Il primo episodio

Salve,

sono un ragazzo di 24 anni. Nel mese di agosto ho avuto il primo episodio di pneumotorace al polmone sinistro (polmone completamente collassato) trattato d'urgenza con drenaggio in aspirazione per 5 giorni; il sesto giorno il drenaggio è stato chiuso, sono stato sottoposto a rx torace che evidenziava la riespansione del polmone.
Dopo 15 giorni dalla dimissione ho avuto una recidiva allo stesso polmone. Vengo ricoverato nuovamente e mi viene proposto l'intervento in VATS uniportale con resezione atipica e brusching pleurico. Dopo 3 giorni vengo sottoposto all'intervento.
Subito dopo l'intervento si evidenzia una perdita d'aria. Il chirurgo non si spiega da dove venga, quindi il giorno successivo mi tolgono le fasciature e tentano di capire se il problema nasca da una perdita a livello del taglio in cui è inserito il tubo del drenaggio. Il giorno dopo non si evidenziano più perdite di aria, quindi il drenaggio viene chiuso, vengo sottoposto ad un rx toracico in cui si evidenzia la riespansione del polmone quindi vengo dimesso e mi danno un appuntamento per un controllo con rx toracico 7 giorni dopo. Alla rx toracico si evidenzia aria localizzata nella parte laterale della gabbia toracica (dove mi è stata praticata l'operazione). Il chirurgo, di nuovo, non si spiega se sia dovuto ad una terza recidiva o ad una perdita delle graph interne dovute ad un difetto della cucitrice o una perdita avvenuta nel momento in cui mi è stato tolto il drenaggio. Concordiamo un rx toracico 7 giorni dopo in cui si evidenzia un quasi totale riassorbimento dell'aria.
Siamo arrivati ad oggi...

Le domande che volevo porvi sono:

- tra 9 giorni il chirurgo mi ha preso un appuntamento per una TAC. Sotto mia esplicita domanda sullo scopo della TAC il chirurgo mi ha risposto che viene fatta non per controllare il polmone operato ma per controllare la presenza di bolle nel polmone controlaterale. La mia domanda è la seguente: che probabilità ho di avere lo stesso problema nel polmone controlaterale? (perchè se le probabilità sono equivalenti alla popolazione generale non ha senso sottopormi ad ulteriori raggi; anche perchè sapere di avere lo stesso problema al polmone controlaterale è psicologicamente debilitante e sicuramente non mi porterebbe a prendere in considerazione di operarmi nuovamente. Inoltre la TAC ad alta risoluzione evidenzia bolle superiori a 0,5 mm e non quelle al di sotto, per cui se questo esame non evidenzia bolle questo non vuol dire che non ci siano e che non sono a rischio. Quindi... meglio vivere nella convinzione di stare bene!!).

- dall'operazione sono passati circa 20 giorni ed ancora ho dei dolori interni a livello clavicolare e dei fastidiosi rumori in inspirazione, soprattutto se sono sdraiato (come se ci fosse ancora aria) in corrispondenza del taglio operatorio. Sono fastidi dovuti all'operazione che piano piano andranno via o questi fastidi me li porterò dietro per molto tempo?
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Dr. Paolo Scanagatta Chirurgo toracico, Chirurgo pediatrico 1.1k 59
Buonasera,

le mie risposte alle sue domande sono:

- percentuale bassa (7-10%) simile a quella della popolazione generale --> sono perfettamente d'accordo con la sua idea, io (come altri chirurghi toracici) non consiglio mai di eseguire una TC torace esattamente per i motivi che lei ha riportato... penso di averlo già scritto in questo sito in risposta a qualche altro utente.

- i sintomi da lei riportati sono ancora compatibili con la recente chirurgia e la mancata completa riespansione del polmone; questi sintomi andranno via gradualmente (l'ordine temporale di grandezza è di circa un mese per i rumori, un paio di mesi per i dolori).

Rimango a sua disposizione per ulteriori necessità o chiarimenti.

Cordiali saluti.

Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home

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Utente
Utente
Grazie mille per la sua disponibilità.

Cordiali saluti.
[#3]
Utente
Utente
Buonasera,

dopo diversi pareri contrastanti torno a chiederle se c'è la necessità di una Tc torace dopo circa 20 giorni dall'intervento in VATS con resezione atipica dell'apice polmonare sinistro e brusching pleurico.

A prescindere dalle "complicanze" esposte sopra (perdita "inspiegabile" d'aria subito dopo l'uscita dalla sala operatoria e presenza di aria "inspiegabile" una settimana dopo l'estrazione del drenaggio), dai raggi effettuati qualche giorno fa emerge una minima presenza d'aria destinata, a parere del medico, a essere riassorbita in qualche giorno.

Ho parlato con il mio medico di base e gli ho esposto tutta la situazione e i miei dubbi sul fatto di effettuare o meno una Tc torace e sulla sua utilità nel mio caso specifico. Ma ha avanzato le sue motivazioni per tentare di convincermi sull'utilità dell'esame...non ne sono ancora convinto.

La mie domande sono:

1. In questa circostanza cosa potrebbe evidenziare la Tc in più rispetto ad un Rx torace? Potrebbe essere utile nel mio caso?

2. E' un esame "di protocollo" in alcuni ospedali o è utile per valutare l'esito dell'intervento chirurgico?

Cordiali Saluti.
[#4]
Dr. Paolo Scanagatta Chirurgo toracico, Chirurgo pediatrico 1.1k 59
Buonasera,

Non potendo entrare nel suo caso specifico, le ribadisco che la TC torace NON è un esame di routine dopo 20 giorni da un intervento di resezione atipica e pleurodesi chirurgica.
Per rispondere alla sua domanda, grazie al suo sviluppo "in tre dimensioni", tale esame può evidenziare l'aria residua in maniera migliore rispetto ad una radiografia del torace (anche se, come le è stato giustamente detto, questa aria "pneumotorace chiuso", è in genere destinata ad essere riassorbita).

Inoltre non è particolarmente utile per valutare l'esito dell'intervento eseguito, visto che una radiografia del torace riesce a fornire abbastanza informazioni esponendo il paziente ad un ventesimo delle radiazioni ionizzanti fornite da questo esame (infatti se lei avesse uno pneumotorace significativo si vedrebbe su una radiografia standard).
Le aderenze pleuriche non si vedono nè sulla radiografia, nè sulla TAC.
In generale tenga presente che tale esame è sconsigliato dalla maggior parte dei chirurghi toracici a livello internazionale (per l'esposizione alle radiazioni e per il fatto che anche trovando delle bolle a livello del polmone controlaterale NON VI E' INDICAZIONE CHIRURGICA), in alcuni paesi con raccomandazioni esplicite.

Confermo e ribadisco quanto scritto nel precedente post, aggiungendo che i pazienti operati di pneumotorace nel mio centro, ma anche in altri centri - ad esempio presso i centri di Verona e di Padova, eseguono come unico controllo una radiografia del torace a 20 giorni/un mese dall'intervento chirurgico, seguita da una visita ambulatoriale.

Eseguita questa visita NON SONO PREVISTI ULTERIORI CONTROLLI A DISTANZA.

Cordiali saluti,