Come curare la cicatrice di ustione di secondo grado sul palmo della mano?
Buongiorno, 8 giorni fa mi sono provocata un’ustione sul palmo della mano e tre dita con ceretta idrosolubile da sciogliere in microonde.
Il barattolo, di materiale troppo morbido, surriscaldato è diventato flessibile provocando la fuoriuscita di ceretta sulla mano e conseguente totale rovesciamento.
Ho messo immediatamente la mano sotto acqua corrente, ma non era abbastanza fresca da lenire il dolore, così ho usato acqua di frigo, perché il ghiaccio era troppo doloroso.
Sono stata visitata e medicata nel giro di 45 minuti con garze all’argento, imbevute di soluzione fisiologica, Brufen e morfina.
Ho medicato due volte al giorno con amuchina e sofargen, prima gel poi crema (il gel è migliore ma ne occorreva una quantità tale che ho deciso di comprare il tubo grosso di crema).
Al controllo dopo 4 giorni non mi hanno forato le vesciche perché si stavano riassorbendo spontaneamente.
Solo una sul dorso (pelle più sottile) durante la medicazione chirurgica si è rotta e butta del siero giallo da tre giorni.
A distanza di una settimana sono preoccupata perché il palmo è molto duro e totalmente insensibile, a parte delle fitte improvvise.
Vorrei sapere se è utile iniziare qualche terapia per agevolare l’ammorbidimento di questa lastra di cartone o cuoio che mi ritrovo e se credete che sia compromesso il tatto.
Vorrei allegare le immagini della situazione iniziale ed attuale, perché all’inizio era rossa con vesciche, mentre adesso è marrone, incartapecorita e mi è difficile distendere per la rigidità e la tensione ad allungare.
Inoltre ritenete sia utile continuare ancora con l’argento?
Grazie mille per l’interessamento.
Carmela
Il barattolo, di materiale troppo morbido, surriscaldato è diventato flessibile provocando la fuoriuscita di ceretta sulla mano e conseguente totale rovesciamento.
Ho messo immediatamente la mano sotto acqua corrente, ma non era abbastanza fresca da lenire il dolore, così ho usato acqua di frigo, perché il ghiaccio era troppo doloroso.
Sono stata visitata e medicata nel giro di 45 minuti con garze all’argento, imbevute di soluzione fisiologica, Brufen e morfina.
Ho medicato due volte al giorno con amuchina e sofargen, prima gel poi crema (il gel è migliore ma ne occorreva una quantità tale che ho deciso di comprare il tubo grosso di crema).
Al controllo dopo 4 giorni non mi hanno forato le vesciche perché si stavano riassorbendo spontaneamente.
Solo una sul dorso (pelle più sottile) durante la medicazione chirurgica si è rotta e butta del siero giallo da tre giorni.
A distanza di una settimana sono preoccupata perché il palmo è molto duro e totalmente insensibile, a parte delle fitte improvvise.
Vorrei sapere se è utile iniziare qualche terapia per agevolare l’ammorbidimento di questa lastra di cartone o cuoio che mi ritrovo e se credete che sia compromesso il tatto.
Vorrei allegare le immagini della situazione iniziale ed attuale, perché all’inizio era rossa con vesciche, mentre adesso è marrone, incartapecorita e mi è difficile distendere per la rigidità e la tensione ad allungare.
Inoltre ritenete sia utile continuare ancora con l’argento?
Grazie mille per l’interessamento.
Carmela
[#1]
gentile utente,
probabilmente è guarita. cioè al di sotto di quella cute più scura c'è la nuova cute
le indicazioni attuali sono di muovere la mano, applicare frequentemente una crema idratante e avere un pò di pazienza.
La neo-pelle avrà per qualche tempo un colore diverso rispetto alla cute sana
Per sicurezza e per presa in carico le consiglio una visita diretta presso uno specialista di chirurgia plastica della sua zona.
saluti
probabilmente è guarita. cioè al di sotto di quella cute più scura c'è la nuova cute
le indicazioni attuali sono di muovere la mano, applicare frequentemente una crema idratante e avere un pò di pazienza.
La neo-pelle avrà per qualche tempo un colore diverso rispetto alla cute sana
Per sicurezza e per presa in carico le consiglio una visita diretta presso uno specialista di chirurgia plastica della sua zona.
saluti
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
[#2]
Utente
Salve, grazie per la risposta celere. La sfrutto un altro po’: crede sia il caso di fare già a distanza di 8 giorni dall’incidente una visita specialistica? O quanto è il caso di aspettare?
Mi può dire quale crema idratante usare? Tipo lipikar o cicaplast possono andare, oppure qualcosa di più farmacologico? La ringrazio ancora per l’interessamento.
Mi può dire quale crema idratante usare? Tipo lipikar o cicaplast possono andare, oppure qualcosa di più farmacologico? La ringrazio ancora per l’interessamento.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 17/08/2020.
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