Intervento chirurgico ginecomastia
Salve, sono un ragazzo di 26 anni con fisico asciutto, piuttosto atletico.
Da 3 mesi circa sotto entrambi i capezzoli sono insorti dei noduli dolenti che sembrano aumentare progressivamente in dimensioni.
Il mese scorso feci una visita dall’andrologo (il quale ha richiesto un quadro ormonale) e un’eco mammaria e testicolare.
L’ecografia testicolare è risultata normale (solo un varicocele di terzo grado) e alla mammografia è risultata una ginecomastia vera di grado lieve.
La mia alimentazione è normale, non assumo farmaci o integratori vari.
Gli esami ormonali (estradiolo, testosterone, prolattina, fsh, lh e shbg) sono risultati perfettamente nella norma (testosterone a 1050 ng/dL, sempre nella norma ma l’andrologo mi ha prescritto un’ecografia addominale completa per sicurezza).
La ginecomastia è quindi idiopatica e l’andrologo mi ha prescritto una cura con tamoxifene che per adesso sto facendo da un mese ma senza evidenti risultati.
Sono sempre stato magro e con una buona massa muscolare per costituzione, quindi ho sempre indossato abiti della mia misura anche per mostrare le forme e questa improvvisa insorgenza a 26 anni di capezzoli sporgenti mi crea un profondo disagio psicologico, adesso indosso abiti larghi o di una taglia in più e non vado in spiaggia per imbarazzo.
La mia domanda era, siccome sto optando per un intervento chirurgico, possono rimanere cicatrici visibili?
Considerando che il problema è all’esordio credo di no, inoltre non c’è adipe, la ginecomastia è di grado lieve, se dovessi andare incontro a un’operazione non rimarrebbero segni evidenti?
Non so se possa essere utile alla risposta ma ho i capezzoli piuttosto piccoli (prima della ginecomastia lo erano ancor di più)
Da 3 mesi circa sotto entrambi i capezzoli sono insorti dei noduli dolenti che sembrano aumentare progressivamente in dimensioni.
Il mese scorso feci una visita dall’andrologo (il quale ha richiesto un quadro ormonale) e un’eco mammaria e testicolare.
L’ecografia testicolare è risultata normale (solo un varicocele di terzo grado) e alla mammografia è risultata una ginecomastia vera di grado lieve.
La mia alimentazione è normale, non assumo farmaci o integratori vari.
Gli esami ormonali (estradiolo, testosterone, prolattina, fsh, lh e shbg) sono risultati perfettamente nella norma (testosterone a 1050 ng/dL, sempre nella norma ma l’andrologo mi ha prescritto un’ecografia addominale completa per sicurezza).
La ginecomastia è quindi idiopatica e l’andrologo mi ha prescritto una cura con tamoxifene che per adesso sto facendo da un mese ma senza evidenti risultati.
Sono sempre stato magro e con una buona massa muscolare per costituzione, quindi ho sempre indossato abiti della mia misura anche per mostrare le forme e questa improvvisa insorgenza a 26 anni di capezzoli sporgenti mi crea un profondo disagio psicologico, adesso indosso abiti larghi o di una taglia in più e non vado in spiaggia per imbarazzo.
La mia domanda era, siccome sto optando per un intervento chirurgico, possono rimanere cicatrici visibili?
Considerando che il problema è all’esordio credo di no, inoltre non c’è adipe, la ginecomastia è di grado lieve, se dovessi andare incontro a un’operazione non rimarrebbero segni evidenti?
Non so se possa essere utile alla risposta ma ho i capezzoli piuttosto piccoli (prima della ginecomastia lo erano ancor di più)
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Gentile utente,
la via chirurgica principale per asportare tessuto mammario nel bordo inferiore dell'areola e la cicatrice che residua è generalmente molto ben tollerata dai pazienti, anche perchè vedono il loro problema risolto. La qualità della cicatrice che ne residua dipende anche da fattori individuali, ovvero dalla risposta del singolo paziente. Tutti questi aspetti ed altri devono essere valutati bene dal chirurgo plastico in corso di visita.
Saluti
la via chirurgica principale per asportare tessuto mammario nel bordo inferiore dell'areola e la cicatrice che residua è generalmente molto ben tollerata dai pazienti, anche perchè vedono il loro problema risolto. La qualità della cicatrice che ne residua dipende anche da fattori individuali, ovvero dalla risposta del singolo paziente. Tutti questi aspetti ed altri devono essere valutati bene dal chirurgo plastico in corso di visita.
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 19/06/2023.
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