Dopo l'intervento di ptosi palpebrale
Salve Dottori,
sono una ragazza di 23 anni, la scorsa settimana ho fatto un intervento per correggere la mia ptosi palpebrale all'occhio destro il quale era più basso del sinistro di circa 2 mm, subito dopo l'intervento l'occhio era molto più aperto dell'altro e nn riusciva a chiudersi, in quel momento il mio terrore era che la correzione fosse stata esagerata ma nell'arco della stessa giornata e nei giorni seguenti la palpebra è calata; ieri ho tolto il punto, la palpebra è ancora un pò gonfia, un pò indolensita e nn si muove bene nè verso il basso nè verso l'alto tanto ke ora guardandomi allo specchio la vedo più bassa di quanto lo fosse prima dell'intervento. Mi chiedevo se fosse normale e se così fosse quanto tempo debba passare per vedere i risultati dell'intervento.
Vi ringrazio in anticipo.
Cordiali Saluti
sono una ragazza di 23 anni, la scorsa settimana ho fatto un intervento per correggere la mia ptosi palpebrale all'occhio destro il quale era più basso del sinistro di circa 2 mm, subito dopo l'intervento l'occhio era molto più aperto dell'altro e nn riusciva a chiudersi, in quel momento il mio terrore era che la correzione fosse stata esagerata ma nell'arco della stessa giornata e nei giorni seguenti la palpebra è calata; ieri ho tolto il punto, la palpebra è ancora un pò gonfia, un pò indolensita e nn si muove bene nè verso il basso nè verso l'alto tanto ke ora guardandomi allo specchio la vedo più bassa di quanto lo fosse prima dell'intervento. Mi chiedevo se fosse normale e se così fosse quanto tempo debba passare per vedere i risultati dell'intervento.
Vi ringrazio in anticipo.
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile ragazza,
non esiste un unico intervento per correggere la ptosi palpebrale e dal tipo di intervento dipende ovviamente il postoperatorio. Generalmente il risultato iniziale prevede una ipercorrezione che entro le prime settimane si assesta. Le consiglio il controllo dal suo chirurgo.
Saluti
Dott. Claudio Benrardi
www.claudiobernardi.it
non esiste un unico intervento per correggere la ptosi palpebrale e dal tipo di intervento dipende ovviamente il postoperatorio. Generalmente il risultato iniziale prevede una ipercorrezione che entro le prime settimane si assesta. Le consiglio il controllo dal suo chirurgo.
Saluti
Dott. Claudio Benrardi
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#4]
Gent.ma Sig.ra,
come Le è stato cercato di far comprendere l'intervento per la correzione della ptosi è diverso da quello "estetico" per migliorare la regione palpebrale. La ptosi è una patologia funzionale in cui si ha un cedimento della palpebra, dovuto ad una riduzione della contrazione dei muscoli deputati al sollevamento della palpebra. Le tecniche per migliorare tale condizione possono essere molteplici e dipendono dalla sua condizione originaria e dalla scelta del chirurgo. Da questo, come anche da fattori bioumorali del paziente stesso, dipendono i tempi di recupero, cioè i tempi necessari ad un raggiungimento del risultato finale.
Le consiglio, comunque, di rivolgersi al suo chirurgo perchè possa darLe le spiegazioni più idoneo al suo caso.
come Le è stato cercato di far comprendere l'intervento per la correzione della ptosi è diverso da quello "estetico" per migliorare la regione palpebrale. La ptosi è una patologia funzionale in cui si ha un cedimento della palpebra, dovuto ad una riduzione della contrazione dei muscoli deputati al sollevamento della palpebra. Le tecniche per migliorare tale condizione possono essere molteplici e dipendono dalla sua condizione originaria e dalla scelta del chirurgo. Da questo, come anche da fattori bioumorali del paziente stesso, dipendono i tempi di recupero, cioè i tempi necessari ad un raggiungimento del risultato finale.
Le consiglio, comunque, di rivolgersi al suo chirurgo perchè possa darLe le spiegazioni più idoneo al suo caso.
Distinti saluti
Dr. Giuseppe Liardo
www.giuseppeliardo.it
[#5]
Utente
Gentili Dottori,
ieri sono andata a fare il controllo dal chirurgo che mi ha fatto l'intervento e mi ha detto che l'abbassamento della palpebra può essere dovuto allo spostamento del punto interno che si occupava di tenere il muscolo accorciato e quindi giorno 30 aprile reinterviene.
Sono abbastanza preoccupata perchè il chirurgo non era sicuro del motivo per cui l'intervento non fosse andato bene quindi non vorrei sottopormi a un'ulteriore intervento rischiando di non avere nuovamente risultati.
Cordiali Salui
ieri sono andata a fare il controllo dal chirurgo che mi ha fatto l'intervento e mi ha detto che l'abbassamento della palpebra può essere dovuto allo spostamento del punto interno che si occupava di tenere il muscolo accorciato e quindi giorno 30 aprile reinterviene.
Sono abbastanza preoccupata perchè il chirurgo non era sicuro del motivo per cui l'intervento non fosse andato bene quindi non vorrei sottopormi a un'ulteriore intervento rischiando di non avere nuovamente risultati.
Cordiali Salui
[#6]
Gentile signora,
ammesso che ci sia una recidiva della ptosi credo che due mesi sia un periodo troppo breve per reintervenire, perchè i tessuti non sono ancora bene sgonfi.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
http://www.claudiobernardi.it
ammesso che ci sia una recidiva della ptosi credo che due mesi sia un periodo troppo breve per reintervenire, perchè i tessuti non sono ancora bene sgonfi.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
http://www.claudiobernardi.it
[#7]
Gent.ma Sig.ra,
oltre a concordare col collega Bernardi circa la posibilità di non avere ancora i tessuti "sgonfi" (consideri che talora potrebbero passare diversi mesi per avere un risultato ottimale), sarebbe oportuno conoscere quanto Le sia stato fatto (parlo tecnicamente) e che di branca sia lo specialista, giusto per avere una maggior chiarezza e consapevolezza di ciò che sia stato fatto.
oltre a concordare col collega Bernardi circa la posibilità di non avere ancora i tessuti "sgonfi" (consideri che talora potrebbero passare diversi mesi per avere un risultato ottimale), sarebbe oportuno conoscere quanto Le sia stato fatto (parlo tecnicamente) e che di branca sia lo specialista, giusto per avere una maggior chiarezza e consapevolezza di ciò che sia stato fatto.
[#8]
Utente
Io so solo dirLe che il Chirurgo è "Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica e Chirurgia della mano" e che con l'intervento mi ha levato un pò di pelle e ha accorciato il muscolo; inoltre quando sono andata a fare il controllo mi ha anche detto che mi aveva messo un punto internamente per tenere il muscolo accorciato. La mia preoccupazione sorge dal fatto che il giorno del controllo mi ha guardato per un pò gli occhi e non mi ha saputo spiegare il motivo del mancato risultato e infine mi ha detto che forse potrebbe essersi spostato questo punto e che reintervenendo mi farebbe un taglio più piccolo perchè non deve essere più rimossa altra pelle e mi metterebbe due punti interni per accorciare il muscolo in modo tale da evitare che col tempo si spostino.
[#9]
Utente
Salve dottori,
più di 2 settimane fa ho rifatto l'intervento (quello che consiste nell'accorciamento del muscolo elevatore) da un bravo oculoplastico ma anche questa volta la palpebra si è riabbassata stavolta dopo più tempo, circa due settimane. Il chirurgo mi aveva già detto che poteva succedere e che in quel caso l'unico intervento che potevo fare era quello di sospensione al muscolo frontale ma me l'ha sconsigliato perchè per aprire la palpebra dovrei usare i muscoli della fronte. Voi cosa mi consigliereste? Non è una buona soluzione?
Grazie
Distinti Saluti
più di 2 settimane fa ho rifatto l'intervento (quello che consiste nell'accorciamento del muscolo elevatore) da un bravo oculoplastico ma anche questa volta la palpebra si è riabbassata stavolta dopo più tempo, circa due settimane. Il chirurgo mi aveva già detto che poteva succedere e che in quel caso l'unico intervento che potevo fare era quello di sospensione al muscolo frontale ma me l'ha sconsigliato perchè per aprire la palpebra dovrei usare i muscoli della fronte. Voi cosa mi consigliereste? Non è una buona soluzione?
Grazie
Distinti Saluti
[#10]
Gent.ma utente,
credo che adesso non occorra fare molto per un pò di tempo. Almeno dovrebbe passare l'estate, sia per evitare che le cicatrici si possano macchiare all'esposizione solare (in questo periodo a catania fa caldo e vi è molto "sole"), sia perchè dopo due interventi nel giro di poco tempo, occorre far "ridurre" il rimaneggiamento tissutale (far sedare i processi di riaparazione per intenderci). Se ho ben capito ha cambiato chirurgo. Perchè (mi giunge spontanea la domanda)?
A parte ciò diventa più complesso valutare il suo problema, poichè già era difficile per noi (che non la vediamo) capire a quale grado di ptosi si trovava prima dell'intervento ed il recupero che ha ottenuto ad oggi; in secondo luogo, comprendere che comunque non credo otterrà mai (qualsiasi sia la tecnica impiegata) la simmetria con l'altro occhio nè, dopo i due interventi eseguiti, una buona possibilità di recupero per come lei chiede, qualora dovesse eseguirne un terzo.
Ricordi sempre che l'ottimo è nemico del buono
credo che adesso non occorra fare molto per un pò di tempo. Almeno dovrebbe passare l'estate, sia per evitare che le cicatrici si possano macchiare all'esposizione solare (in questo periodo a catania fa caldo e vi è molto "sole"), sia perchè dopo due interventi nel giro di poco tempo, occorre far "ridurre" il rimaneggiamento tissutale (far sedare i processi di riaparazione per intenderci). Se ho ben capito ha cambiato chirurgo. Perchè (mi giunge spontanea la domanda)?
A parte ciò diventa più complesso valutare il suo problema, poichè già era difficile per noi (che non la vediamo) capire a quale grado di ptosi si trovava prima dell'intervento ed il recupero che ha ottenuto ad oggi; in secondo luogo, comprendere che comunque non credo otterrà mai (qualsiasi sia la tecnica impiegata) la simmetria con l'altro occhio nè, dopo i due interventi eseguiti, una buona possibilità di recupero per come lei chiede, qualora dovesse eseguirne un terzo.
Ricordi sempre che l'ottimo è nemico del buono
[#11]
Utente
La ringrazio per aver risposto.
So che per ora non posso fare nulla perchè sarebbe troppo presto. Ho cambiato chirurgo perchè pensavo che il primo avesse sbagliato qualcosa e quindi mi sono rivolta ad un oculoplastico. So pure chè non potrò mai ottenere la perfezione ma speravo in un miglioramento invece non ne ho avuti anzi ora vedo la palpebra più bassa di quanto lo era prima degli interventi ma questo forse è dovuto al gonfiore. Quello che mi chiedevo è se l'intervento di sospensione al frontale fosse una buona soluzione per ottenere una maggiore simmetria pur sapendo che i due occhi non saranno mai perfettamente simmetrici.
Distinti Saluti
So che per ora non posso fare nulla perchè sarebbe troppo presto. Ho cambiato chirurgo perchè pensavo che il primo avesse sbagliato qualcosa e quindi mi sono rivolta ad un oculoplastico. So pure chè non potrò mai ottenere la perfezione ma speravo in un miglioramento invece non ne ho avuti anzi ora vedo la palpebra più bassa di quanto lo era prima degli interventi ma questo forse è dovuto al gonfiore. Quello che mi chiedevo è se l'intervento di sospensione al frontale fosse una buona soluzione per ottenere una maggiore simmetria pur sapendo che i due occhi non saranno mai perfettamente simmetrici.
Distinti Saluti
[#12]
Gent.ma utente,
probabilmente si. Questo è un problema che si sarebbe dovuto considerare al primo intervento. Provo a spiegarmi meglio. Durante la visita si eseguono delle manovre (tipo mantenere la regione frontale con un dito e chiedere al paziente di sollevare la palpebra, valutazione della posizione della rima palpebrale superiore, rispetto l'iride, ecc.) che avrebbero dovuto indirizzare il chirurgo verso una tecnica od altra.
Ritengo comunque che, malgrado l'apparato oculomotore sia border-line fra le comptenze degli oculisti e dei chirurghi plastici, forse quest'ultimo possiedono qualche arma in più rispetto i primi. Mi riferisco al fatto che dovrebbe essere innata nei chirurghi plastici l'idea di "simmetrizzazione", "armonia" e "tentativo al perfezionamento", anche se purtroppo non sempre ciò sia possibile per diverse variabili.
Rimanendo a sua disposizione per ulteriori chiarimenti
probabilmente si. Questo è un problema che si sarebbe dovuto considerare al primo intervento. Provo a spiegarmi meglio. Durante la visita si eseguono delle manovre (tipo mantenere la regione frontale con un dito e chiedere al paziente di sollevare la palpebra, valutazione della posizione della rima palpebrale superiore, rispetto l'iride, ecc.) che avrebbero dovuto indirizzare il chirurgo verso una tecnica od altra.
Ritengo comunque che, malgrado l'apparato oculomotore sia border-line fra le comptenze degli oculisti e dei chirurghi plastici, forse quest'ultimo possiedono qualche arma in più rispetto i primi. Mi riferisco al fatto che dovrebbe essere innata nei chirurghi plastici l'idea di "simmetrizzazione", "armonia" e "tentativo al perfezionamento", anche se purtroppo non sempre ciò sia possibile per diverse variabili.
Rimanendo a sua disposizione per ulteriori chiarimenti
[#13]
Utente
L'oculoplastico dal quale sono stata l'ultima volta mi ha fatto questo tipo di visita usando anche un righello ma mi ha comunque fatto l'intervento che consiste nell'accorciamento del muscolo elevatore dicendomi che se anche questa volta si sarebbe abbassata mi sconsigliava di fare l'altro. La ringrazio per tutti i chiarimenti.
Distinti Saluti
Distinti Saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 35.7k visite dal 06/03/2009.
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