Addensamento parenchimale disomogeneo e formazione linfonodale
Gent.mi,
sottopongo alla vostra cortese attenzione l'esito di una TAC al torace eseguita con mdc.
Il referto di mia madre, 75 anni, mi è stato dettato telefonicamente da mia sorella quindi vogliate perdonarmi per gli eventuali grossolani errori:
In corrispondenza dei segmenti superiori antero e latero basale dell id si reperta Area di addensamento focale disomogenea che a manicotto circonda il bronco lombare inferiore e il suo corrispondente ramo segmentario estendendosi a contatto con la pleura parietale in assenza di sicuri piani di clivaggio. Focale addensamento si rileva altresì in corrispondenza del segmento postero basale e omolaterale che associa distorsione bronchiale versamento pleurico e risalita dell'emidiaframma per verosimili fenomeni astrattivi.
La valutazione contrattografica evidenzia ce disomogeneo con presenza di aree colliquative necrotiche eccentriche.
Non evidenzia eventuali lesioni focali a carico del restante parenchima a destra e lateralmente.
Il refento anche alla luce della prolungata terapia antibiotica riferita dal paziente appare compatibile con processo eteroformativo e meritevole di valutazione in ambito specialistico.
Formazione linfonodale delle dimensioni massime di 1.3cm in corrispondenza della loggia di barety e 1.5 cm in sede sottocarenale.
Granulia linfonodale in corrispondenza della finestra aorto polmonare in corrispondenza del parenchima epatico in area con alterata densità massima di 1.6cm in sede sottoglissoniana in prossimità del legamento rotondo...
Valori Elevati
Ca15.3=105
CAE=36,3
Ves=70
Fibrinogeno=518
D.Dimero=748
Prenotata broncoscopia
Dottori: sono molto preoccupato per mia Madre. Cosa potrebbe essere?
Mario
sottopongo alla vostra cortese attenzione l'esito di una TAC al torace eseguita con mdc.
Il referto di mia madre, 75 anni, mi è stato dettato telefonicamente da mia sorella quindi vogliate perdonarmi per gli eventuali grossolani errori:
In corrispondenza dei segmenti superiori antero e latero basale dell id si reperta Area di addensamento focale disomogenea che a manicotto circonda il bronco lombare inferiore e il suo corrispondente ramo segmentario estendendosi a contatto con la pleura parietale in assenza di sicuri piani di clivaggio. Focale addensamento si rileva altresì in corrispondenza del segmento postero basale e omolaterale che associa distorsione bronchiale versamento pleurico e risalita dell'emidiaframma per verosimili fenomeni astrattivi.
La valutazione contrattografica evidenzia ce disomogeneo con presenza di aree colliquative necrotiche eccentriche.
Non evidenzia eventuali lesioni focali a carico del restante parenchima a destra e lateralmente.
Il refento anche alla luce della prolungata terapia antibiotica riferita dal paziente appare compatibile con processo eteroformativo e meritevole di valutazione in ambito specialistico.
Formazione linfonodale delle dimensioni massime di 1.3cm in corrispondenza della loggia di barety e 1.5 cm in sede sottocarenale.
Granulia linfonodale in corrispondenza della finestra aorto polmonare in corrispondenza del parenchima epatico in area con alterata densità massima di 1.6cm in sede sottoglissoniana in prossimità del legamento rotondo...
Valori Elevati
Ca15.3=105
CAE=36,3
Ves=70
Fibrinogeno=518
D.Dimero=748
Prenotata broncoscopia
Dottori: sono molto preoccupato per mia Madre. Cosa potrebbe essere?
Mario
[#1]
Buongiorno,
nonostante gli errori di battitura, quello che si può evincere da un referto di questo tipo, unito all'innalzamento dei marcatori tumorali, è che sua madre necessita di accertamenti in ambito specialistico nel sospetto che possa trattarsi di un "processo eteroformativo" a livello polmonare, ovvero di una neoplasia. Gli esami che dovrà eseguire prevederanno sicuramente, sia degli esami con intento di arrivare ad una diagnosi (broncoscopia), sia degli ulteriori esami (da valutarsi da parte dei colleghi) per determinare l'estensione della malattia.
Questi esami sono necessari per poter stabilire le cure più adatte per sua madre.
Al momento non si possono ipotizzare nè la prognosi,nè il tipo di trattamento necessario.
Cordiali saluti.
nonostante gli errori di battitura, quello che si può evincere da un referto di questo tipo, unito all'innalzamento dei marcatori tumorali, è che sua madre necessita di accertamenti in ambito specialistico nel sospetto che possa trattarsi di un "processo eteroformativo" a livello polmonare, ovvero di una neoplasia. Gli esami che dovrà eseguire prevederanno sicuramente, sia degli esami con intento di arrivare ad una diagnosi (broncoscopia), sia degli ulteriori esami (da valutarsi da parte dei colleghi) per determinare l'estensione della malattia.
Questi esami sono necessari per poter stabilire le cure più adatte per sua madre.
Al momento non si possono ipotizzare nè la prognosi,nè il tipo di trattamento necessario.
Cordiali saluti.
Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home
[#3]
Utente
Gent.mo Dottore,
per una migliore valutazione/consiglio
questa è la parte finale mancante al referto della Tac sopracitata seguita dall'esame Fibrobroncoscopico:
...formazione di aspetto calcifico, delle dimensioni max di 1 cm, si reperta in corrispondenza del VI segmento epatico.
Incremento volumetrico del surrene di destra che appare caratterizzato da CE disomogeneo come per processo eteroformativo. Morfovolumetricamente nella norma il surrene di sinistra.
Esiti di mastectomia (anno 1973) a destra.
ESAME Fibrobroncoscopico
Lavaggio bronchiale – biopsia bronchiale
Referto: faringe, laringe e corde vocali normali, trachea in asse, con normale disegno cartilagineo e mucosa normoemica. Carena sottile, in asse, mobile con versanti liberi. Nulla da segnalare a carico dell’emisistema bronchiale sin esplorato fino ai rami di 5°. A dx normale appare il bronco lobare superiore. L’intermedio appare ruotato in senso antiorario, con restringimento sensibile del bronco lobare medio, comunque eplorabile e pressoché completa chiusura del bronco lobare inferiore, con formazione vegetante a larga base d’impianto sul versante laterale dx(foto). Si eseguono numerose biopsie della mucosa e successivo lavaggio endoluminale. Si invia il materiale recuperato per gli esami cito ed istologico.
Cordiali saluti
per una migliore valutazione/consiglio
questa è la parte finale mancante al referto della Tac sopracitata seguita dall'esame Fibrobroncoscopico:
...formazione di aspetto calcifico, delle dimensioni max di 1 cm, si reperta in corrispondenza del VI segmento epatico.
Incremento volumetrico del surrene di destra che appare caratterizzato da CE disomogeneo come per processo eteroformativo. Morfovolumetricamente nella norma il surrene di sinistra.
Esiti di mastectomia (anno 1973) a destra.
ESAME Fibrobroncoscopico
Lavaggio bronchiale – biopsia bronchiale
Referto: faringe, laringe e corde vocali normali, trachea in asse, con normale disegno cartilagineo e mucosa normoemica. Carena sottile, in asse, mobile con versanti liberi. Nulla da segnalare a carico dell’emisistema bronchiale sin esplorato fino ai rami di 5°. A dx normale appare il bronco lobare superiore. L’intermedio appare ruotato in senso antiorario, con restringimento sensibile del bronco lobare medio, comunque eplorabile e pressoché completa chiusura del bronco lobare inferiore, con formazione vegetante a larga base d’impianto sul versante laterale dx(foto). Si eseguono numerose biopsie della mucosa e successivo lavaggio endoluminale. Si invia il materiale recuperato per gli esami cito ed istologico.
Cordiali saluti
[#4]
Buonasera,
i dati in più sembrerebbero confermare l'ipotesi della mia precedente risposta.
Occorre comunque attendere l'esito dell'esame istologico in corso; potrebbe esserci inoltre l'indicazione a completare la stadiazione con una PET Total-body.
Rimango a vostra disposizione per ogni necessità o chiarimento.
Cordiali saluti,
i dati in più sembrerebbero confermare l'ipotesi della mia precedente risposta.
Occorre comunque attendere l'esito dell'esame istologico in corso; potrebbe esserci inoltre l'indicazione a completare la stadiazione con una PET Total-body.
Rimango a vostra disposizione per ogni necessità o chiarimento.
Cordiali saluti,
[#5]
Utente
Buonasera Dottore,
come da Lei ipotizzato gli accertamenti della broncoscopia hanno dato i seguenti esiti:
esame citologico
"si repertano cellule neoplastiche che depongono per carcinoma epidermoidale"
esame istologico
"frammenti di mucosa bronchiale sede di carcinoma epidermoidale infiltrante"
L'oncologo che la sta seguendo ha stabilito che per ora non è operabile. Mercoledì inizierà un ciclo di chemio.
Secondo Lei, oltre al protocollo stabilito, potrebbe essere efficace anche associare a questa altre terapie tipo l'ipertermia? Secondo la sua esperienza, per tale neoplasia, ha qualche consiglio da darci?
Ringraziandola anticipatamente Le porgo i miei
Cordiali Saluti
come da Lei ipotizzato gli accertamenti della broncoscopia hanno dato i seguenti esiti:
esame citologico
"si repertano cellule neoplastiche che depongono per carcinoma epidermoidale"
esame istologico
"frammenti di mucosa bronchiale sede di carcinoma epidermoidale infiltrante"
L'oncologo che la sta seguendo ha stabilito che per ora non è operabile. Mercoledì inizierà un ciclo di chemio.
Secondo Lei, oltre al protocollo stabilito, potrebbe essere efficace anche associare a questa altre terapie tipo l'ipertermia? Secondo la sua esperienza, per tale neoplasia, ha qualche consiglio da darci?
Ringraziandola anticipatamente Le porgo i miei
Cordiali Saluti
[#6]
Buongiorno,
La neoplasia che ha sua madre è del tipo "non a piccole cellule" e la presenza dei linfonodi in loggia di Barety e sottocarenale è compatibile con un coinvolgimento mediastinico della malattia (anche se questo andrebbe confermato con un esame PET Total-body o bioptico - per caso l'esame citologico eseguito durante la broncoscopia è stato eseguito sui linfonodi ? Qualora la risposta sia affermativa ci sarebbe già la conferma del coinvolgimento linfonodale).
Qualora la malattia sia inquadrabile come una neoplasia polmonare non a piccole cellule e con coinvolgimento linfonodale mediastinico, concorderei pienamente con l'indicazione alla chemioterapia formulata dai colleghi, e in questa fase non assocerei ulteriori terapie rimandando ad una rivalutazione TAC da effettuarsi una volta completati 2 o 3 cicli.
Rimango a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
La neoplasia che ha sua madre è del tipo "non a piccole cellule" e la presenza dei linfonodi in loggia di Barety e sottocarenale è compatibile con un coinvolgimento mediastinico della malattia (anche se questo andrebbe confermato con un esame PET Total-body o bioptico - per caso l'esame citologico eseguito durante la broncoscopia è stato eseguito sui linfonodi ? Qualora la risposta sia affermativa ci sarebbe già la conferma del coinvolgimento linfonodale).
Qualora la malattia sia inquadrabile come una neoplasia polmonare non a piccole cellule e con coinvolgimento linfonodale mediastinico, concorderei pienamente con l'indicazione alla chemioterapia formulata dai colleghi, e in questa fase non assocerei ulteriori terapie rimandando ad una rivalutazione TAC da effettuarsi una volta completati 2 o 3 cicli.
Rimango a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
[#7]
Utente
Gent.mo Dottore,
innanzitutto buon anno
Volevo chiederle, non per mettere in discussione la relazione finale che segue, ma solo per le Sue eventuali osservazioni, consigli o eventuali terapie.
Relazione Clinica
...in considerazione delle condizioni generali e dell'età viene iniziato un trattamento monochemioterapico con vinorelbina e.v. gg 1, 8 ogni 21 di cui la paziente ha effettuato 4 somministrazioni.
Fine novembre viene effettuato un controllo TAC TB che evidenzia un rimaneggiamento morfostrutturale della lesione polmonare precedentemente descritta che circonda a manicotto il bronco lobare inferiore e si estende ad infiltrare la pleura parietale; occupazione completa del recesso pleurico posteriore; aumento volumetrico delle linfoadenopatie mediastiniche.
Negli ultimi tempi è stato evidenziato un progressivo scadimento delle condizioni generali con intensia astenia e calo ponderale.
In considerazione del quadro clinico non si ritiene opportuno continuare con un trattamento chemioterapico che potrebbe risultare in una tossicità eccessiva rispetto all'ipotetico beneficio preventivato. Per tale motivo, si ritene necessario attivare un supporto palliativo di tipo domiciliare.
Cordiali Saluti
innanzitutto buon anno
Volevo chiederle, non per mettere in discussione la relazione finale che segue, ma solo per le Sue eventuali osservazioni, consigli o eventuali terapie.
Relazione Clinica
...in considerazione delle condizioni generali e dell'età viene iniziato un trattamento monochemioterapico con vinorelbina e.v. gg 1, 8 ogni 21 di cui la paziente ha effettuato 4 somministrazioni.
Fine novembre viene effettuato un controllo TAC TB che evidenzia un rimaneggiamento morfostrutturale della lesione polmonare precedentemente descritta che circonda a manicotto il bronco lobare inferiore e si estende ad infiltrare la pleura parietale; occupazione completa del recesso pleurico posteriore; aumento volumetrico delle linfoadenopatie mediastiniche.
Negli ultimi tempi è stato evidenziato un progressivo scadimento delle condizioni generali con intensia astenia e calo ponderale.
In considerazione del quadro clinico non si ritiene opportuno continuare con un trattamento chemioterapico che potrebbe risultare in una tossicità eccessiva rispetto all'ipotetico beneficio preventivato. Per tale motivo, si ritene necessario attivare un supporto palliativo di tipo domiciliare.
Cordiali Saluti
[#8]
Buonasera,
vedo dal referto che ha allegato che la mono-chemioterapia effettuata da sua madre non ha dato risposta sulla massa, ma sembrerebbe che ci sia stata addirittura una progressione di malattia: se le cose stanno effettivamente così il percorso di assistenza domiciliare che vi è stato suggerito sembra effettivamente la soluzione più razionale. Tuttavia, potrebbe essere richiesto un secondo parere oncologico (presso altro centro, a Roma ce ne sono diversi) prima di escludere totalmente la possibilità di un ulteriore trattamento e di affidare la paziente alle cure palliative.
Cordiali saluti.
vedo dal referto che ha allegato che la mono-chemioterapia effettuata da sua madre non ha dato risposta sulla massa, ma sembrerebbe che ci sia stata addirittura una progressione di malattia: se le cose stanno effettivamente così il percorso di assistenza domiciliare che vi è stato suggerito sembra effettivamente la soluzione più razionale. Tuttavia, potrebbe essere richiesto un secondo parere oncologico (presso altro centro, a Roma ce ne sono diversi) prima di escludere totalmente la possibilità di un ulteriore trattamento e di affidare la paziente alle cure palliative.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 20.5k visite dal 30/09/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cure palliative
Cosa sono le cure palliative? Una raccolta di video-pillole sui farmaci palliativi e la cura del dolore nei malati terminali.