi tempi, forse quasi un anno, i dolori intercostali sono tornati alla carica anche in maniera aggressiva e a quel punto per non viaggiare con la testa ho deciso di sottopormi a varie visite. Prima elettrocardiogramma e ecocardiogramma, tutto nella norma. Il cardiologo alla sola descrizione dei sintomi mi ha detto che si trattava di dolori intercostali che dovevo iniziare a conoscere vista la frequenza. Poi rx torace frontale e laterale sinistro (dove si evidenziano dolori) e anche in questo caso tutto nella norma con “nulla da segnalare”. Ultimamente ai dolori si è associato (ma forse l'ho sempre avuto in quanto in buon sovrappeso) un rigonfiamento del seno sinistro, zona dove intorno si evidenziano i cosiddetti dolori "intercostali". a quel punto il medico di base alla palpazione non ha riscontrato nulla ma mi ha consigliato ecografia mammaria e anche in questo caso l'esito è stato negativo se non, per come recita il referto, modesta formazione ghiandolare lato sx (sempre dove si evidenziano dolori). Ecografia effettuata dal primario del reparto il quale mi ha riferito di non aver riscontrato nulla di strano che possa essere riconducibile ai dolori sopraelencati consigliandomi magari di effettuare nuovamente analisi del sangue per verificare eventuali tassi infiammatori e di non poter ricondurre i dolori alla formazione ghiandolare che è apparsa modesta e senza indicazioni di indagini più approfondite. Ho chiesto se fosse il caso di effettuare anche risonanza magnetica ma mi è stato risposto che non c'era nessuna indicazione dopo tutti gli esami effettuati con esiti negativi. Da dire anche che prima delle analisi elencate mi ero rivolto anche al mio gastroenterologo per una eventuale endoscopia digestiva di controllo ma dopo avermi visitato non ha riscontrato elementi per eseguirla dicendomi che i sintomi da me elencati non sarebbero collegati alle patologie da lui trattate. Durante l’ecografia mammaria sono stati controllati anche la milza e il rene sinistro e anche in questo caso tutto nella norma. La domanda che vi rivolgo è semplice, di che cosa potrebbe ancora trattarsi e che tipo di indagini possono compiere. Sono fumatore e mi balena l'idea che potrebbe trattarsi del polmone sinistro anche se oltre ai dolori non riscontro grandi elementi in proposito. Piccola tosse sporadica e catarro frutto delle probabili quasi 15 sigarette al giorno. grazie per l'attenzione. I dolori sono presenti cambiando sede ormai quasi tutti i giorni, sono stato sempre definito “ipocondriaco” e “accusatore” di dolori psicosomatici in quanto fin da piccolo alle prese con coliti spastiche. Ma anche in questo ambito il primario di radiologia ritiene che i dolori intercostali non possano essere riconducibile allo stato che mi è stato riconosciuto da tempo. Negli ultimi tempi forse a causa di una cura aggressiva per lo stomaco ho avuto anche rush cutanei, sottoposto a visita mi è stata riscontrata aria lato sx intestino con colite che solo negli ultimi tempi è scomparsa. Potrebbe questa condizione essere riconducibile ai dolori sternali oppure può essere causa di stomaco in quanto alle prese quotidianamente con molta aria intestinale e proveniente dallo stomaco stesso.
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Guardi, provo a risponderle io perché non penso che il chirurgo toracico non sia il più adatto. Lei ha scritto una lunga lettera in cui si dice preoccupato. Le garantisco che se lei fosse davvero preoccupato smetterebbe ora, in questo istante, di fumare. Lei invece chiede conferma che i suoi dolori non siano nulla di particolare per continuare a fumare. Le garantisco che i suoi dolori non hanno niente a che vedere ore ora col cuore. Ovviamente...per ora. Cordialità.
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 11/09/2010.
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