Simpatectomia per iperidrosi

Egregi dottori, ho 28 anni e da sempre soffro di iperidrosi palmare, facciale, plantare e ultimamente anche a livello del pube in un crescendo continuo nel corso degli anni e nell'aumento della mia vita sociale.

Come ogni persona affetta da questi sintomi, ho provato di tutto, creme, calmanti, psicologi etc etc etc spendendo anche importanti cifre tra dermatologi ed altri specialisti.

Finalmente qualche mese fa ho fatto un consulto con un medico di Catania per l'intervento di simpatectomia.

Mi è stato detto che dovrò attendere mesi prima di trovare uno spazio per le mie esigenze visto che in quel reparto le patologie sono molto più gravi ed urgenti delle mie mani sudate, ma sono rimasto un po' perplesso riguardo al metodo che mi è stato descritto. Ovviamente, mi sono ampiamente documentato sulla tecnica di simpatectomia del caso, e mi sono un po' straniato quando mi è stato detto che non useranno la clip ma faranno una recisione definitiva, che l'intervento sarà fatto in anestesia totale, che dovrò restare in ospedale 2 giorni e che la parte recisa verrà comunque mandata in laboratorio.

Mi chiedo, perchè tutto ciò quando in molte cliniche su internet addirittura si opera in day ospital, in anestesia locale e con la clip?

La scelta se recidere o mettere la clip non dovrebbe essere del paziente? Scegliere di recidere e non darmi la possibilità di tornare indietro qualora ad esempio ci fosse un'eccessiva sudorazione compensatoria, non dovrebbe essere una scelta giusta?

Ho fatto queste osservazioni e mi è stato risposto che comunque, la clip, recide il ganglio e lasciarlo è inutile, ma è vero?

Altra domanda, ma di recidere su t1 t2 t3 chi lo decide? Vanno fatte delle analisi pre-operatorie? Una visita clinica, con un semplice colloquio di 5 minuti si può stabilire? So che più alto è il taglio più è il rischio della compensazione, ma è anche vero che avendo tanti e tali punti di sudorazione un taglio troppo basso potrebbe essere inutile, come si fa in questi casi?

Chiedo a voi lumi ed eventualmente un indirizzo, un nome a cui rivolgermi per un altro consulto in luogo tra catania siracusa e ragusa in modo da capire meglio cosa e come fare.

Ringraziandovi per la cortese attenzione
Vi saluto Cordialmente.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13
Gentile utente
Comincio subito col fare una piccola premessa.
L'intervento consiste nell'entrare in cavità toracica ed agire sul nervo (poi parlerò della tecnica).
Anche se si tratta di un intervento banale, in ogni caso non è come togliere un unghia incarnita, in quanto per poter raggiungere il nervo bisogna far sgonfiare il polmone ed alla fine utilizzare un drenaggio per farlo rigonfiare. Io personalmente sveglio il paziente senza drenaggio in quanto utilizzo una tecnica intraoperatoria per far rigonfiare il polmone. Questo però mi constringe a controlli maggiori nel periodo post-operatorio. Tutto questo per dirle che la simpaticectomia è si l'intervento più banale della Chirurgia Toracica ma sicuramente non tanto banale da effettuarsi in anestesia locale. Sinceramente non so dove ha letto dell'anestesia locale ma tutti i colleghi che conosco, da Nord a Sud effettuano la simpaticectomia in anestesia generale e con una permanenza minima di due giorni (il giorno dell'intervento e la mattina successiva).
Per ciò che riguarda la scelta tecnica "clip contro sezione" ogni tecnica ha vantaggi e svantaggi a mio avviso a favore della sezione.
La clip determina una percentuale di insuccesso alta in quanto è sufficiente un minimo passaggio dell'impulso nervoso per vanificare il risultato. E' vero che il vantaggio della clip è la sua rimovibilità con ripristino della situazione di partenza ma ciò accade solo se la clip viene rimossa nel giro di qualche giorno.
Per mia esperienza e per esperienza di altri colleghi non ho mai visto una sudorazione compensatoria svilupparsi nel giro di pochi giorni. La sudorazione compensatoria soprattutto quella importante si verifica molto tempo dopo quando anche la rimozione della clip potrebbe essere inutile (la clip comprime il nervo e ne determina una ischemia).
Chiaramente la scelta del tipo di intervento spetta al paziente che deve essere informato sui vantaggi e svantaggi delle varie tecniche.
La scelta sull'atezza della sezione o clippaggio spetta al medico in relazione al tipo di sudorazione.
In linea generale per la sudorazione palmare ed ascellare è sufficiente la sezione T3-T4. Per risolvere il problema del volto bisogna salire più sù (T2-T3 o anche T1)

Dr. Francesco Inzirillo
- Ospedale "Morelli" - Sondalo
- Istituto Clinico Humanitas - Milano

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta precisa e attenta. Evito di pubblicare i link della clinica del Nord Italia che promette controllo, intervento e dimissioni in giornata sponsorizzando la cosa come banalissima tanto da arrivare con un volo in mattinata e tornare a casa con lo stesso volo in serata.

Ora che mi ha dato queste notizie mi approccio all'intervento con maggiore serenità ma, sperando di non approfittare, le chiedo alcune altre cose:
Mi ha descritto il tutto in riferimento a palmare e ascellare non riferendosi alla plantare. Ho letto che l'intervento per la plantare è al livello del bacino, è corretto? Si fa tutto nello stesso intervento o sono due momenti che vanno eseguiti in modo del tutto separato?

Poi sempre su internet ho letto di medici che preferiscono fare due interventi, lato sinistro - lato destro a distanza di un mese perchè spesso il problema si ridimensiona tanto da essere considerato risolto con una sola sezione, potrebbe essere una strada da perseguire?
Significherebbe questo un doppio intervento, con doppi "rischi"?

Ringraziandola ancora
Distinti Saluti
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13
Purtroppo l'iperidrosi plantare non si tratta in quanto l'intervento, per via addominale, sarebbe molto più complicato rispetto a quello toracico.
Non c'è nessun motivo di effettuare due interventi a distanza di tempo se non economico!
la simpaticectomia di un lato risolve il problema solo da quel lato!
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio di vero cuore e, sperando di risolvere il mio problema definitivamente dopo anni di tentativi a vuoto, le auguro buon lavoro