Rigenerazione ferite/cicatrici
Salve, ringraziandovi anticipatamente vorrei chiedervi quale tecniche innovative vengono utilizzate per la rigenerazione di ferite, anche profonde. Navigando su internet ho trovato molti casi in cui vengono utilizzate matrici extracellulari (sotto forma di polvere o fogli)che vengono inserite nelle ferite vive. Queste matrici, inserite nelle ferite, formano degli scaffold che permettono la normale guarigione delle stesse e prevengono la formazione di cicatrici laddove sono normalmente previste. Di seguito posto il sito internet di un azienda americana che si occupa proprio di questo:
www.acell.com Vi chiedo di darci un occhiata e di esprimere un parere in merito.
In ultimo vorrei chiedervi se in italia vengono utilizzate queste tecniche e se si dove.
Certo di esaustive risposte porgo cordiali saluti.
www.acell.com Vi chiedo di darci un occhiata e di esprimere un parere in merito.
In ultimo vorrei chiedervi se in italia vengono utilizzate queste tecniche e se si dove.
Certo di esaustive risposte porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
matrici per la sostituzione cutanea sono largamente utilizzate in chirurgia ricostruttiva post-oncologica e post-traumatica del tronco, dell’addome, degli arti, della mammella e del distretto testa-collo. La biointegrazione di tali matrici avviene in fasi distinte, molto simili alle fasi di guarigione delle ferite: imbibizione, migrazione di fibroblasti, neovascolarizzazione, rimodellamento e maturazione. Dopo una prima fase infiammatoria cellule autologhe (fibroblasti) ripopolano la scaffold tridimensionale di tali matrici depositando fibre della matrice extracellulare, "tessendo" un neotessuto riparativo. Tali rete tridimensionali sono ripopolate anche da cellule che andranno a formare i vasi sanguinei e linfatici. All'interfaccia tra innesto di matrici di sostituzione tissutale e margini della perdita di sostanza viene comunque a depositarsi del tessuto di granulazione che porterà alla formazione di tessuto cicatriziale.
In Italia tali tecniche ricostruttive sono largamente utilizzate in tutti i centri di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Numerose sono le matrici presenti sul mercato.
Cordiali saluti,
matrici per la sostituzione cutanea sono largamente utilizzate in chirurgia ricostruttiva post-oncologica e post-traumatica del tronco, dell’addome, degli arti, della mammella e del distretto testa-collo. La biointegrazione di tali matrici avviene in fasi distinte, molto simili alle fasi di guarigione delle ferite: imbibizione, migrazione di fibroblasti, neovascolarizzazione, rimodellamento e maturazione. Dopo una prima fase infiammatoria cellule autologhe (fibroblasti) ripopolano la scaffold tridimensionale di tali matrici depositando fibre della matrice extracellulare, "tessendo" un neotessuto riparativo. Tali rete tridimensionali sono ripopolate anche da cellule che andranno a formare i vasi sanguinei e linfatici. All'interfaccia tra innesto di matrici di sostituzione tissutale e margini della perdita di sostanza viene comunque a depositarsi del tessuto di granulazione che porterà alla formazione di tessuto cicatriziale.
In Italia tali tecniche ricostruttive sono largamente utilizzate in tutti i centri di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Numerose sono le matrici presenti sul mercato.
Cordiali saluti,
Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com
[#3]
Gentile utente,
il tessuto cicatriziale è il tessuto terminale delle fasi di riparazione tissutale. Matrice di rigenerazione tissutale portano alla formazione di tessuti diversi dal tessuto cicatriziale poichè le cellule che vanno a ripopolare lo scaffold sintetizzano e depositano una matrice extracellulare meglio strutturata e fibre più ordinate. Al di furi o allinterfaccia dello scaffold si forma comunque tessuto cicatriziale.
Cordiali saluti,
il tessuto cicatriziale è il tessuto terminale delle fasi di riparazione tissutale. Matrice di rigenerazione tissutale portano alla formazione di tessuti diversi dal tessuto cicatriziale poichè le cellule che vanno a ripopolare lo scaffold sintetizzano e depositano una matrice extracellulare meglio strutturata e fibre più ordinate. Al di furi o allinterfaccia dello scaffold si forma comunque tessuto cicatriziale.
Cordiali saluti,
[#5]
Il prodotto che lei cita è costtituito da una matrice extracellulare derivata da vescica di maiale come scaffold tridimensionale per la rigenerazione tissutale. La letteratura su tale matrice rigenerativa riporta buoni lavori su modelli in vivo e modelli animali (principalmente cani). Non sono a conoscenza della commercializzazione nè della pratica clinica di tale matrice in Italia. Nella pratica clinica utilizzo una matrice di rigenerazione dermica costituita da collagene bovino e glucosamminoglicani (condroitinsolfato) di squalo.
Cordiali saluti,
Cordiali saluti,
[#7]
gentile utente,
occorre valutare bene caso per caso senza alimentare false speranze...matrici cellulari, cute artificiale,cute di banca trovano largo impiego nella chirurgia ricostruttiva non in quella estetica...possono aiutare a chiudere ferite difficili ma il loro ruolo nella qualità cicatriziale residua è variabile da caso a caso e comunque è impossibile ottenere una qualità simile alla cute sana
cordialmente
occorre valutare bene caso per caso senza alimentare false speranze...matrici cellulari, cute artificiale,cute di banca trovano largo impiego nella chirurgia ricostruttiva non in quella estetica...possono aiutare a chiudere ferite difficili ma il loro ruolo nella qualità cicatriziale residua è variabile da caso a caso e comunque è impossibile ottenere una qualità simile alla cute sana
cordialmente
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.8k visite dal 13/05/2009.
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