Cicatrice ipertrofica di protesi ginocchio (50 giorni) che tira e rende difficile la deambulazione

Ho fatto una protesi totale di ginocchio destro rinforzata (artrosi e grave valgismo) 50 giorni fa; con laccio emostatico.
Ho subito avuto problemi di ritenzione idrica alla gamba (di cui soffro già di mio, con insufficienza venosa), gonfiore, senso di tensione e pesantezza, anche al cavo popliteo, che passando i giorni non migliorano, anzi.
Ho eseguito due colordoppler, risultati negativi.
Per più di un mese ho messo calze elastiche.
L'ortopedico, che stimo molto per la sua grande esperienza, ai controlli è soddisfatto, il ginocchio era brutto, e mi dice che ci vuole pazienza.
In effetti lo piego ma con un senso quasi di rottura della cicatrice, che è stata fatta senza punti esterni ma con un filo sottocutaneo.
Ora è arrossata, calda, in rilievo, dura al tatto e dolorante.
In una zona a destra della cicatrice fino al ginocchio laterale non ho sensibilità.
Credo che sia ipertrofica.
La notte mi dà fastidio, non riesco a distendere la gamba e dormo poco.
Da pochi giorni dò mattina e sera Cicaplast b5, senza enormi risultati.
Applico ghiaccio 3 volte al giorno e al bisogno prendo antidolorifici ma giusto il minimo essendo ipersensibile ai farmaci.
Poichè questa pesantezza che sento e senso di costrizione mi fa camminare poco con un'andatura alterata e rigida ho dolore all'anca opposta che evidentemente sovraccarico (e che si prevede da tempo vada operata per sublussazione congenita), posso camminare poco e quindi e fino ad ora ho fatto iniezioni di calciparina (4000, una al giorno), che da domani sostituirò con Treparin per bocca, dato che da tempo mi dà del prurito all'addome dove la faccio.
Ho eseguito anche esami di sangue che hanno evidenziato VES a 31 (Val.
rif.
2-20), PCR a 0, 58 (meno di 1 valore di riferimento) fibrinogeno a 438 (val.
rif.
170-370).
Globuli bianchi e neutrofili nella norma.
Secondo l'ortopedico entro i due mesi dall'intervento sono valori normali e che mi devo sforzare di camminare.
Mi si dice che non reagisco bene ma le noie che ho sono obiettive.
Su suo consiglio dovevo cominciare una blanda fisioterapia in questo periodo ma molti studi sono chiusi per il coronavirus, per cui eseguo solo semplici movimenti che mi sono stati insegnati in ospedale.
Chiedo cortesemente se questo quadro fa pensare a problemi di cicatrice ed aderenze o ad altro e cosa si possa fare.
[#1]
Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.5k 65
Gentile utente,
ha subito intervento che presente molte difficoltà al recupero rapido compresa la cicatrice.
Ovviamente se si trattasse della cicatrice solamente non si alzerebbe la ves che è invece correlata al trauma chirurgico
Io le consiglierei l'utilizzo di silicone in cerotto 24 ore al di perchè permette un sicuro utilizzo durante la giornata
se invece è rossa la pelle intorno alla cicatrice necessita di controllo ortopedico urgente
saluti

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com

[#2]
Utente
Utente
la ringrazio della sua risposta e le chiederei se posso inviarle una fotografia della mia cicatrice e a quale mail, grazie
[#3]
Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.5k 65
Gentile utente
non possiamo fare consulti su immagini, perchè ci possono essere troppe variabili legate a luminosità, abilità di chi fa le foto etc
la cosa migliore è trovare, alla fine di questa emergenza, uno specialista di chirurgia plastica della sua zona
saluti
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